let me go

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her dark firework

      -let me go

-Non volevo mentirti, non volevo farlo- disse Eleric stringendo la mano della ragazza che tremava mentre le bruciavanogli occhi. Lei lo guardò poi posò gli occhi sulle mani che si stringevano, lo sapeva che qualcosa non andava, aveva capito che Eleric le stava nascondendo una verità che era necessaria perchè il loro amore potesse nascere e prendere fuoco mentre le loro anime brucianti si scontravano in una lotta continua.

-Ti perdonerò- disse Jane lasciando la presa sulla mano di Eleric e pentendosi di aver detto quelle parole, come avrebbe mai potuto fidarsi di lui se le aveva mentito?  

-Io, Eleric Stormchild, sono...- gli occhi di Eleric catturarono quelli di Jane, rossi e stanchi.

-Eleric, ti prego- continuò Jane mentre una lacrima rigava il suo volto. 

-Il ragazzo che hai incontrato è Alaric, lui è stato legato a te, non io- disse facendo un respiro profondo mentre Jane vide qualcosa di estremamente debole negli occhi del ragazzo.

-Io sono Eleric, sono diverso da Alaric- continuò Eleric prendendole la mano come per paura che Jane potesse scappare.

-Aspetta- disse Jane non capendo il senso delle parole di Eleric.

-Io sono legata ad Alaric, per questo non riuscivo a fare a meno di seguirlo- disse più alla sua persona che ad Eleric. Quindi lei amava Alaric non Eleric, Jane però sentiva di amare Eleric, solo lui. L'amore non è qualcosa che si può pianificare o decidere, l'amore nasce spontaneamente, nasce per una persona, per il personaggio di un libro, per un attore, per un cantante, per il personaggio di un cartone animato. L'amore è uno solo ma si dirama in più categorie, reali e fantastiche; simili tra loro ma forse completamente diverse. E' questo che rende diverso l'amore, sono le persone che lo alimentano che lo rendono differente ma simile nelle sue svariate sfumature.

-In realtà siamo stati scambiati, se così si può dire. I libri descrivono Eleric come Alaric e Alaric come Eleric, in realtà io sono Eleric il distruttore- disse Eleric mentre gli occhi di Jane si spalancavano.

-Mi stai dicendo che sei il cattivo, il malvagio, lo stronzo...?- chiese Jane mentre liberava la mano dalla presa di Eleric. Lo guardò con disprezzo mentre le lacrime scendevano lungo il viso arrivando ai margini delle labbra, Jane ne sentiva il sapore salato. Si alzò dal letto, teneva i pugni serrati mentre le lacrime oscuravano la sua vista.

-Come hai potuto?- disse tra le lacrime con il respiro corto.

-Come hai potuto Eleric?- urlò con la voce rotta mentre si allontanava sempre di più da lui.

-Tu hai detto di amarmi, e io, io non ti credo- disse poi scivolando in terra mentre si sentiva il mondo crollare addosso, era come se il terreno sotto ai suoi piedi stesse andando in mille pezzi e lei non potesse fermare il tutto.

-Io ti amo- disse Eleric sedendosi accato a lei, Jane scosse la testa. Eleric aveva ucciso centinaia di creauture innocenti, aveva visto morire centinaia di persone senza muovere un dito, lui era crudele. Eleric Stormchild era un distruttore, una persona malvagia che non conosceva l'amore.

-Cosa ne sai dell'amore? Tu uccidi, distruggi- disse gurdandolo negli occhi, Eleric si sentì morto, più morto che mai. Jane ancora si chiedeva come avesse fatto a trovarla, come mai lui avesse fatto finta di amarla.

-Sì, lo faccio, ma io ti amo. Quello che sento per te, è più grande, immenso. Sei l'unica persona per cui farei di tutto, l'unica alla quale non potrei mai fare del male- disse Eleric posando la mano sul ginocchio di Jane, lei sussultò ma non si allontanò. Non sapeva cosa stava succedendo, mille sentimenti giravano dentro di lei creando confusione; un vortice immenso che portava devastazione alla sua anima troppo spaesata.

-Faresti di tutto?- chiese Jane alzando lo sguardo per vedere Eleric. Rimase pietrificata vedendo gli occhi rossi di Eleric mentre si mordeva il labbro inferiore. Forse lui non mentiva, forse non era cattivo. Le aveva appena detto di esserlo però, inoltre le aveva rubato la vita umana, le aveva rubato anche la vita che stava nascendo in quel posto. Le aveva distrutto non uno, ma due sogni, due universi.

-Sì- disse Eleric guardandola con tristezza, chiedendole scusa con lo sguardo, con il cuore con l'anima.

-Portami da Alaric- disse Jane alzandosi facendo così scivolare la mano tremante di Eleric, lui la guardò interrogativo ma lei rimase impassibile.

-Portami da Alaric, ora- continuò Jane mentre portava le mani sul volto, sentì di nuovo gli occhi pieni di lacrime e scivolò di nuovo a terra, le ginocchia non la tenevano in piedi.

-Ti prego, ascoltami- disse Eleric alzandosi e inginocchiandosi accanto a Jane. 

-Allontanati! E portami da Alaric!- urlò Jane tra le lacrime mentre Eleric si alzava. 

-Non puoi ascoltarmi?- chiese Eleric portandosi le mani nei capelli.

-Portami da Alaric- disse Jane alzandosi e guardandolo, il cuore di Jane si spezzò e quello di Eleric, se l'aveva, si stava sfraccelando per la prima volta. Jane voleva cadere sul pavimento e non rialzarsi, voleva stare lontana da Eleric, da quel ragazzo che le aveva mentito su una cosa troppo importante.

-Va bene- disse Eleric prendendo tra le braccia Jane, lei tremò e strinse Eleric, un'ultima volta. Subito dopo una scossa attraversò i loro corpi e il vento attraverso le loro ossa. Jane guardò il panorama, erano al mare e girandosi vide un castello immenso, uno di quelli antichi decorato da bandiere rosse che raffiguravano draghi. Il vento era forte e il mare era in tempesta, le onde si infrangevano sulle rocce creando un'immagine da sogno.

-Ti sta aspettando- disse Eleric. Jane si avviò verso il castello che Eleric le aveva indicato.

-Jane!- disse Eleric per fermare la ragazza, lei si girò.

-Se hai bisogno di me, torna qua e chiamami, io arriverò- disse Eleric indicando la spiaggia con le braccia. Jane sorrise mentre una lacrima le rigava il volto, non avrebbe avuto bisogno di niente e non avrebbe chiamato Eleric, non l'avrebbe fatto. Si voltò e riprese il suo cammino.

Jane si chiedeva se Eleric l'avesse fatto perchè l'amava, si chiedeva se per lei avrebbe lasciato il lato oscuro, si chiedeva se poteva amare un ragazzo che le aveva nascosto tutta una vita. Si ricordò del giuramento e si girò per vedere se Eleric era ancora lì e lui c'era, Eleric stava seguendo i passi di Jane mentre lei si allontanava sempre di più da un possibile amore, un possibile vero amore che aveva cambiato Eleric. Jane lo salutò con la mano ed Eleric svanì subito dopo. Jane si lasciò cadere sulla sabbia, aveva perso una parte del suo cuore, il filo che la teneva stretta alla felicità si era spezzato ma Eleric l'aveva ingannata. Lui l'aveva fatta innamorare di una persona che non esisteva e che non era mai esistita, lui l'aveva fatta innamorare con un gioco subdolo e maligno.

Guardò il mare, in quel momento era oscuro e confuso come la sua anima e i suoi pensieri. Mille immagini esplodevano furiose nella mente di Jane, mille immagini riferite ad Eleric, mille immagini che riguardavano loro due; Eleric le aveva lasciato un vuoto dentro, una voragine che avrebbe voluto riempire. Voleva tornare sulla spiaggia e chiamarlo.

-Jane- disse una voce alle sue spalle. Jane si girò e rimase pietrificata mentre l'immagine di quel ragazzo diventava sempre più nitida davanti ai suoi occhi.

shadowhunters: her dark fireworkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora