light rain

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her dark firework

                 -light rain

Il rumore della pioggia rimbombava nella sua mente, Jane era sotto le coperte ma Eleric non era rientrato. Si stava tormentando, pensava fosse colpa sua perchè lei l'aveva cacciato. Avrebbe desiderato vedere gli occhi di Eleric più di tutto, avrebbe voluto stringerlo tra le sue braccia e poi baciarlo. La pioggia scendeva e il vento si sentiva soffiare da dentro la stanzetta, avrebbe desiderato avere Eleric accanto a lei, corpo contro corpo, avrebbe avuto voglia di sentirne il respiro sul collo. Si alzò dal letto e tirò la tenda alla finestra, rimase a bocca aperta vedendo le gocce di pioggia emanare luce, luce incandescente che scendeva sul buio di una notte troppo lunga e solitaria. Gocce di luce incandescente che bagnavano il suolo rendendolo più buio di come era, in un angolo si distingueva la figura di un corpo sotto la pioggia. Jane tremò, quel corpo sembrava quello di Eleric, seduto in terra con la testa poggiata sulle ginocchia abbracciate dalle braccia. Continuò a fissare quel corpo, quasi incantata, finchè non vide gli occhi di Eleric alzarsi, quelle gemme guardavano nella sua direzione e l'avrebbe riconosciuto tra mille solo guardando i suoi occhi. Rimase ferma con il cuore che batteva forte, corse di fuori lasciando la porta spalancata, corse fino ad arrivare davanti ad Eleric. Lui la fissò, immobile sotto quella pioggia luminosa e leggera, i suoi occhi brillavano incorniciati da un rossore leggero. Lei si inginocchiò davanti a lui e prese le sue mani.

-Torna dentro- disse posando la mano sul suo volto, Eleric chiuse gli occhi e si lascò cullare.

-Come stai?- chiese lui guardandola. Lei rimase immobile, guardando quel ragazzo speciale e stupendo. Si perse nei suoi pensieri, guardando Eleric e poi, senza nemmeno rendersene conto, lo baciò. Eleric rimase immobile per qualche secondo poi prese Jane per i fianchi e la fece avvicinare a lui, rimasero a baciarsi sotto la luce creata dalla pioggia finchè un fulmine non fece staccare Jane e una risata uscì dalle labbra di Eleric.

-E' solo un fulmine- disse Eleric portando una ciocca di capelli dietro all'orecchio di Jane, lei sorrise e si alzò in piedi.

-Scusami per prima- disse tendendo una mano ad Eleric, lui la prese e sorrise.

-Scusami tu- disse Eleric alzandosi in piedi e facendo scontrare il suo corpo con quello di Jane, la ragazza fu attraversata da mille brividi e un legero rossore le riempì le guance. Eleric le strinse la mano e insieme ritornarono in casa. Eleric si cambiò e si mise sul materasso improvvisato mentre Jane si sedette sul letto. 

-Eleric?- disse Jane guardando il ragazzo che si tirava sopra le coperte. Lui la guardò come per dirle 'sì?' e sorrise.

-Dormi con me?- chiese Jane mentre le guance si tingevano di rosso. Sperava in un sì così tanto, voleva sentirlo accanto a lei.

-Sei sicura?- chiese Eleric rimanendo spiazzato dalla domanda di Jane. Lei annuì ed Eleric si alzò dal materasso improvvisato e si mise sotto le coperte insieme a Jane. Jane si strinse ad Eleric e lui la strinse ancora di più. Il cuore di Jane era un treno in corsa mentre Eleric passava leggero la mano lungo il suo corpo.Quanto poteva essere strano innamorarsi del personaggio di un libro? A dire la verità, proprio per niente, era la cosa più normale del mondo; la cosa strana era che quel personaggio si innamorasse di te e ti portasse nel suo mondo. Era tutto così bello e così brutto e sbagliato, lei aveva perso tutto, aveva perso la sua vita, i suoi amici, non aveva più niente. Meglio, lei non aveva niente ma aveva tutto perchè aveva Eleric e lui aveva Jane, lui l'amava e lei ricambiava perchè erano stati legati da qualcosa di forte ed indossolubile; anche se avrebbero dovuto affrontare mille sfide e peripezie.

La nottata passò troppo in fretta ed il mattino successivo Jane sentì Eleric lasciarla, si svegliò e lo guardò cambiarsi, la pioggia aveva cancellato le tracce di sangue ma le ferite erano ancora evidenti. Le rune risplendevano sul suo corpo perfetto, Eleric si stava mettendo lo stilo nella cintura delle armi e guardò Jane. Una sorta di paura invase il corpo della ragazza che pensava di poterlo perdere. 

-Non puoi stare a casa?- chiese Jane quasi pregandolo. Eleric notò la paura nella voce della ragazza e si sedette sul letto accanto a lei, la strinse contro il suo petto.

-Dura lex sed lex- disse Eleric guardandola dolcemente. Jane avrebbe potuto giurare di vederci il mondo negli occhi di Eleric.

-La legge è dura ma è la legge- rispose Jane sapendo il significato della frase di Eleric, la voce tremava ed Eleric le baciò la fronte.

-Alle sei sarò in casa- disse a Jane mentre usciva di casa. Jane fissò la porta chiudersi e si rimise sotto le coperte, voleva dormire, dormire fino a quando Eleric non l'avesse svegliata.

Rimase sveglia passando la mano sul cuscino dove aveva dormito Eleric, sentiva una morsa al cuore, avrebbe voluto andare a cercarlo e stringerlo tra le braccia fino a stare male, se solo si potesse stare male per aver abbracciato una persona.

Rimase così, immobile per ore, cercando di immaginarsi quel ragazzo perfetto insieme a lei, immaginando i suoi occhi che la guardavano e le sue labbra che si aprivano per dirle quel 'ti amo' che tanto aspettava e desiderava. Rimase immobile, fissando il vuoto, guardando l'infinito, attraversando i suoi sogni. Avrebbe voluto essere forte, così forte da combattere accanto a lui, avrebbe fatto di tutto per renderlo felice. Si alzò dal letto e si inginocchiò. Non sapeva bene a chi giurare la sua promessa, se a Dio o a Raziel o ad uno Stregone, sapeva solo che voleva sentirsi legata da un giuramento ad Eleric.

-Qualsiasi cosa succeda, io resterò accanto ad Eleric- disse pensando a tutte le entità superiori che conosceva, non sapeva come funzionava tutto questo ma ora si sentiva più saldamente legata all'amato.

Jane tamburellava le mani sul legno scuro del tavolo che era accanto al letto, non sapeva che ore fossero ma sperava fossero le sei, guardava la porta sperando che da un momento all'altro Eleric entrasse. Si alzò in piedi e girò attorno al letto, un piccolo rumore catturò la sua attenzione e la porta si spalancò: Eleric in tutto il suo splendore ne varcò l'entrata. Il cuore di Jane perse un battito quando lo vide così; pulito con i vestiti integri. Eleric le si avvicinò e la strinse al suo petto, Jane rimase tra le sue braccia, sentendo il suo odore e respirando gioia. Non c'era bisogno di usare le parole, non c'era bisogno di fiatare perchè solo uno sguardo poteva incatenarli in un sogno magnifico e fantastico o in un incubo dai tetri sottofondi. Jane lo guardò, guardò i suoi occhi azzurri e profondi e subito sorrise, sorrise perchè lui era vivo. Lui era tra le sue braccia, al sicuro, Eleric era insieme a lei nel posto più bello che potesse conoscere; erano insieme, cuori legati e anime brucianti. Qualcosa di oscuro passò veloce negli occhi del ragazzo, fu così veloce che Jane fece fatica a notarlo ma lo notò. Guardò Eleric e lui rise, la prese in braccio e la cullò. Jane dimenticò la visione e restò tra le braccia forti di Eleric, finchè le palpebre non divennero pesanti e l'oscurita prese possesso della sua anima.

shadowhunters: her dark fireworkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora