4- È sempre lo stesso.

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"A forza di lottare
Ho gli occhi stanchi,
MA se c'è una cosa che non scordo,
È che mi manchi💝"

POV'S LIAM
Mi svegliai per colpa del freddo.
Dove mi trovavo?!
Perché mi faceva male il collo?
Ma soprattutto perché ero fuori casa?
Poi mi ricordai tutto quello che era successo, la festa, il litigio, Theo!
-Theo dove sei?-
Theo si era addormentato con me! E ora dove era finito?
Poi sentii dei respiri pesanti, parole incomprensibili, mi girai di lato e trovai Theo accovacciato come se fosse un bambino che ha paura del buio.
Mi avvicinai a lui.
-Ehi Theo che hai?-
-Continua, stai facendo la cosa giusta-
Spalancai gli occhi. Quelle parole mi erano troppo familiari.
Capii che stava avendo un incubo.
-Ehi Theo è solo un incubo. Ora svegliati.-
Theo si svegliò di soprassalto.
Aveva i capelli scompigliati, goccioline di sudore sulla fronte provocati dalla paura.
-Liam, sei tu.-
-Si Theo e tu hai appena avuto un incubo. Da quanto tempo è che ti succede?-
-Mi succede da quando mi avete portato via da mia sorella.
L'incubo era sempre lo stesso fino a sue anni fa.
Ci sono io che mi sveglio in un obitorio, esco e inizio a sentire dei rumori strani, all'improvviso compare mia sorella che corre verso di me.
Io cerco di scappare ma non c'è via d'uscita, quindi lei mi prende e mi conficca gli artigli nella cassa toracica.
Io le dico di continuare e infine lei mi strappa il cuore. -
È fin troppo simile agli incubi che faccio io.
-Ma non avevi detto che erano cambiati?-
-Si ma ora non ho voglia di raccontare. Dormiamo Dunbar-
-ook.-
Ci riposizionammo come eravamo prima. Il problema era che avevo freddo e non riuscivo a dormire.
-Theo-
-Mhhh...-
-Ho freddo-
Vidi Theo sospirare e aprire gli occhi per poi alzargli al cielo.
-Dunbar sei proprio un rompiscatole.-
Detto questo mi prese e mi abbracciò a se.
Petto contro petto, cuore contro cuore, dolore contro dolore.
Stavo bene. Sentivo il suo battito, era un pò accelerato.
-E se ne fai parola con qualcuno, giuro che ti farò in mille pezzettini.-
-Mhhh...-
Ma io intanto mi ero già addormentato.
-Notte piccolo beta.-
Quelle furono le ultime parole che sentii quella notte. E mi addormentai con un sorriso stampato in faccia.
POV'S THEO
Non potevo raccontare a Liam l'incubo che mi tormentava da due anni, era molto peggio di mia sorella. Per oggi però non ci volevo pensare.
Poi iniziai a pensare a Liam.
Con me era in pericolo, perché poi mi voleva con sé dopo tutto quello che avevo fatto?
Con me mi ero portato tutti i miei problemi, e Liam era troppo piccolo per poterli sopportare.
Avevamo solo tre anni di differenza, ma lui ha la sua vita.
La sua famiglia, i suoi amici, e prima o poi avrà anche una ragazza o un ragazzo non so.
Io invece non ho nessuno.
Convivo con i miei incubi.
Ho solo Liam. E per lui non fa bene avere me, va ancora al liceo.
Decisi che avrei preso un pò di tempo per pensare. Il mio telefono segnò le 5:30.
Aspettai che Liam si fosse addormentato, poi lo presi in braccio e lo portai dentro casa.
C'erano ancora degli invitati che se la dormivano, dovevano aver bevuto davvero tanto.
Poi c'erano Lydia e Kira che stavano mettendo a posto un pò le cose.
Malia doveva essere a dormire con Scott quasi sicuramente, mentre Jackson era steso a terra con UNA PARRUCCA IN TESTA?!
Quando lo vidi mi venne da ridere.
Accanto a lui c'era Ethan e sul divano c'era un ragazzo riccio.
Credo che quello era Isaac.
Stiles e Derek erano in cucina a chiacchierare. Cavolo Stiles era ubriaco fradicio! Rideva ogni cinque secondi e si strusciava su Derek. Volevo dimenticare quello che avevo appena visto.
Lydia venne in mio soccorso e mi disse dov'era la stanza degli ospiti.
Lo portai là dentro e lo stesi sul letto.
Gli accarezzai la guancia, e la ritirai subito, come se mi fossi scottato. Mi era venuto naturale quel gesto.
-Ci rivedremo presto. Te lo prometto.-
Sapevo che non mi poteva sentire, ma volevo rassicurarlo. Anche se sapevo che a lui non sarebbe importato.
Scesi le scale ma prima che potessi uscire udii la voce di Derek richiamarmi.
-dimmi-
-Perché te ne stai andando?-
-Devo risolvere una cosa-
-Sai che Liam ci rimarrà male vero?-
Disse Stiles.
-Si certo come no.-
Dissi io quando però Lydia mi fermò per un braccio.
-Torna presto. Sai che è veramente così. Poi anche a te mancherà Liam -
-A me non mancherà quel lupo problematico.-
-Va bene.-
Disse Lydia non molto convinta.
-Ma sappi che se lo ferirai in qualunque modo, Scott ti verrà a cercare. E ti ucciderà.-
Liam aveva degli amici fantastici.
-Tornerò per la festa in maschera.-
-Ok-.
La conversazione doveva finire lì, solo che Stiles corse verso di me, solo che inciampò, rialzandosi subito. Una fragorosa risata scoppiò.
-Ahahhaha. Non c'è niente da ridere. HAHAHAHHA.-
Era ubriaco. Molto.
-Comunque... tu...e. ...Liam....siete... carini.... gli sguardi che vi....lanciate.... siete proprio...Inn....-
E si addormentò. Derek venne in suo soccorso
-Era proprio ubriaco. Ciao-
Dissi io prima di uscire. Ero molto imbarazzato. Fortuna che non ha finito la frase!
E così me ne andai, lasciando Liam al sicuro.
POV'S LIAM
Mi svegliai in una stanza... Rosa?
Ma certo era la stanza degli ospiti!
Perché ero nella stanza degli ospiti? Io mi ricordavo di essermi addormentato abbracciato a Theo.
E no, non ero ubriaco, i licantropi non si possono ubriacare.
Allora era stato solo un sogno?
Le sue parole, il suo incubo, tutto un fottutamente sogno?
Scesi le scale abbastanza confuso.
Vidi Lydia e decisi di chiedergli cosa era successo.
-Lydia percaso sai come sono finito nella camera degli ospiti? -
-Si ti ci ha portato Theo.-
-Ah ok.-
Poi analizzai le sue parole per bene.
-Aspetta, puoi ripetere?-
-THEO - RAEKEN - TI - HA - PORTATO - NELLA - CAMERA - DEGLI - OSPITI.
Che c'è sei sordo?-
- Non fa ridere-
- Infatti io non volevo far ridere nessuno. È la verità.-
-THEO?!-
-Si, THEO. Perché ti crea qualche problema?-
SI!
-No certo.-
-E ora dov'è? -
-Se ne è andato.-
-E dove?-
Dove poteva essere andato alle nove di mattina?
-Voleva stare da solo. Non tornerà prima di...-
-SE NE È ANDATO? DINUOVO?!-
-Si ma..-
-No! Non può fare sempre così! Non può sempre fuggire cazzo!-
-Liam fammi spiegare..-
-Tu non mi devi spiegarmi niente. Non tu-
E detto questo uscii da quella casa.
Non sapevo cosa pensare di lui.
Sapevo solo che mi aveva danneggiato.
Le cose non sarebbero mai ritornate come prima, io sapevo solo odiarlo, e lui ricambiata lo stesso per me.
E nonostante questo delle lacrime solcarono le mie guance.
Perché? Perché non potevo avere una vita normale? Perché tutto questo proprio a me? Perché non amavo Hayden?
Quelle domande sparirono dalla mia testa solo per un secondo.
Perché Theo se ne era andato dinuovo? Ma soprattutto, era stato veramente lui a portarmi di sopra?
Un mini sorriso, poi solo rabbia.
Questa volta solo contro me stesso per essermi aperto con lui.
Non avevo neanche il suo numero. Non potevo sapere niente.
Iniziai a prendere a pugni un muro. Sempre di più. Le nocche mi iniziarono a sanguinare. Era una sensazione bella, provare dolore fisico, che poteva sovrastare almeno un minimo quello che provavo in quel momento. Poi mi conficcai un artiglio nel petto, vicino al cuore, volevo mettere fine alle mie sofferenze solo per un secondo.
Sentivo il sangue che sgorgava dal petto.
Poi tutto ritornò normale.
La guarigione era iniziata. Ma successe una cosa strana.
Mi rimase una cicatrice. Come poteva essere possibile?!
Ma non mi soffermai molto su quel dettaglio, decisi solo di andare a fare una passeggiata nel bosco, per calmarmi, per pensare un pò a cosa avrei fatto.
Iniziai a camminare, andai in un bosco non molto lontano da dove mi trovavo. Il sole quasi non si vedeva, a causa degli alberi fitti che vi si trovavano.
Credo che camminai per ore.
Ad un certo punto il bosco finì, feci qualche passo avanti e mi trovai su una roccia, feci per guardare sotto, però mi ritirai indietro.
C'era il niente, se uno cadeva moriva sicuramente.
Poi guardai davanti a me.
C'erano piccole colline e ormai era praticamente buio.
Rimasi senza parole.
C'ero solo io, intorno a me tutto silenzio, c on la cosa più bella che abbia mai visto davanti a me.
Il cielo sembrava tipo verde con delle sfumature blu.

Rimasi lì ad osservare quella meraviglia per credo due ore

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Rimasi lì ad osservare quella meraviglia per credo due ore.
Decisi di ritornare a casa ma sicuramente sarei ritornato lì.
Quello era il mio posto.
Mi ero rilassato, ma il mio pensiero era sempre rimasto fisso su di lui.
Tornai a casa, erano le quattro e mezza. Fra tre ore sarei dovuto andare a scuola, ma non m'interessava.
Non riuscivo a dormire, quindi decisi di fare delle ricerche per capire cosa avevano quei lupi mannari.
Non c'era niente d'interessante, però i miei occhi si soffermarono su una notizia.
"I lupi mannari, se respirano, mangiano o bevono strozza lupo e vischio insieme, impazziscono, fino a che non si trasformano.
Diventano deboli, facilmente irritabili e l'istinto omicida più elevato del normale."
Ero subito scattato in piedi, mi stavo dirigendo verso lo studio veterinario. Dovevo assolutamente dirlo a Deaton.
Arrivato lo vidi curare un bellissimo lupo, dal manto nero, gli occhi verdi chiari.
Credo di non aver mai visto un lupo così maestoso nella sua bellezza.
Decisi di entrare.
-Ciao Deaton. Ho trovato una cosa interessante riguardo i fatti accaduti. Cos'è successo a questo bel lupo?-
Il lupo sembrava ci stesse ascoltando, sembrava volesse rispondere, ma semplicemente si girò verso Deaton che a sua volta annuì... che stava succedendo?
-È stato ferito da un cacciatore-
-Posso accarezzarlo?-
Il lupo come se avesse capito, si avvicinò a me e strusciò il suo viso umido sulla mia guancia, poi si avvicinò di più e cercò di leccarmi, solo che si contorse in una smorfia per il dolore. Allora mi avvicinai io e cominciai ad accarezzarlo.
-Liam, tu sai prendere il dolore da in essere vivente?-
Sospirai. Perché me lo chiedeva, sapeva che non ne ero capace e che questa cosa mi dava fastidio.
-No-
-Allora guarda la tua mano.-
Distolsi per un secondo il mio sguardo dalla bellissima faccia del lupo per vedere la mia mano.
La mia faccia diventò stupita.
-Sto... assorbendo il suo dolore?-
-Si.-
-Com'è possibile.-
Mi dissi in un sussurro. In somma quel lupo era veramente bello, ma non mi ci ero affezionato così tanto da potergli assorbire il dolore.
Eppure quel lupo mi ricordava qualcosa...
I miei pensieri furono fermati dalla voce di Deaton.
-Prima o poi capirai com'è successo. Ora torna a casa, io penserò a escogitare qualcosa per Monroe.-
Che intendeva? In quel momento non mi interessò più di tanto. Volevo solo dormire, per quanto potessi.
-ok. Ciao Deaton. Ciao bel lupacchiotto-
Il lupo mi ringhiò contro, come se avesse capito.
-Sai mi ricordi dannatamente una persona. Però quella persona mi ha abbandonato, spero che tu non sia così come lui. Sai io l'avevo perdonato, non del tutto, perché il dolore era grande, ma gli avevo dato un'altra possibilità per andare "d'accordo"
Solo che lui è scappato via dai suoi problemi, come suo solito.
Va be ma questo non ti riguarda tu sei molto meglio.
Ciao lupacchiotto.-
Me ne andai. Ma prima di aprire la porta mi girai un'ulteriore volta, giurai di aver visto i suoi occhi cambiar colore, giurai di avergli visto una lacrima solcare il suo bellissimo muso.
Povero me. Come mi aveva ridotto quel dannato traditore?
La notte fi molto strana.
Sognai. Ma non fu un incubo. Un sogno. Un sogno molto strano.
C'era un lupo, lo stesso che avevo visto da Deaton, si era messo accanto a me, ed io gli parlavo, gli parlavo di lui, dei miei problemi, dei miei incubi, ma non glieli raccontai, gli parlai della mia vita, di come a volte volevo solo morire.
Mi sentivo come se fossi in bilico su un palazzo in fiamme, e mi posso buttare, oppure posso bruciare. Ed io rimango in bilico, e penso, potrei rimanere così per sempre, ma prima o poi l'equilibrio lo perdi, e cadi o bruci.
E il sogno finisce con io che accarezzo il maestoso pelo liscio del lupo.
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Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Scusate per il ritardo ma avevo da fare tante cose😅. Un bacio😘 -E

I hate you with love -THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora