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CAPITOLO 21

Dovrei avere paura di lui...

Dovrei avere paura che da un momento all'altro possa saltarmi a dosso e uccidermi.

Dovrei avere paura che possa ferirmi con le sue subdole parole irritanti.

Dovrei scappare da lui e non lasciargli nemmeno un attimo per potersi spiegare, per poter spiegare questo suo così dannato e orrendo comportamento.... Ma non lo faccio, mi limito a stargli accanto evitando il terrore che molto spesso cerca di pervadermi ma senza nessun risultato.

Avevo posto fiducia nei suoi confronti, ma l'ha calpestata e gettata via, vuole davvero che io non abbia paura di lui? Bene allora ha molto da spiegarmi per far si che ciò accada, perché quando sto con lui non riesco a sentirmi bene, o forse si e non voglio ammetterlo...

Mi trovo perfettamente di fronte a lui, accovacciato sul pavimento nella mia stessa posizione.

<<Credevo che se non ti avessi detto nulla ti avrei tenuta al sicuro, non volevo che scappassi via, non da me..>> il suo sguardo si volta in basso evitando qualsiasi contatto con i miei occhi.

<<Lo credevi davvero? Credevi davvero che mentendo mi avresti tenuta al sicuro? E da cosa? Da dei mostri che stanno invadendo l'intera città? Quanti come voi ci saranno sparsi in giro o a scuola magari, quanti amici ci saranno che mi staranno mentendo? Da loro accetterei questo...ma da te...no, da te no cazzo, credevo che ..no nulla>> abbasso la testa, adesso sono io a non voler nessun contatto con il suo viso, non voglio che veda la frustrazione che mi assale pian piano..

<<Credevi cosa? Che mi importasse di te? Che magari vorrei proteggerti da tutto ciò che ti farebbe del male? Che mi hai fatto diventare ciò che non volevo essere?che...>> io sono la causa del suo orribile aspetto? Io? Ma che cazzo si è fumato?

<<Io sarei cosa? La causa del tuo aspetto così... mostruoso? Io ti farei incazzare così tanto al punto che uccideresti? Ma ti senti? Ma ragioni un po' in quel cazzo di cervello che ti ritrovi? Qui non sono io il mostro che trasforma le persone in quello che non vogliono essere, sei tu che per alleviare un cazzo di dolore che ti porti dentro ti cibi di persone, persone Harry stiamo parlando di essere umani come te...>> è un attimo...mi ritrovo schiantata a terra , le sue mani adagiate fermamente ai lati della mia testa,più su delle mie spalle, il sudore arriccia i suoi capelli annodandoli fra di loro venendo giù goccia dopo goccia, il silenzio, la tensione, la rabbia esplica in questo momento...

<<Tu non sai una fottuta merda di ciò che provo, del dolore che mi porto dentro, mi fai schifo cazzo schifo, come merda posso tenere al sicuro una persona come te? Come ? Beh intanto lo faccio , e non

chiedermi il motivo perché non ti saprei dire una esplicita merda di ciò che mi sta accadendo, io non sono così, non sono il solito ragazzo vampiro cattivo che uccide le persone che non gli vanno bene, mi cibo di animali e quando ne ho l'occasione di persone, ma non di mia volontà, non sono così cazzone con una ragazza, perché lei non è mai esplicita come lo sei tu con me, vuoi sapere tutto e troppo , questo mi irrita, mi irrita così tanto da fare uscire come dici tu, il 'mostro' che è dentro me, perché se davvero io per te fossi un mostro adesso te ne saresti già andata a fanculo e tranquilla che non ti tratterrei qui, vai da lui, vai da Niall, lui è normale, perfetto, lui è tutto ciò che una ragazza abbia mai desiderato, finisce sempre così, io trovo e lui ottiene, e questa merda deve finire, perciò sei libera di fare quella minchia che vuoi perché non trattengo chi non vuole essere trattenuto, non sono un 'mostro'!>> non mi sono affatto resa conto che lacrime hanno invaso il mio viso, le sue parole fanno male, tanto, mi vuole fuori da qui, ma allo stesso tempo vuole proteggermi, perché? Perché sono così idiota e cazzona? Non sono riuscita a capirlo, tutto ciò che che ho fatto è stato urlargli contro quanto facesse schifo e di quanto per me fosse un 'mostro', si sente imperfetto e incapace per ciò che è, scommetto che non è così di sua volontà non avrebbe mai voluto questo per la sua vita.

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