VI - Sappi

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Ciao,

volevo dirti che ho le labbra spaccate.
Sì, sono rovinate, fragili.

Avrei voluto fosse merito dei tuoi baci, perché se fosse stato opera dei piccoli morsi sulla carne fresca della mia bocca ingenua, credimi che non avrei neanche sentito il dolore.

In realtà, in piccola parte è colpa tua.
Mi mordo le labbra ogni volta che mi passi davanti, trattenendo la voglia di guardarti.

Mi mordo le labbra la notte, quando da sola mi riprendo mentalmente, perché diamine, non dovrei pensare a te così spesso.

Insomma, non sei nessuno e io non sono nessuno.
Non siamo niente e ci ostiniamo ad essere l'uno la soluzione dell'altra. Sono un disastro, e mi manchi.

So di non essere tua, e so che tu non sei mio e mai lo sarai, ma vorrei tu sapessi il modo in cui riesci a capovolgere le mie giornate.

Come ho permesso che tu ti prendessi il controllo di me? Le redini di questo gran casino ci porteranno a sbattere contro la dura realtà: sei pronto a schivarla?

Oh,

e ora vorrei tu sapessi che no, non sto piangendo.
È solo un respiro pesante che piano piano mi permette di vedere tutto sfocato,
di non vedere più niente in questa immensa oscurità che è camera mia.

Se tu ora fossi qui con me, sarei triste insieme a te? No, con te non riuscirei ad essere triste.

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