chapter 4

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Quel lunedì mattina Taehyung aveva invitato Seokjin al bar di Hoseok per farglielo conoscere. Aveva anche chiesto a Jimin di portare Jungkook, e aveva incontrato  pure Namjoon per strada, invitando così anche lui ad unirsi alla cerchia.

Si erano tutti seduti attorno ad un tavolo, sorridendosi a vicenda e ridendo insieme. Inoltre Seokjin aveva portato Yoongi, e Hoseok ormai si era quasi abituato al tremolio delle gambe e delle mani che cresceva ogni volta che il biondo era davanti ai suoi occhi. Ma era bello, pensò Hoseok, era bello avere degli amici così, un po' pazzi ma tutti con un gran cuore, per chi il cuore ce lo ancora lo aveva ancora, ovviamente. Il cuore di Seokjin non batteva da tempo, ma a parere di Hoseok il suo era comunque il più grande di tutti. Sorrise da solo, osservando come i ragazzi si lanciavano l'un l'altro delle noccioline e Namjoon cercava invano di fermarli, beccandosene una dritta in fronte. Jimin rise così forte da far tremare le finestre, al suo fianco Jungkook lo guardava con tutto l'amore che una persona poteva provare.

Era tutto talmente bello da sembrare quasi surreale.

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Hoseok rientrò a casa presto quella sera. Era parecchio stanco e affamato, in più gli mancava Yoongi o voleva andare da lui prima di mettersi a dormire, infondo era solo l'una della notte. Non lo vedeva da quel giorno al bar, dove tra tutta la confusione e una cosa e l'altra alla fine avevano parlato molto poco e si erano salutati solo con frettoloso bacio a stampo.

Hoseok sapeva di sbagliare a volere Yoongi, sapeva che sarebbe andata a finire male, molto male, ma non ne poteva più di baci a stampo, non che gli dispiacessero, certo, ma voleva di più. Sospirò rassegnato, sfilandosi la maglietta dai fianchi e alzandola sopra la testa fino a toglierla, lanciandola malamente sul letto mentre si voltava verso la porta. Si immobilizzò e maledisse sé stesso per aver  acceso solamente la lampada nel comodino.

Infondo alla stanza, come ogni notte, l'ombra lo stava fissando. Sorrise, però, avvicinandosi di qualche passo mentre lentamente lasciava cadere i pantaloni lungo le cosce, sfilandoli dalle caviglie e lanciando anche quelli da qualche parte nella stanza. Rimase fermo per un attimo, poi anche i suoi boxer fecero la stessa fine, lasciando il suo corpo nudo e completamente esposto. Prese con lentezza disarmante a toccarsi, rilasciando piccoli ansimi prima di sussurrare un lieve "Yoongi.."

Solo a quel punto si ritrovò addosso quell'ombra, che ora aveva ripreso le sue originarie sembianze, facendo così sorridere ampiamente il castano che si era ritrovato contro il muro, le mani bloccate da quelle del biondo e le sue labbra ovunque.

"eri tu.. sei sempre stato tu"

Yoongi non disse niente, si preoccupò solamente di spogliarsi più in fretta possibile, sollevando le cosce del castano per prenderlo in braccio. Lo poggiò dolcemente contro il materasso morbido, mettendosi fra le sue gambe e baciando ancora la sua pelle ricoperta di brividi.

"anche quel giorno nel bagno, eri tu.." il biondo sollevò il viso per guardare gli occhi dell'altro, poggiando le mani grandi e fredde nei suoi fianchi stretti. "Si" disse soltanto, buttandosi subito a capofitto sulle sue labbra. Si baciarono a lungo, pelle contro pelle, scoprendo ogni piccolo dettaglio del corpo dell'altro, staccandosi solo quando dovevano riprendere il respiro, o per i piccoli ansimi che le loro labbra rilasciavano ogni volta che le loro intimità si toccavano nei movimenti. 

Era tutto così sbagliato ma tutto così tremendamente giusto.

Hoseok fu sorpreso di vedere le dita di Yoongi fra le sue stesse labbra, mentre le bagnava per bene prima di farle sparire fra le gambe del moro, facendo chiudere gli occhi e buttare la testa all'indietro a quest'ultimo. Nessuno dei due era vergine, ovviamente, allora perché era tutto così eccitante e imbarazzante nello stesso tempo? Per la prima volta Hoseok vide le guance di Yoongi colorarsi di un leggero rosa pesca, mentre lo sentiva entrare dentro di sé, stringendo con le braccia il suo corpo forse troppo magro ma comunque scolpito e proporzionato, talmente bello da farlo ripetere mille volte da Yoongi, all'orecchio del moro, mentre lento e poi veloce si spingeva dentro il minore, facendo quasi gridare Hoseok per la sensazione di benessere che provava nell'essere toccato nello stesso momento dalle sue mani, ancora fredde ma comunque morbide. Non c'era nessun altro rumore a riempire la stanza, se non i gemiti e gli ansiti di entrambi. Ancora una volta Hoseok ringraziò il cielo di vivere da solo, perché sarebbe morto dall'imbarazzo se qualcuno lo avesse beccato a scopare in quel modo, senza ritegno e senza trattenere nessun gemito, nemmeno gli ansiti più piccoli.

