capitolo venti

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*IN QUESTO CAPITOLO SONO PRESENTI SCENE DI TIPO SESSUALE, PAROLE INADATTE E COSE DI QUESTO TIPO. SE
NON VOLETE LEGGERE SALTATE LA
PARTE SEGNALATA CON 🔴🔴🔴.*
buona lettura babes.😘

Pov Christelle.

Dylan: <una scottatura al piede, niente di importante> mi sorrise e lasciandomi un bacio a stampo tornò da dov'era venuto.

Un'ora e mezza dopo eravamo pronte. E anche Dylan. Dopo essersi fatto aspettare una buona mezz'ora ce l'ha fatta. E adesso eravamo già in macchina diretti alla festa.

> Io indossavo un vestito blu notte, stretto, corto fino a metà coscia e non troppo scollato.

> Julia indossava un vestito rosso, morbido sui fianchi, lungo e con una scollatura abbastanza profonda.

> Mathilde, invece, indossava un vestito bianco, con il corpetto stretto e la gonna bombata, non troppo corto e con un girocollo classico.

Dylan non approvava esattamente il mio vestito, ma siccome era tardi ci era passato sopra. In realtà avevo usato anche la scusa del 'non vorrai mica posticipare ciò che ci aspetta' ma erano dettagli.😊

Dylan: <arrivati> annunciò una volta davanti alla lussuosa villa di quello che, dalla spiegazione di Dylan nei precedenti giorni, avevo capito essere un giocatore di football ricco sfondato. Mi pare si chiami qualcosa come Jacob, o Jason, insomma, non era questo il punto. Il punto era che eravamo appena arrivati, erano le 22:30, la festa era inizia solo mezz'ora prima, ma c'era già qualcuno di pericolosamente avvinghiato a gente che, scommetto quello che volete, non sapeva neanche chi fosse.
Entrammo dentro e un mix di alchol e fumo si fece spazio nelle mie narici portandomi ad avere un giramento di testa bello e buono.
Mi attaccai alla spalla di Dylan per paura di cadere e lui si immobilizzò sul posto, capendo subito cosa mi stava succedendo. Era fantastico.
Gli sorrisi e ricominciai a camminare al suo fianco. Julia e Mathilde erano già in pista a ballare. Ma non ero per niente preoccupata, Julia è sempre stata astemia, ed ero sicura che non avrebbe mai lasciato bere neanche un bicchiere di birra a Mathilde.
Dylan: <prendiamo qualcosa da bere?>
Christelle: <certo>
Ero tesa. E non sapevo neanche il motivo. Sapevo solo che il miglior modo per sciogliersi era proprio bere qualcosa.
Dylan: <un mojito e un blu marine>
Barista: <subito> rispose sorridente il barista, anche se mentre parlava con Dylan guardava me.
Dylan: <mi sto trattenendo dal tirargli un pugno> risi sottovoce.
Christelle: <perché mi ha sorriso?>
Dylan: <perché ti sta fissando proprio in questo momento> disse senza far capire che stava parlando del tizio davanti a noi che, effettivamente, mi stava fissando. E per di più, con uno sguardo che penso debba risultare seduttore. Mentre, a parer mio, sembrava solo un coglione che mi fissava con occhi un po strabici, e anche un po inquietanti... Trattenni una risata e lasciai un bacio a stampo a Dylan. Tanto per metterlo tranquillo e per far capire a quel tizio brutto e inquietante che...beh...ero già occupata.
Barista: <ecco a voi> stavolta sorrise falsamente e si mise a usare il cellulare lasciandoci perdere.
Dylan: <sei la migliore. Sul serio>
Mi sorrise soddisfatto e io ricambiai.
Christelle: <ma certo>
Dylan: <ah si? Non ti facevo così orgogliosa...>
Christelle: <ebbene si mio caro> sorrisi, appunto, orgogliosa e incrociai le braccia al petto.
Dylan: <adesso vedremo chi è il migliore...>
Si avvicinò fissando, costantemente, le mie labbra e mi baciò. Era un bacio lento, profondo, che dopo qualche secondo si trasformò in qualcosa di più spinto, possessivo, tanto da sentir le gambe tremare. Mi prese in braccio mettendomi sulla sua spalla e mi portò di sopra, alle camere da letto.

🔴🔴🔴 inizio parte rossa 🔴🔴🔴

Appena ne trovammo una vuota entrammo, mi mise sul letto e lui sopra di me. Iniziò a baciarmi sulle labbra per poi, poco dopo, spostarsi sul collo. Ansimai. Con una mano mi accarezzava la coscia, con l'altra il fianco, e con la bocca stava mandando a puttane tutto il mio autocontrollo. Strinsi con una mano la sua maglietta quando iniziò a mordere la base del collo. Si staccò, e mezzo secondo dopo aveva già tolto sia il mio vestito che la sua maglia. Riprese a baciarmi sulle labbra con foga, desideroso di me, delle mie labbra, come se volesse morderle, rovinarle, farmi male e darmi piacere allo stesso tempo. E ci riusciva alla perfezione. Quando si staccò prese a baciarmi dappertutto, su tutto il corpo. A partire dal collo, per passare al contorno del reggiseno, per poi scendere alla pancia, all'elastico degli slip, fino all' inguine. Baciava e poi soffiava, baciava di nuovo e soffiava ancora una volta. Era una tortura decisamente troppo lenta.
Christelle: <Dylan...> ansimai, ma sembrava più un lamento, come per imporgli di fare quello che doveva fare e farlo subito. E lui, come se sapesse già cosa volevo che facesse, spostò gli slip di lato e infilò un dito dentro di me. Lento. Attento a non farmi male. Chiusi gli occhi abituandomi alla sensazione e cercando di regolarizzare il respiro, ma prima che potessi riuscire a compiere la seconda di queste azioni, aggiunse un altro dito e iniziò a muoversi più velocemente, andando fino in fondo, io ansimavo, ansimavo, era l'unico suono in grado di uscire dalla mia bocca in quel momento. Poi tolse le dita e le sostituì con la lingua che, in un primo momento, stuzzicò il mio punto più sensibile ma poi, esattamente come avevano fatto quelle dita, entrò dentro di me e si mosse. Si muoveva piano ma in modo talmente intenso da farmi venire i brividi dappertutto. E, tanto per precisare, c'era il Mar Mediterraneo immediatamente dopo la sua bocca. Tolse anche la lingua e, come se fosse stata chiamata e richiamata, arrivò l'ansia. Puntuale come un orologio svizzero. Dylan si mise su di me sorreggendosi sui gomiti, mi guardò negli occhi, e io annuii, senza aspettare una vera e propria domanda uscire dalle sue labbra. Mi lasciò un rapido bacio a stampo come per tranquillizzarmi. Poi si alzò dal letto, andò verso il comodino e prese una bustina, ovviamente, contenente il preservativo e tornò da me. Si sfilò i boxer e si infilò quel cosetto giallastro e tremendamente oleoso. Poi si mise sul letto, sopra di me tenendosi con le mani e, guardandomi negli occhi, lo fece. Entrò dentro di me lentamente, non se lo sarebbe mai perdonato se mi avesse fatto uscire una sola lacrima, e quindi ci andò cauto. Io chiusi gli occhi trattenendo il respiro mentre lui andava sempre più a fondo, sentii bruciore giù ma poi, quando fu completamente dentro di me, uscì di nuovo, alla stessa velocità di prima e da quel punto in poi era solo piacere. Piacere su piacere. Nient'altro che piacere. La stanza era buia e silenziosa. Sopratutto silenziosa. Gli unici rumori che si sentivano erano la musica attutita del piano di sotto, e i nostri sospiri. Ed erano fin troppo per me quei rumori. Accelerò leggermente quando gli strinsi un braccio, incapace di fare altro. Lui lo fece, e dopo poco raggiungemmo il culmine. Insieme.

🔴🔴🔴 fine parte rossa 🔴🔴🔴

Dylan: <stai bene? Come...ti è piaciuto?>
Risposi solo dopo una manciata di secondi.
Christelle: <io...oddio> sospirai ancora.
Dylan si girò verso di me preoccupato.
Dylan: <Chris stai bene?>
Christelle: <si, sto bene>
Dylan: <e ti è piaciuto?>
Christelle: <da morire> annaspai
Dylan: <dio Christelle, quanto ti amo> mi abbracciò su un fianco e un sorriso si fece largo sul mio viso.
Christelle: <ti amo anch'io orsacchiotto> ridendo mi lasciò un ultimo bacio sulla fronte e ci addormentammo abbracciati. Su questo lurido letto, nella schifosa camera, della lussuosa villa, di un sudicio giocatore di football.

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Spazio Autrice:

ehiiiiii👑
finalmenteeeee
in quanti aspettavano questo momento?
siete contente? tristi? emozionate?
sorridete come delle ebeti solo perché si sono
addormentati abbracciati? beh, sappiate che non siete le uniche. io stessa ho un sorriso
demente stampato in faccia.
vi è piaciuto this capitolo?

ps: perdonate la lunghissima inattività ma, prima ho avuto la tipica fase "come mi***ia deve venire questa parte??", poi non avevo ne internet ne il tempo per pubblicare il capitolo nonostante ce l'avessi pronto dai secoli dei secoli e, per finire in bellezza, mi è stato ritirato il cellulare, e anche li, da tre giorni che dovevano essere sono diventati due
settimane. quindi please, compatitemi.
¡ thankyousomuch !

ciao stronzette.🐙

my brother's best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora