Stay With me

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Stay with me.

                       Capitolo 7.

              La voce della coscenza

Zayn era seduto sul letto d'ospedale e parlava animanente con Niall.

Shell era impassibile, nel suo volto non c'era traccia di nessuna espressione.

Perché Louis le aveva detto quelle cose, come avrebbe potuto aiutare un ragazzo che non voleva essere aiutato? e soprattutto perché voleva aiutare Harry che fino a quel momento l'aveva trattata cosi male?

La sua testa scoppiava, piena di pensieri che non riuscivano a stare buoni nella sua mente. E senza dare molto peso ai due ragazzi nella stanza, usci chiudendosi la porta alle spalle. Camminò con passo deciso fino alla stanza di Harry. Louis la guardò, ma rimase seduto sulla panchina blu nei corridoi dell'ospedale senza fare parola, qualsiasi cosa volesse dire Shell, a Harry gli avrebbe solo fatto bene.

Era stufa di tutto. Stanca dei giochetti di Harry, dell'improviso menefreghismo di Niall e di tutta quella storia in cui lei non c'entrava nulla.

Trattenne il respiro ed entrò nella stanza. Harry era ancora sdraiato sul letto, lo sguardo assente e il corpo immobile.

«Si è svegliato?» domandò una volta che lui e Shell rimasero soli nella camera. Lei si avvicinò fino al letto per poi sedersi su una sedia li accanto.

«Si, circa mezzora fa» ammise cercando di non mostrare tutto il caos che aveva nella sua mente. Harry annui silenzioso, lo sguardo era rivolto ancora verso il soffitto e il suo corpo era fermo come prima.

«Perché Harry?» domandò Shell. Lui si voltò verso di lei. Nella sua espressione non c'era più cattiveria o odio, ma solo disperazione e sensi di colpa.

«Inzio ad interessarmi di piú a te sai? Cosi quando ti ho visto con lui mi è salito l'odio al cervello, mi si è annebbiata la vista e non ho pensato piú a nulla. So di non avere scusanti per ciò che ho fatto, ma tu promettimi che proverai a farti piacere il mio carattere di merda anche con il mio passato del cazzo» soffiò voltandosi un altra volta verso il soffito.

«Non posso prometterti questo Harry, Niall mi piace, è un bravo ragazzo, ha ottime qualità...mentre tu, tu che hai?»

Harry sospirò passandosi la mano sinistra fra i capelli.

«So che è un bravo ragazzo e so che con lui saresti felice, ma non allontanarti da me adesso che ti stai avvicinando, non lo sopporterei, sei l'unica di cui in questo momento mi importi» ammise. Shell non l'aveva mai visto cosi esposto con i suoi sentimenti, in quell'istante Harry le sembrava un ragazzo pieno di dolore in cerca di qualcuno con cui dormire la notte, perche si sente solo. Dopotutto era cosi, Harry oltre a Louis e Liam non aveva nessuno, non aveva il supporto della famiglia come poteva lasciarlo solo, si sarebbe sentita un mostro.

«Perché di punto in bianco?» chiese senza pensarci, Harry rimase in silenzio per un istante come se stesse cercando una frase adatta per rispondere.

«Perche sei stata la sola a non avere paura di me neanche quando mi hai visto in quel modo» nella stanza calò il silenzio, l'unico rumore percettibile erano i respiri dei due ragazzi.

«Ti starò accanto, ma non prometto di lasciare Niall, perché questo non posso farlo» Shell prese coraggio e disse ciò prima di mordersi la lingua. Ma che diavolo aveva detto?

«Va bene» gracchiò Harry cercando di nascondere il sorriso che gli stava crescendo sul volto.

                           ***

Erano passate due settimane dall'accanduto al ring. Harry riusciva a trattenere il suo carattere da delinquente e Niall quello da bravo ragazzo che si preoccupava per la sua "Amica" quando le comunicava che avrebbe passato del tempo con il riccio.

Da quando Harry aveva mandato all'ospedale Zayn, i due erano diventati magicamente amici, si frequentavano regolarmente e stavano sempre insieme. Harry diceva che Zayn era diventato la voce della sua coscenza, ed era vero, lo facera ragionare e l'aiutava su questioni che nemmeno Shell era ritenuta a sapere.

Di tutto questo Niall ne era poco felice, come potevano essere tanto amici dopo quello che era successo?

Senza alcun dubbio il biondo era l'unico che ancora non si fidava di Harry, sapeva che avrebbe messo tutti in mezzo ad un casino più grande di loro stessi.

Harry aveva gli occhi chiusi su i libri di scuola, mentre Shell, Zayn, Liam e Carly provavano a farlo studiare per un test che si sarebbe tenuto il giorno dopo.

«Non è cosi difficile Haz, Shakespeare è considerato come il più importante scrittore inglese. Delle sue opere ci sono pervenuti, incluse le collaborazioni, 37 testi teatrali e 154 sonetti e una serie si altri poemi» disse sfinito Liam massaggiandosi le tempie. Zayn tratteneva una risata, mentre Carly sdraiata in pancia in sotto sul letto leggeva il buio oltre la siepe.

«Cazzo, questo coglione di Shakespeare, o come diavolo si chiama, non riesce ad entrarmi nella testa» ammise Harry sbattendo un pugno su un cuscino vicino a lui.

«Harry, non puoi non sapere William Shakespeare. Cancella dalla tua testa qualche altro poeta e mettici questo vecchiaccio» abbaiò Zayn. Shell lo guardò divertita.

«Zayn questo vecchiaccio, come dici tu, è uno dei più grandi poeti al mondo, se non il più grande» disse ridendo. Zayn alzò le mani al cielo procurando le risate di tutti che vennero interrotte da qualcuno che bussava alla porta.

«Sarà Niall» soffiò Shell alzandosi dal pavimento e andando ad aprire la porta.

Un uomo su i quarant' anni con i capelli ricci e brizzolati, gli occhi verdi, le mani grandi e un vestito con giacca nera, cravatta verde e pantaloni stirati,  stava davanti alla ragazza con gli occhi dritti verso il riccio.

Harry aveva lo sguardo impaurito e il viso bianco come se avesse visto un fantasma.

«Papà?» chiese incredulo a bassa voce.

«Ciao ragazzo mio» disse sorridendo l'uomo.


~Eccomiii.

Devo dire che c'ho messo un po' per scrivere questo capitolo, ma piano piano ci inoltriamo nel bello della storia.

Spero vi piaccia.

With love, me.

(Scusate per eventuali errori)

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