Stay with me.

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Stay with me.

Capitolo 1.

Il Ring

Il sudore gocciolava fino a bruciare come spilli negli occhi. L'odore acre di sangue, fumo e alcool riempiva i polmoni trasformando l'aria in gas. Il pubblico applaudiva, urlava e fischiava talmente forte da perforare i timpani di chi faceva l'ultimo mach e la luce era talmente offuscata che non si riusciva a capire chi ti fosse accanto.

Harry aveva il viso ricoperto di sangue, un occhio socchiuso e il labbro inferiore che grondava sangue, ma non si arrendeva. Il suo avversario era basso e massiccio, un uomo su i 40 anni abbastanza robbusto. Ma anche se lui era più muscoloso, Harry era giovane e ciò bastava per vincere. Si asciugò il sudore della fronte con il dorso della mano, schivò un colpo spostandosi a destra e rilasciò un gancio talmente forte da far rigirare l'uomo su se stesso e farlo cadere a terra. Il terso mach era suo, aveva vinto. E anche se era sfinito, era lo stesso felice, aveva vinto e ciò stava a significare solo due cose: soldi e sesso. Di tutto il resto gli importava ben poco. Ma a lui andava bene cosi, gli bastava incazzarsi su qualcosa, la bencheminima cosa e il resto veniva da se.

Ciò che non capiva la gente di Harry era che lui non faceva incontri solo per i soldi, bensi anche per il piacere di farlo, era come se ogni volta si dovesse punire di qualsiasi cosa, e quindi sotto a chi toccava. Voleva mostrare qualcosa a suo padre che diceva che nella vita non avrebbe mai combinato niente di buono. Anche se fino a quel momento non era stato in grado di dimostrargli che si sbagliava. Era convinto che un giorno all'altro sarebbe successo e quindi non si fermava e andava avanti. Una volta avuta la sua dose giornaliera di applausi e urla, si ritirava nel camerino dove si ripuliva e si disinfettava le ferite. Poi usciva per prendersi i soldi e qualche ragazza da portarsi a letto, le quali per lui facevano la fila.

***

Shell non aveva mai visto niente di più brutale di un incontro di box. Erano orribilmente pieni di sangue e urla e la miscela delle due cose a lei non era mai piaciuta. Cosi quella sera non sapeva perche si ritrovava dentro quell'enorme posto con le mura ricoperte di sudore, fumo e alcool. O meglio, il perche lo sapeva ma non riusciva ancora a capire cosa Liam e Carly ci trovassero in un incontro di Box. Forse la risposta era che il ragazzo che aveva vinto era il migliore amico di Liam. Cosi in modo da combinare un appuntamento al buio fra i due, Liam e Carly avevano convinto Shell a conoscere il ragazzo. Sarebbe stata una pessima idea e Shell questo lo sapeva bene. Prese in mano un bicchiere di un qualche alcolico che si trovava sul tavolino dove si erano posizionati e tirò un sorso. Harry si avvicinava a loro con tranquillità seguito da due ragazze.

«Allora sei libero questa sera?» chiese una volta arrivati al tavolo una ragazza dai lunghi capelli biondi, una magliettina rosa che le arrivava fino a sopra lo stomaco, un paio di jeans e tacchi neri.

«Per adesso no, ma forse dopo..» disse con voce provocatoria.

«Oh fratello ma che schifo...Esci con noi stasera l'hai promesso» disse Liam disgustato da ciò che l'amico aveva detto.

Harry annui con nonchalance e con la stessa tranquillità mandò via le due ochette. Poi sorrise all'amico e fiero di se per aver vinto l'incontro disse «Stasera, miei cari, pago io»

Per quanto potesse sembrare simpatico, Shell aveva deciso già dal momento che le avevano detto che Harry faceva incontri di Box, che con lui non avrebbe fatto niente. Era una ragazza talmente tranquilla e per le sue, che uscire con uno dei più famosi e richiesti del campus dove lei soggiornava, era sicuramente una pessima idea. E tra l'altro, il diretto interessato non si era nemmeno presentato, ma a prescindere da questo lui non era affatto il suo tipo.

Carly emise un colpo di tosse talmente finto che anche chi non la conosceva se ne era accorto. Liam si voltò verso di lei e capi in fretta che Harry non si era presentato e non intendeva farlo.

«Lei è Shell...» disse Carly incitando Harry a porgere la mano.

«...É una mia cara amica. Si è trasferita qui due settimane fa da Boston» continuò poi suscitando l'attenzione del riccio. Soddisfatta di avercela fatta, si rimise al suo posto non curante delle occhiate che la sua amica gli stava lanciando.

Harry si era accorto di Shell dal primo momento che era arrivato dai suoi amici. E aveva anche notato che era una bella ragazza, cosi da suscitare la sua attenzione. Ma essendo troppo orgoglioso, nel suo cervello non era passata neanche la più piccola parte dell'idea di mostrare a quella ragazza i suoi interessi verso di lei.

Sorrise a denti stretti mostrando le fossette che gli si creavano ogni volta lo faceva. Poi gli porse la mano e si presentò.

La voce roca di Harry si insinuò dentro i timpani di Shell che fu costretta a fare la stessa cosa. Aveva capito Harry benissimo e non si sarebbe fatta stregare da quel bel visino, anche se doveva ammettere che di bello non aveva solo quello. Assunse un espressione fredda e distaccata e poi rispose.

«Mi chiamo Shell...»

~Eccomi.

Alloooora, questa è la mia prima storia. Ho un po' paura dei commenti (se mai ce ne saranno). Maa, spero vi piaccia.

Detto ciò, alla prossima.

(Scusate per eventuali errori)

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