coming out;;

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La mattina dopo è stata mia madre a svegliarmi, è entrata in camera mia spalancando le finestre e parlando di quanto fosse strano che io stessi ancora dormendo.

Mi sono alzato sbuffando, mentre lei mi diceva di sbrigarmi perché era quasi pronto il pranzo.

Solo quando è uscita mi sono accorto che Richie non c'era: non avevo idea di quando se ne fosse andato.

Mi sono vestito in fretta e ho raggiunto mia mamma che era già seduta con il cibo nel piatto.

Ho preso posto di fronte a lei e ho iniziato a giocare col cibo nel mio piatto mentre lei parlava di quello che aveva fatto stamattina.

Non ho fatto molto caso a quello che diceva, ero completamente perso. Stavo ripensando alla sera prima. Richie ed io. Non ero mai stato così bene.

《Vuoi mangiare o no?》 ha chiesto ad un certo punto sbattendo le posate sul piatto.

《Io-》

《Non voglio che diventi anoressico》 mi ha interrotto subito 《so che la metà dei modelli sono sottopeso, e anche gay》

《Non vedo quale sarebbe il problema nell'essere gay》 ho detto mettendo in bocca una carota.

《Ci sarebbero diversi problemi. La malattia mentale è un problema e anche grosso. Mi sembra ovvio che i gay abbiano qualcosa di sbagliato nel cervello.》

《Malattia mentale? Ma stai scherzando?》

《Certo, malattie mentali e non solo. Sono anche eretici. Dio ha creato l'uomo e la donna. L'ha fatto per un motivo, non pensi?》

《Beh, questo vuol dire che sono mentalmente malato e anche eretico perché, sorpresa, sono gay.》

Mia mamma quasi si è strozzata: 《scusa, cosa hai detto?》

《Sono gay, mi piacciono i ragazzi. Richie Tozier per la precisione》 mi sono alzato in piedi dicendolo senza riuscire a controllarmi, sapevo di avere la faccia in fiamme e sentivo lo sguardo pieno di disgusto di mia mamma fisso su di me.

《Io non ti ho cresciuto così, sono stati quei tuoi amici scappati di casa a influenzarti. Se non fosse per loro saresti normale.》

《Mamma smettila. Questo è quello che sono e dovrai abituarti prima o poi, penso che aspetterò. Magari un giorno mi accetterai.》

Con quella frase ho lasciato quella stanza e poi quella casa e ho iniziato a correre con le lacrime agli occhi verso la casa di Richie.

-

《Cercavo Richie》ho spiegato alla signora Tozier che mi aveva aperto la porta con una sigaretta in mano

《Richie, è per te》 ha urlato in direzione delle scale, poi è tornata a parlare con me 《È in camera sua, sali pure.》

Ho fatto come ha detto, la porta di Richie era chiusa, sopra c'erano degli adesivi.

Ho bussato, anche se poi sono entrato senza aspettare una risposta. Richie era sdraiato sul letto a fissare il soffitto, la stanza intorno a lui era un disastro: i vestiti erano sparsi in giro, sulla sedia e sulla scrivania, per terra c'erano pacchetti di patatine vuoti e sulla scrivania c'erano dei libri aperti.

《Hey Rich》 ho detto sempre sorridendo andando a sdraiarmi al suo fianco.

《Come mai sei qua? Pensavo che non avessi più bisogno di me》

《Cosa stai dicendo?》

《Sta mattina mi sono svegliato e stavo andando in bagno quando ho visto un foglio sulla tua scrivania. Sembrava tipo una lista della spesa e qualche stronzata simile e non so perché ma ho deciso di guardarla e beh, devo dire che le tue liste della spesa sono molto speciali. Non so esattamente cosa volessi fare, ma mi hai ferito Eddie.》ha guardato verso di me, aveva le lacrime agli occhi. Non avevo mai visto niente di simile da quando lo conoscevo. Non l'avevo mai visto triste e soprattutto non l'avevo mai visto piangere.

《Lasciami spiegare》

《No Eddie, voglio che tu te ne vada. Non voglio rivederti mai più.》

Dopo quella frase mi sono sentito cadere il mondo addosso, mi sono sentito come se la mi vita fosse completamente rovinata.

Non mi ero mai sentito così tanto vuoto in tutta la mia vita.
E tutto per colpa di quella lista. Quella stupida lista.

to do list |reddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora