20 marzo 1988
Ci trovavamo in cucina, soli in casa. Erano circa le sei di pomeriggio. Il cielo fuori era coperto e dalla finestra grande del soggiorno entrava una luce fioca e biancastra, insufficiente ad illuminare la stanza. Jack era arrivato da poco, senza alcun preavviso, con in mano due panini alla marmellata... il suo senza crosta, ovviamente. Entrò con indosso i suoi calzini antiscivolo; mi porse il panino che aveva fatto preparare per me dalla governante e prese a mangiare il suo in silenzio, lanciandomi qualche occhiata di tanto in tanto.
In quel periodo stavamo gettando le basi della nostra amicizia. C'era qualcosa nell'altro che ci attraeva, che ci ispirava simpatia, ma ancora non ci conoscevamo abbastanza per entrare in confidenza nel modo speciale in cui riescono a fare solo i bambini.
Finito di mangiare, ci avvicinammo al pianoforte e suonammo insieme, cercando di mettere in pratica gli insegnamenti di mio padre. Sebbene io fossi una fuori classe rispetto a lui, ciò che venne fuori fu decisamente orecchiabile e, per noi, l'esperienza fu divertente, tanto che da quel giorno divenne una sorta di abitudine improvvisare o, comunque, eseguire brani a quattro mani, lui ed io.
Quando papà fece ritorno, invitò Jack a cena, avviò il suo giradischi e andò a cucinare. Poco più tardi, sulle note di Cinema Paradiso di Morricone, mangiammo assieme; allora andammo a vedere i cartoni animati sul divano e ci addormentammo uno vicino all'altra.
L'indomani entrambi ci svegliammo nei nostri rispettivi letti, come per magia. Piccole privilegi dell'essere piccoli...8 aprile 1996
Primavera. Alberi in fiore, giardini rigogliosi, cieli azzurri e limpidi... La stagione che preferisco, quando la natura riprende a vivere, gli animali escono dal letargo e il sole tramonta più tardi...
Giovedì pomeriggio. Per una strana combinazione astrale, niente compiti per il giorno dopo.
La perfezione.Jack ed io decidemmo di andare a Villa Borghese, dove i nostri genitori erano soliti portarci da bambini, la domenica mattina (dopo la Messa, nel caso di Jack).
Chitarra in spalla, magliette a maniche corte, bermuda, Superga, occhiali da sole e Pedro.Arrivati, ci sedemmo per terra in prossimità di un albero a cui, ai tempi del quarto ginnasio, avevamo dato il nome "Cloe", che in greco vuole dire "verdeggiante". I raggi del sole filtravano dai suoi rami e disegnavano una trama particolare sui nostri capi e sul prato. Il cielo era di un color celeste chiaro che si confondeva con le nuvole bianche in alcuni punti.
Jack suonò a lungo la chitarra... Alternò canzoni a semplici melodie. Il tempo, come sempre, si dissolse. Quando suonò Wonderwall, ci mettemmo a cantare assieme.
La gente che ci passava accanto, giù per il viale che conduce all'entrata del giardino col laghetto, ci guardava sorridente. La nostra allegria e spensieratezza sembrava contagiarla.
Quando ci fummo stancati di farlo, ci adagiammo sul letto d'erba, io con la testa sulla sua spalla e lui con il braccio che mi stringeva. All'epoca non ci imbarazzavano posizioni del genere: eravamo innocenti (o quasi) e legati da un affetto talmente tanto profondo da sentirci un tutt'uno.
Di nuovo, la perfezione.Restammo a lungo in silenzio: le parole erano, infatti, superflue.
Rammento che lui a un certo punto Jack, fissando un punto ignoto del cielo, bofonchiò un «fosse sempre così...» e allora io feci: «se fosse sempre così non sapremmo goderci momenti del genere...»
«È vero» sospirò. «Hai ragione.»
Silenzio.
«Jack?»
«Sì?»
«Non credo di aver mai voluto così bene a qualcuno, sai? Non mi prendere per matta, ma penso che tu sia il mio wonderwall. Dico sul serio. Sei la persona su cui so di poter sempre e comunque contare, quella a cui tengo di più, con cui condivido di più, che mi conosce meglio... »
«Ahah, lo stesso vale per me, Sofi.»
«Mi prometti che non lascerai mai che la nostra amicizia si rovini?»
«Te lo prometto. E tu?»
«Anche io lo prometto.»

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I nostri momenti (Completo)
Teen FictionLa vita è un insieme infinito di momenti posti in ordine sparso. E questa è la storia di Jack e Sofi. © 2017 Virginia della Torre. Tutti i diritti riservati.