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CAPITOLO 28

Le lezioni sono già incominciate da un bel pò, tra qualche minuto si va in mesa, non ho molta voglia ne forza di ingerire cibo.

Vorrei solo entrare nella mente di quel ragazzo riccio in fondo, vorrei solo poter avere un giorno, solo uno, per poter capire e scoprire cosa si cela in lui, cosa realmente lui possa essere e perché si nasconde.

Sbatto lentamente la penna sul figlio ripetutamente, senza accorgermi minimamente che gli occhi dell'intera classe sono rivolti su di me.

<<Signorina Tomlinson, va tutto bene?>> lo sguardo va verso il professore, la sua materia è la mia preferita, quindi è normale diciamo che si accorga della mia distrazione.

Amo la psicologia, beh forse credo di amare proprio la gente che prende te come punto di riferimento per poter raccontare la sua vita, il suo passato e lasciare che tu l'ascolti.

Perché è di questo che il mondo ha bisogno: Ascolto e comprensione.

<<Mi scusi, non mi sento tanto bene, cercherò di recuperare la spiegazione al...>> mi blocca mettendo una mano sul mio banco mostrando un lieve sorriso.

La campana suona, fa cenno di alzarmi.

Così faccio, afferro i libri e abbassando la testa vado via da questa classe.

Poso i libri dentro gli armadietti rifugiandomi nel cortile all'opposto del college.

<<Va tutto bene?>> il mio corpo seduto sull'erba con la schiena appoggiata al tronco di un albero accanto ad Harry.

Mi aveva cacciata dal suo banco e adesso chiede come va...

Te ne sei andata tu.

Ma voleva farlo lui.

Mi ha comunque cacciata via dalla sua vita.

<<Credo di si. Mi stai cacciando via dalla tua vita...>> le mie mani si intrecciano fra di loro portando le gambe al petto.

<<Devo. Ascoltami...>> si gira verso di me posando la sua mano sulla mia.<<..non avercela con me, non posso capisci? Restando con me ti farai solo del male e non voglio.>>

Come potrei farmi del male se lui resta al mio fianco?

<<D'accordo. Scusa allora se ti ho disturbato.>> mi metto in piedi, la sua mano blocca la mia stringendola forte facendomi voltare verso di lui.

<<Non pensarlo nemmeno. Non posso spiegarti ma ti prego, non pensare che quello che provo per te non sia vero.

È così vero che devo lasciarti andare. >> l'unica cosa da fare è non fare più domande e lasciarlo andare, mi farò una vita, la mia vita senza lui, posso farcela...

<<Va bene così.>> lascio la sua mano e ritorno al college.

Devo assolutamente evitare di parlare con lui.

Ogni parola sua mi uccide dentro.

Le parole: fanno male, riportano dolori primordiali, soprattutto se sono dette da persone a cui tieni particolarmente.

<<Faith, va tutto bene?>> sforzo un sorriso mentre Niall mi invita ad accomodarmi accanto a lui.

<<Si, va tutto bene.>> mi siedo al suo fianco. Adesso c'è lui, solo lui.

Le lezioni finiscono, torniamo a casa.

Corro a cambiami indossando una delle sue enormi magliette. Faccio una coda alta, lavo i denti, la faccia e gioco un pò alla play insieme a Niall.

FaithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora