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CAPITOLO 1

Faith=Fiducia.

Strano come questo nome può definire tutta la mia vita, perché è così ,bisogna sempre aver fiducia in se stessi , soprattutto se si ha la sfortuna di non essere amata dai propri genitori e da chi ti sta attorno.

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Tutto è iniziato il 21 Dicembre... non ricordo quale anno fosse, era periodo natalizio ed è incredibile come mi hanno potuto rovinare una festa così bella. Ero nella mia cameretta , come ogni pomeriggio mio padre tornando dal lavoro mi portava sempre una piccola sorpresa, ma quella volta fu più che grande.

Iniziò a dirmi cose orribili dicendomi che ero sempre stata un errore, fin che non si intromise anche mia madre.

Iniziarono ad urlarmi contro e perché no, anche a darmi qualche schiaffo , non sapevo il motivo di quella loro reazione , semplicemente l'unica cosa che capì fu che da quel giorno la mia vita stava iniziando a cambiare. Venni trascinata con forza dalla mia stanzetta, dalla mia vita, dai miei giochi, gettata in macchina come un inutile giocattolo, l'unica cosa che mi rimase di quella che fu la mia casa, la mia vita era un piccolo ciondolo.

Venni portata in una piccola città, credo si chiamasse Centerville, venni abbandonata in un edificio molto strano, enorme, dicendomi che sarebbero tornati a prendermi , l'unica cosa che venne a prendermi con forza fu una donna molto alta vestita di bianco , mi strappò via dalle braccia di mia madre e con rabbia mi strascinò dentro quell'enorme edificio . Venni rinchiusa in una stanza , tutta bianca , proprio come i miei pensieri 'bianchi' . Da quel giorno nonostante fossi piccola capii che non ci sarebbe stato più nessuno per me ...

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I giorni passavano così ,soli , tristi, nessuno si soffermava a pensare quello che avevo o che stavo passando ,mi rinchiusero in quel manicomio nonostante non fossi pazza, avevo perso totalmente la cognizione del tempo ,avevo perso la fantasia ,l'immaginazione, la voglia di vivere, di sognare...

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21-Dicembre-2013 .

Mi sveglio , come ogni giorno, fra quelle quattro mura, sono stanca di urlare perché comunque è come urlare ad un sordo , o dire ad un cieco di guardare oltre ... Sono seduta in un angolo della stanza , rannicchiata su me stessa a modi scudo, forse perché voglio proteggermi da tutto ciò che mi circonda. I miei lunghi capelli neri , scivolavano perfettamente sulle mie spalle , i miei occhi per la tempesta che ho dentro possono essere paragonati ad un oceano senza fine, più mi chiedo che fine farò , più mi sale una forte rabbia e rancore .

ad un certo punto prendo il ciondolo che ho al collo e lo lancio fra le sbarre grigie e fredde , permettendo al ciondolo di aprirsi. Mi alzo ormai senza forze raggiungendo il ciondolo, lo afferro e noto che dentro custodisce una vecchia foto e una data. Da li capisco che ho 19 anni e che il mio nome è 'Faith' , da qui cambia tutto , perché forse sono tornata la me stessa che non sono mai stata . Intravedo un'ombra e ci metto un attimo a riallacciarmi il ciondolo. Entra un uomo vestito di grigio , il solito uomo che ogni giorno mi porta del cibo. Aspetto che vada via, vedo la serranda pian piano alzarsi e capisco che non tutto è perso . Il mio sguardo va alla finestra per passare subito alla solita tazza di latte che mi viene portata, l'afferro con quella poca forza che mi è rimasta e mi venne d'istinto lanciarla contro la finestra. La vedo frantumarsi in mille pezzi e molti arrivano su di me, mi copro il volto con le mani cercando di proteggermi. Quando tutto è finito mi accorgo che quel vestito bianco, è colorato di rosso proprio come il mio corpo e mi piace . Scavalco la finestra e mi impiglio in quei piccoli pezzetti di vetro che sono rimasti.

Sento una forte sensazione di calore dappertutto , ma con tutto ciò non mi rassegno. Appoggio i piedi sull'asfalto tagliandomi ad ogni passo compiuto , sento un forte suono rimbombarmi in testa e corro più veloce che posso. Vedo l'enorme portone grigio pian piano chiudersi , ma con forza e coraggio lo oltrepasso vedendolo chiudersi alle mie spalle. Sorrido, una nuova sensazione suscita in me, perché capisco che chiudendosi quel portone si apre quella vita che inizio finalmente a vivere , o almeno credo.

FaithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora