Stay with me.

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Stay with me.

                       Capitolo 6.
 
                 Un enorme disastro

Quando intervennero dei signori alti e grossi come due giganti, Shell iniziò a capire cosa stesse succedendo.

Era scoppiato un enorme disastro.

Si alzò velocemente dalla sedia ormai isolata e corse verso il ring.

Niall, con il viso insanguinato era seduto vicino a Zayn che con gli occhi chiusi non rispondeva a nessun segnale. Harry invece era in piedi lontano da tutti ma con gli occhi fissi sul moro disteso a terra, anche lui aveva il viso sporco di sangue ma la sua espressione di incertezza e spavento faceva capire che la sua vena d'assassino si era spenta e aveva iniziato realmente a capire cosa aveva fatto.

Shell si portò le mani sul viso spaventata da tutto ciò. Mentre Harry si guardò prima le mani con le nocche ormai sbucciate e poi se le mise davanti gli occhi cercando di sperare che forse una volta tolte le mani e riaperti gli occhi tutto quello che aveva fatto si sarebbe trasformato in un enorme incubo.

Ma i fatti erano li. Aveva ridotto quasi in fin di vita un ragazzo. Era per l'ennesima volta la persona che aveva distrutto tutto. La rabbia in lui era ancora accesa come un fuoco, ma quando si voltò verso Shell spaventata i suoi occhi si riempirono di rimorso. Adesso, come tutti gli altri, lei aveva paura di lui.

                           ***

Quando Niall usci fuori dalla stanza con le pareti bianche dell'ospedale più vicino, Shell gli saltò in braccio e lo strinse a se talmente forte da fargli quasi mancare l'aria. Una volta che si staccarono lo sguardo del ragazzo si posò su Liam che stava aminamente parlando al telefono con qualcuno. Forse la sua ragazza.

«Dov'è Zayn?» chiese per prima cosa.

Shell lo guardò senza rispondere.

«Dov'è Zayn, Shell» ripetè ancora.

Shell abbassò lo sguardo.

«É nella stanza accanto a quella di Harry» Niall iniziò a camminare senza sosta verso la stanza indicata, ma la voce della ragazza lo fermo.

«É ancora con gli occhi chiusi» disse. Niall non si fermò e senza voltarsi si precipitò nella stanza.

Harry aveva le mani sul volto vergognandosi di cosa aveva fatto.

«Sappiamo tutti perche l'hai fatto, Harry» ammetteva un ragazzo con gli occhi color mare e i capelli castani. La sua stanchezza si riconosceva da un accenno di barba intorno al viso e delle occhiaie sotto gli occhi.

«Io...Cazzo, Louis è successo ancora.....è successo ancora» Louis si passò una mano fra i capelli e poi guardò il suo amico.

«L'ultima volta è stata due anni fa, Harry, e sei stato giustificato per quello. Quel figlio di puttana se lo meritava.» ammise ancora. Harry sposto le mani sullo stomaco e fisso dritto il soffitto.

«Ha paura di me. Era l'unica che non ne aveva, ma sono stato un coglione e adesso è come tutti gli altri» soffiò piano.

«Non ne avrà più quando saprà la tua storia. È sempre cosi, lo sai» Louis si alzò dalla sedia e lasciò il suo amico nella stanza a guardare il soffitto.

«Non voglio che mi compatisca»

disse facendo uscire a forza quelle parole dalla sua bocca, prima che Louis potesse chiudersi la porta alla spalle.

                           ***

Louis soffiava su un bicchiere di plastica con dentro il caffè della macchinetta dell'opsedale. Anche essendo uno dei peggiori caffè che avesse mai bevuto, era l'unica sostanza che riusciva a tenerlo sveglio e pimpante.

Shell era seduta due posti più in la di lui, aveva in mano il suo telefono e guardava il pavimento con occhi spenti

«Tu dovrei essere Shell, non è cosi?»

domandò Louis sorseggiando quella sostanza senza sapore. La ragazza alzò lo sguardo e fisso gli occhi del ragazzo che aveva davanti. Annui chiedendo chi, invece, fosse lui.

...

«Harry ha sempre avuto un rapporto distaccato con il padre, al contrario di quello che aveva con la madre. É sempre stato molto legato a lei, cosi quando se ne andò, lasciandoli soli, il padre impazzi e Harry...Harry divenne cosi» Iniziò a spiegare Louis mentre guardava il pavimento in mattonelle avorio. Shell scosse la testa.

«Ciò non giustifica le sue azioni Louis»

Il ragazzo continuò dandogli ragione.

«Non dico questo, anzi sbaglia, ha sempre sbagliato su questo fatto.

L'unica volta che successe la stessa cosa fu due anni fa. Il padre fin da quando era piccolo l'aveva sempre picchiato. Cosi Harry decise di diventare più forte fisicamente, ma mentalmente no, ogni volta che sente la voce del padre o che lo vede il suo sguardo si incupisce. Quella sera quando successe la stessa cosa, Derek lo stava picchiando e lui decise di reaggire, spaccandogli la faccia. Ha sempre fatto ricadere la colpa a lui del fatto che Elisabeth se ne sia andata e Harry di questo ci soffre molto. Può sembrare un persona cattiva, Shell, ma ha solo sofferto molto. Se è cosi è perche le persone l'hanno portato ad esserlo»

Shell rimase senza parole. Non sapeva più cosa pensare e a cosa credere. Quindi Harry non era cattivo ed era cosi per colpa del padre? E la madre dove era finita? Perche li aveva lasciati soli?

Di punto in bianco non aveva più paura di Harry, ma per lui provava solo compassione.

Louis era sicuro che quella ragazza poteva aiutare Harry, avrebbe dovuto solo fargli cambiare idea su di lui. E forse ci stava riuscendo.

~Eccomiii.

Un po' commovente questo capitolo eh?

Povero Zayn che si è preso le botte. E Harry che ha un passato cosi oscuro.

Spero vi piaccia.

With love me.

(Scusate per eventuali errori)

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