«Grido e brucia il mio cuore senza pace Da quando più non sono Se non cosa in rovina e abbandonata»
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Vigliacco, abilissimo orditore di inganni, spavaldo, sfacciato, sicuro di te stesso fino all'insolenza e alla strafottenza, incline a vanitose autoglorificazioni, Lucifero, anima dannata. Tu, schiavo del Fato, figlio di Anchise, come puoi, o pover uomo, lasciar me, senza alcuna corda a cui aggrapparmi? Tu, mi hai salvato; non puoi approdare sulla prima imbarcazione funzionante e fuggire da me per fondare Capitali. Mi hai preso in giro, ti sei lasciato cullare dal mio amore, mi hai rapito, hai donato a me la tua spada avvelenata e fuggendo via me l'hai piantata nel petto, perforandomi il cuore e, un miliardo di frammenti di costole fratturate adesso sono ai miei piedi. Cupido mi ha colto di sorpresa. Stavo solo camminando, quel giorno, quando d'un tratto mi sfiorasti la pelle del braccio scoperto, data la maglietta a mezze maniche. Accadde subito, esattamente 3,2 millesimi di secondi. Il lasso di tempo in cui, l'unghia del tuo dito anulare sinistro mi ha graffiato la pelle, lasciando una cicatrice incurabile sul mio cuore. Il mio cuore, però, è pieno di ferite ancora aperte e piene di sangue rosso e, nelle tue unghie, c'era dell'aceto misto a limone.
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Yoongi 8 Giugno 2022
Mi sono tolto la maglia, di nuovo. Il riflesso nello specchio non mi rappresenta affatto. La t-shirt con su scritto 'Dream' non era il mio stile, da qualsiasi verso la guardassi. Il colore rosso, la parola 'Dream', anche il modello aderente non mi andava giù. Con un gesto di seccatura improvvisa, tirai fuori una sigaretta e presi il mio accendino. Non era nella tasca dei miei jeans, perciò rovesciai il contenuto della mia borsa, e solo in quel momento ricordai. Me l'aveva preso. Senza pensarci due volte, l'aveva strappato dalle mie mani e l'aveva preso. E quel che mi aveva buttato dopo era un lecca-lecca e questa t-shirt. Mi scompigliai i capelli e mi alzai, sentendo poi il suono dell'arrivo di un messaggio. Non appena vidi il nome a tre caratteri sullo schermo del mio cellulare, l'ambiente intorno a me divenne bianco e il mio cuore mi balzò fuori dal petto. Spezzai la sigaretta in due mentre andavo a riassicurarmi del messaggio. Indossando quella stretta maglietta rossa con su scritto 'Dream', risi come un idiota come se ci fosse qualcosa di bello, in tutto ciò.
Io, Didone regina di Cartagine giuro di non abbandonarti, mai. Non si scappa. Tu, Enea, figlio di Anchise, fondatore di Roma, cosa mi prometti? Scapperai, come tutti?
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Non è una traduzione. Scritto interamente di mio pugno.
Chiedo perdono per il capitolo non impeccabile ma mi facevo così tanta pena così ho deciso di aggiornare. È bello, usare qualcosa di triste per stroncare la tristezza, non è così? Vostra, Laura💌