Il minore iniziò a muovere il bacino contro la mano del maggiore, che si stava ancora spingendo dentro di lui, dandogli un chiaro segno di dover venire al più presto. Yoongi allora riprese a toccarlo, muovendosi ancora dentro di lui, senza mai fermarsi, senza mai dargli un attimo di respiro ma anzi velocizzando ogni movimento quando lo stava sentendo contorcersi sotto il suo tocco.

Hoseok vide le stelle quando arrivò l'orgasmo, facendogli affondare le unghie sulle spalle del biondo, che si riversò dentro di lui pochi secondi dopo, lasciandosi poi cadere sul corpo del minore. A quel punto l'unico rumore che riempiva la stanza erano due respiri pesanti di un amore fin troppo giusto consumato in un momento fin troppo sbagliato.

Si strinsero forte quella notte, e fra le lacrime di entrambi si addormentarono, consapevoli che sarebbe stata l'ultima volta in cui si sarebbero visti.

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Il mattino seguente, quando Hoseok si svegliò, i suoi occhi stavano già piangendo. Come ben sapeva, non c'era nessun corpo a stringerlo, non c'erano più delle dolci labbra a svegliarlo, Sentiva solo freddo, sentiva una parte del suo cuore essere completamente morta, sentiva le lacrime secche e quelle nuove mischiarsi, in una sensazione di vuoto talmente grande da farlo tremare e stare a fatica in piedi. 

"Mi dispiace.." sussurrò a qualcuno che non c'era più, che probabilmente non lo poteva nemmeno sentire, ne tanto meno vedere. A fatica si spostò nel bagno, guardandosi allo specchio per minuti interi, e scoppiando poi a piangere in un pianto disperato, un pianto che aveva visto ma mai provato. Ora poteva capire cosa aveva provato sua nonna quando suo nonno li aveva lasciati. Certo anche lui aveva pianto, ma aveva solamente cinque anni, non aveva davvero capito cosa significasse morire, e crescendo ormai aveva anche dimenticato il suo viso. Vedere la persona che ami sparire per sempre. Era per questo che Hoseok aveva smesso di credere di Dio.

Si trascinò svogliatamente in cucina dopo essersi vestito, e senza mettere niente sotto i denti prese le chiavi dell'auto, uscendo da quella casa ora troppo grande e troppo silenziosa per lui.

Quando arrivò davanti quella casa, suonò il campanello sperando di vedere proprio lui aprire la porta, dicendogli che era dovuto tornare a casa per qualche motivo, sarebbe andata bene qualsiasi scusa. Ma ad aprire fu Seokjin, che senza dire nulla lo lasciò entrare. C'era anche Taehyung, che appena vide l'amico in quello stato si precipitò ad abbracciarlo. Hoseok, dal canto suo, apprezzò molto il gesto dell'amico, ma non sapeva più come esprimere le emozioni. Rimase con le braccia lungo i fianchi, e gli occhi aperti a fissare il muro al di sopra della spalla di Taehyung. 

"Seokjin" sussurrò solamente dopo che l'amico lo aveva lasciato andare. "Yoongi mi aveva parlato dell'unica soluzione" 

"No, Hoseok"

"è l'unico modo"

"non ti lascerò morire"

Gli occhi di Hoseok si riempirono di lacrime, mentre iniziò a piangere in silenzio. "Ti prego.." sussurrò flebilmente, così piano che non uscì neanche completamente la voce. Taehyung lo strinse ancora, piangendo anche lui assieme al suo migliore amico. 

"Tae, chiama Jimin e gli altri per favore"

Il ragazzo annuì, lasciando Hoseok in balia della tristezza e delle sue stesse lacrime. 

"Vorrei poterti abbracciare, vorrei poterti dire che andrà tutto bene e che con il tempo lo dimenticherai, ma quando un fantasma e un vivente possono fare l'amore, significa che il legame è ormai inscindibile. Vorrei dirti anche di restare, ma lo so che non riuscirai a rimanere qui senza di lui, lo so benissimo, quindi-" le parole gli morirono in gola, a causa delle lacrime che stavano spezzando la sua voce "ti prometto che troveremo il modo più dolce per farti andare via, non voglio assolutamente che tu senta dolore, d'accordo?" Hoseok si spostò piano verso il suo hyung, toccando il suo braccio. Sorrise fra le lacrime, prima di abbracciarlo e stringerlo con quella poca forza che gli era rimasta in corpo "l'amicizia è comunque amore". Seokjin scoppiò a piangere più forte a quelle parole, abbassando la testa per nascondere il viso nella spalla di quello che era diventato ormai uno dei suoi migliori amici. 

"Tu.. tu lo puoi ancora vedere?" il fantasma annuì piano, guardando il proprio ragazzo tornare dalla stanza in cui era andato per chiamare gli altri 

"si, ma non posso vederlo sempre.. non ha abbastanza forza per mostrarsi, ora"

"i ragazzi stanno arrivando, anche Namjoon verrà" li interruppe Taehyung, cercando invano di trattenere le lacrime che scorrevano veloci sul suo viso.

Untouchable || YoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora