Sono immobile.
Appena suo padre ha finito di parlare, Ryan si è catapultato fuori, e adesso non so dove potrebbe essere andato.Fisso le due persone più importanti per Ryan, che hanno deciso di rovinarlo e illuderlo invece che aiutarlo.
E non riesco a trattenermi.
"In questo momento vorrei tanto appendervi al lampadario dalle mutande." pronuncio senza scompormi e guardando sia lei che lui.
"Lei mi ispira davvero tante parolacce" indico il padre di Ryan.
"Mentre tu" indico Melanie "mi ispiri solo schiaffi"E detto ciò mi alzo e mi precipito verso la porta.
Una volta fuori vedo che la macchina di Ryan è ancora qui, quindi probabilmente non è andato lontano.Pronta per camminare e smaltire tutto il cibo spazzatura che hai mangiato in questi anni?
Si. Sono pronta a morire.
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"Giuro che appena lo trovo lo uccido. Altro che smaltire cibo, per colpa sua ho girato tutto il quartiere, mangiato 3 gelati, travolto 2 bambini e sono pure caduta davanti a tutti. Ma giuro che se non si fa veder..."
Mi blocco immediatamente sui miei passi e smetto di parlare.
Ryan è seduto su una panchina in un parco abbandonato.
Guarda che mi tocca fare.
Ma poi perché sono uscita a cercarlo?
Non mi importa niente di lui.
No?
Siamo amici, forse.
No?Scuoto la testa cacciando via questi pensieri e mi siedo accanto a lui.
Si volta lentamente verso di me ma non parla. Ha uno sguardo così triste e rassegnato.
Sembra che si siano invertiti i ruoli.
L'altra volta era lui che cercava me."Mi dispiace" dice all'improvviso.
Di scatto lo guardo e agrotto le sopracciglia.
Per cosa si sta scusando?"Mi dispiace per non averti creduto riguardo Melanie e per aver litigato con te quando ti ho chiesto di trattarla bene" sospira senza guardarmi.
Non mi piace vederlo così.
Così mi volto completamente verso di lui poggiando i piedi sulla panchina."Senti, non mi interessa cosa è successo tempo fa, non mi importa se stavi con un ragazzo o cose così. Capisco che tieni molto a Melanie, ma evidentemente non è quella giusta.
Non farti abbattere da ciò, devi andare avanti e devi assolutamente parlarne con tuo padre.
Non voglio che ti piangi addosso o che ti fai sopraffare dalla rabbia.
Quindi accetto le tue scuse, ma a una condizione."Lo vedo guardarmi attentamente e forse si aspetta che dica qualcosa di intelligente.
Tu? Che dici qualcosa di intelligente? AHAHAHAHAHA
"Devi offrirmi un altro gelato. L'ultimo dei 3 poco fa l'ho spiaccicato in faccia ad un bambino."
Lui alza un sopracciglio guardandomi confuso e poi scoppia a ridere.
"Tu sei pazza" ribatte tra le risa "E va bene, ti offro questo gelato. Andiamo, su" si alza dalla panchina porgendomi la mano.
Non mi aspettavo di certo questa reazione, pensavo mi urlasse contro di andarmene e che non avrei capivo.
E forse sto imparando sul serio ad apprezzarlo.
Forse.
Spazio Autrice:
MI DISPIACE PER IL RITARDO
PERDONATEMIIIIIvi ringrazio davvero tutti per continuare a supportarmi, giuro che proverò ad essere più presente.
Vi adoro.Lovee youu💖
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Messages.
Teen FictionDove Alexis, una ragazza acida e sarcastica, viene aggiunta in un gruppo whatsapp dalla sua migliore amica. Qui conoscerà nuovi amici e si aiuteranno a vicenda a risolvere i loro problemi. Cosa succederà quando però inizierà a vedere uno di loro in...