36

506 35 2
                                    

CAPITOLO 36

<<Più che essere una leggenda, assomiglia più ad un privilegio, a una sorta di pre-destinazione, o forse come dicono i Sotterranei una sorta di profezia .

La nostra è una ricerca a quella voce, a quella pre-disposizione naturale che ci spinge ad agire, che a volte ci è chiara ed altre volte ci è sottratta dagli incontri e perché no dalla storia.

C'è in gioco il libero arbitrio: ogni persona è libera di fare le proprie scelte, tipicamente perseguite tramite volontà, nel senso che la sua possibilità di scelta è liberamente determinata.>>

fa qualche pausa per vedere se sto attenta a ciò che dice o se è meglio che io non sappia.

Voglio che continui.

Faccio un piccolo cenno con la testa.

<<Ciò si contrappone alle varie concezioni secondo cui questa possibilità sarebbe in qualche modo predeterminata da fattori sovrannaturali come il destino , o naturali, per via dei quali il volere degli individui sarebbe prestabilito prima della loro nascita: si parla allora di servo arbitrio.>>

<<Quindi tu saresti una sorta di servo.? C'è anche qualcuno superiore i sotterranei?>>

<<Si diciamo, anche se tutto questo è stata anche una mia scelta, per i sotterranei si. La nostra specie e sotto la loro, sopra ci sono gli anziani, noi non li abbiamo mai visti, ma loro comandano i sotterranei all'oscuro. Non si mostrano, l'incarico viene mandato attraverso i loro portatori.>> loro comandavano attraverso i loro portatori.. Ma è una terribile sciocchezza, perché non mostrarsi a loro?.

<<Quindi i sotterranei a loro volta comandano voi?>> devo togliermi ogni dubbio.

Quale momento è meglio di adesso?!

<<No. Loro ci mandano l'impulso.>> l'impulso?

<<Che genere di impulso?>>

la sua mano sfreccia fra i suoi capelli portandoli all'indietro.

Si sta agitando.. Proprio adesso ? anche se non voglio intromettermi fino in fondo.

Voglio solo sapere quanto basta.

<<Uccidere. L'impulso di uccidere.>> perdo un battito al suono duro ed esplicito di UCCIDERE.

Pare che per lui sia qualcosa di normale, vista la semplicità e facilità in cui quella parola è uscita dalle sue labbra.

<<Tranquilla, sei al sicuro, non devi avere paura. Non di me.>> quindi devo avere paura degli altri... Ma di chi ?

<<Noi siamo...come direste voi: un 'misto'.

Esatto un misto di sembianze di esseri capaci, un misto di poteri e storie.

La nostra specie assume varie sembianze, dai vampiri agli angeli...>> lo interrompo estasiata .

Sono contenta che si stia confidando.

finalmente so tutto di loro.

Ho aspettato così tanto questo momento, queste parole.

Mettono un po' paura ma ne vale la pena.

Voglio sapere tutto il possibile su di lui, su di loro.

<<Angeli ? ...Tu saresti un angelo?>> la cosa mi spaventa ma allo stesso tempo mi eccita l'idea che possa essere un angelo.

<<Posso assumerene le sembianze, i poteri...>> poteri? Che genere di poteri?

<<Quindi tu... hai le ali !?>>suona un po' come una domanda.

FaithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora