Te ne sei andato, io non so più che fare. È freddo qui dentro. Non nella stanza, non nella mia vita, ma proprio dentro di me. Congelo perché il sole si è spento.
Il mio sole eri tu.
E ti ricordi quando dicevi che io ero bella come la Luna?
Che nessun corpo celeste avrebbe eguagliato la mia bellezza?
Sai, ricordo ancora quella sera passata in macchina, con davanti il panorama cittadino. Era quasi Natale, ma non sentivo freddo come ora.
Tra le tue braccia come avrei potuto sentirmi morire?
L'ultima volta che ti ho visto sarà il mio ricordo perenne, mi tatuerò nelle iridi quel tuo sorriso, in modo che tutti possano vedere ciò che mi dava vita.
In modo da portarti con me, fin quando non ti raggiungerò.
Amore mio, sto correndo sotto la pioggia,
i sentimenti mi investono,
le stalle mi cadono tra i capelli
e ne fanno poltiglia.
Non so quanto potrò resistere.
Oggi Maria mi ha chiesto se fosse tutto okay, io le ho risposto di no, e sono scoppiata in mille pezzetti di lacrime, e urla, grida di disperazione.
Tua mamma mi abbraccia spesso, dice che avresti voluto che fosse così, nonostante tutto però non riusciamo a stare bene.
Tu non ci sei più.
Io mi sento morire.
Il mondo intero sembra essersi fermato.
Il ciclo dell'acqua è ravvivato solo dalle mie lacrime, e non riesco a farlo smettere neanche volendo.
Il tempo non scorre più, ma io invecchio lo stesso, senza te.
Mi manchi e non ci sei.
Mi manchi,
amore mio.
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Tempestas
PoetryVi parlo di ciò che in realtà sono, di ciò che nessuno conosce, neppure io. Vi parlo di me, del mio alterego, delle mie paure, dei miei sentimenti troppo forti per essere contenuti in qualche lacrima. Leggetemi: questa è la sfida.