27 🕒

2.8K 225 4
                                    

Mandy si girò in pancia in giù sul letto, conficcando la testa nel cuscino per soffocare i singhiozzi. Era da quando era partita che continuava a piangere.

Si sentiva ferita da Asher e forse anche molto gelosa perché Taylor poteva averlo mentre lei no. Gli mancava tantissimo, ma non riusciva a pensare a lui senza scoppiare in lacrime e ad immaginare quella Taylor baciarlo come vorrebbe fare lei.

Odiava l'idea che qualcun'altra potesse fare quello che lei aveva sempre desiderato, ma che per paura di perderlo aveva sempre nascosto.

Era innamorata di Asher da sempre. Sin dal primo momento in cui si erano incontrati all'età di otto anni, quando lui la salvò da dei bulletti che le avevano rubato la bambola e che l'avevano minacciata di rompergliela se lei non andava a comprare tantissime caramelle per loro. Asher si mise in mezzo, spinse il più grassoccio dei tre, facendolo cadere sulla sabbia del parchetto poi urlò di andarsele a comprare da soli le caramelle e di ridare la bambola alla bambina.

Il più magro e basso del gruppo lanciò la bambola in faccia ad Asher mentre Mandy continuava a piangere, rannicchiata su se stessa poi tutti e tre scapparono via con la coda tra le gambe e gridando "mamma" coi lacrimoni agli occhi. Asher si accovacciò davanti a Mandy che smise all'istante di piangere e le porse, con un grande sorriso, la bambola, presentandosi pochi secondi dopo. In quel momento Mandy si innamorò del suo salvatore e col tempo divennero migliori amici, anche se lei aveva sempre desiderato essere la sua ragazza.

La corvina tirò su col naso poi alzò di poco la testa dal cuscino, venendo travolta da un fortissimo mal di testa che le obbligò a chiudere gli occhi e digrignare i denti per il dolore insopportabile.

«Mandy, ti ho portato una tazza d-. Cazzo, non ti senti bene?», sbraitò preoccupata Morgana quando vide la sorella strofinare la fronte contro al cuscino, come se facendo così il mal di testa potesse sparire insieme al dolore.

«Ho solo un forte mal di testa», farfugliò lei, girandosi su un fianco e mostrando alla sorella una smorfia dolorante.

Morgana si passò una mano tra i capelli castani, cercando di pensare a dove aveva messo le medicine per il mal di testa, dato che lei non ne soffriva mai poi appoggiò la tazza di tè sul comodino perché si stava ustionando le dita, «Vado a prenderti qualcosa».

Pochi minuti dopo, Morgana tornò con un flacone arancione pieno fino all'orlo di pasticche bianche, «Sono aspirine quindi il mal di testa dovrebbe passarti in fretta», spiegò lei, aprendo la boccetta e rovesciandosene una sulla mano per poi consegnarla alla sorella, «Prendila con il tè».

Mandy prese la pasticca, se la portò alla bocca poi bevve due sorsi di tè caldo, riuscendo così ad ingoiarla facilmente.

«Grazie Morgie», disse con dolcezza lei, prima di lasciarsi cadere sul materasso, chiudendo gli occhi fin troppo stanchi ed emettendo un sospiro fiacco.

Morgana le accarezzò una guancia, mostrandole un piccolo caloroso sorriso, «Riposati un po'», mormorò a bassa voce, baciandole poi la fronte con delicatezza.

La corvina annuì solamente poi si voltò su un lato, provando a mettersi a dormire mentre la castana la coprì con una coperta di pile poi uscì dalla camera, spegnendo la luce e lasciandola risposare per un po'.

3 a.m. [Youth Series ~ Book #13]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora