Harry si svegliò presto la mattina dopo. Non aprì gli occhi fino a quando non sentì un respiro sulla sua guancia. Aprì, lentamente, il suo occhio destro. In qualche modo, durante la notte, Snape era passato dall'altra parte del letto di Harry, e si era accoccolato nell’incavo del suo collo.
Con il braccio sinistro, Harry allungò la mano sotto il cuscino e prese la sua bacchetta. Lanciò un veloce ‘Tempraus' e vide che erano solo le sei. Mise la sua bacchetta via e richiuse gli occhi. Questo fino a quando non sentì il più adorabile rumore.
“Etciù!” venne da Severus e si strofinò il naso, rannicchiandosi contro Harry. Lui gli strinse il braccio attorno e gli baciò la parte superiore della testa. Le orecchie di Severus si contrassero un po'. Harry scivolò nel mondo dei sogni con l’immagine di Severus che giocava con un gomitolo di lana e vi si avvolgeva.
Severus si svegliò verso le sette e aprendo gli occhi vide dei capelli. Quando inspirò sorpreso, sentì l'odore di Harry. “Nya.” gli sfuggì dalle labbra mentre affondava nelle spalle di Harry. Per una volta Snape pensò che Harry non fosse cattivo come suo padre. Non era terribile in pozioni. La pozione animagus che stava preparando il giorno prima era quasi perfetta. Il colore era un po' più chiaro ma era comunque impeccabile. Mentre Snape stava frugando nei suoi pensieri, il braccio di Harry si strinse intorno a lui. Nell'abbraccio Snape iniziò a fare le fusa. Non stava cercando di trattenerle. Le fusa erano forti e alte.
Harry si risvegliò al suono delle fusa. Le fusa erano forti e belle. Non era il suono forte di un gatto. Era il suono leggero di Severus Snape. Harry alzò la sua mano e grattò leggermente dietro il suo orecchio. Severus chinò la testa al tocco. Quando Harry si fermò Severus aprì i suoi occhi, ma non si allontanò da Harry. Si fissarono per un po' e scoppiarono a ridere. Snape aveva una risata bella e profonda che non ti aspetteresti di sentire.
“Andiamo.” rise. “È ora della colazione, gattino.” Harry immediatamente si bloccò e guardò Snape. Aveva uno sguardo confuso in viso.
“Cosa c’è che non va, Harry?” chiese.
“Non ti da fastidio se ti chiamo gattino?” Severus scosse la testa e scese dal letto, andando in bagno. Snape rimase in pigiama e disse che sarebbe andato a leggere nel soggiorno finché Harry non sarebbe stato pronto per la colazione.
Harry era in bagno a lavarsi i denti, quando dal soggiorno arrivò un acuto grido di dolore e terrore. Harry sputò velocemente l’acqua su tutto lo specchio e spalancò la porta. Corse lungo il corridoio fino al soggiorno. La scena che trovò gli spezzò il cuore. Severus stava piangendo e cercava di togliere la coda da sotto la libreria caduta.
Harry corse e sollevò la libreria dalla sua coda. La lasciò cadere sul pavimento e corse verso Severus, che era rannicchiato in una palla stretta e piangeva. Lo sollevò e si sedette sul divano, stringendolo forte al petto. Severus gli si strinse forte addosso. “Va tutto bene gattino, va tutto bene.” ripeteva, mentre sfregava cerchi rilassanti sulla sua schiena. Aveva imparato da uno dei libri che aveva letto un modo per calmare un neko era attraverso le carezze e le parole. Alla fine Snape si calmò fino a singhiozzare.
“Ti senti meglio?”, chiese Harry mentre lo guardava negli occhi. Severus annuì e si riaccoccolò nella sua spalla. Harry lanciò un'occhiata alla libreria e notò qualcosa.
“Ehy, vieni con me un secondo.” disse a Severus. Severus saltò giù da Harry, ma gli prese la mano. “Guarda il pavimento. Ci sono segni di graffi sul pavimento. Se fosse caduto non ti avrebbe colpito. Qualcuno o qualcosa deve averlo spinto. Ma qualsiasi cosa fosse un incantesimo di silenzio deve essere stato usato.”
Severus lasciò andare la mano di Harry e diede un’occhiata da più vicino al lato della libreria. “La polvere non è stata tolta, non ci sono impronte.” Camminò verso l’altro lato. “Nemmeno qui.” Harry alzò lo sguardo e vide la figura di un uomo. Era un'ombra nera, scura, con il viso di un uomo in collera.
Harry fu lanciato violentemente all'indietro sul bancone. “HARRY!” urlò Severus, mentre correva verso Harry. Balzò in piedi, afferrò Severus e si diresse nell’ufficio del preside.
Quando arrivò alla statua di fronte all’ufficio, Harry urlò la password e impaziente attese che le scale lo portassero in cima. Non si preoccupò nemmeno di bussare, aprì soltanto la porta. Quando si aprì, la prima cosa che vide furono Dumbledore, Minerva e Madame Pomfrey dietro la scrivania del preside.
“Stanza delle Necessità…infestata.” Fu tutto quello che Harry disse prima di svenire. Severus era in lacrime e affondò la testa sotto l'incavo del braccio di Harry.
“Porta Harry nell'ala ospedaliera.” Dumbledore urlò dopo aver visto il sangue che proveniva dalla nuca di Harry. “Severus.” Al suono del suo nome, alzò gli occhi lacrimosi sul preside. “Quando ti calmi vorrei chiederti cosa è successo questa mattina.” Severus a quelle parole poté soltanto annuire con la testa. Poppy quindi fece levitare Harry, nell’ala dell’ospedale, su una barella. Severus andò a rannicchia e si sul divano più vicino, e abbracciò un cuscino. Prima che se ne rendesse conto, si mise a piangere sul divano del preside.
Era circa mezzogiorno quando Harry si svegliò. “Bene signor Potter, ci hai fatto spaventare.” disse Madame Pomfrey mentre consegnava a Harry una pozione per il dolore.
“Cosa è successo?”
“Beh, hai sbattuto la parte posteriore della testa sul bancone.” disse mentre iniziava a visitarlo. “Hai anche dei segni sulla gola dovuti alla forza con cui sei stato spinto indietro. Puoi andare non appena la pozione fa effetto. Oh, e hai un visitatore.” finì con un sorriso.
Harry si alzò lentamente e vide due orecchie nere muoversi nell’aria. “Vieni qui gattino.” disse Harry mentre apriva le braccia. Snape immediatamente ci saltò dentro e la mano di Harry andò naturalmente a grattarlo dietro l'orecchio. “Come ti senti?”
“Come mi sento io?”, chiese con voce sarcastica. “Che importa! Come stai tu?” chiese, con la preoccupazione scritta sul viso.
“Mi importa. E sto bene, Poppy dice che posso andare appena la pozione fa effetto. Cos'hai qui, gattino?”, chiese appena notò le foto nelle mani di Snape.
“Quando hai alzato lo sguardo dalla libreria, ho visto riflesso nei tuoi occhi un uomo. Quell’uomo era mio padre. Mi ha sempre odiato. Diceva che ero un mostro, non meritavo alcuna gentilezza e ha condotto mia madre alla tomba da giovane. Mi picchiava quando mi comportavo male o ne aveva voglia.” Severus disse mentre passava ad Harry le foto.
Era l'uomo che Harry aveva visto. Ma il padre di Snape era lì? Prima che Harry potesse chiedere, madama Pomfrey fece capolino. “Severus, il preside vorrebbe vederti nel suo ufficio.” E richiuse le cortine.
“Starai bene senza di me?” chiese Harry, un po' preoccupato per il suo gattino.
“Dovrei stare bene.” Severus disse, mentre lasciava andare Harry e scendeva dal letto.
“Mi alzerò non appena la pozione farà effetto, va bene?” chiese e Severus annuì. Poi si diresse verso la porta e scivolò fuori con la coda che svolazzava dietro di lui. Non molto tempo dopo, la pozione fece effetto e Harry si affrettò a vestirsi. Le scale per l'ufficio del preside erano dall’altra parte della scuola, quindi se avesse corso sarebbe stato in grado di raggiungerlo. Proprio mentre Harry metteva i pantaloni, un suono gli fece gelare il sangue.
Beta: Dianoire_
A.T.
Fino ad ora sto aggiornando in orario ma non voglio parlare troppo XD non si sa mai!!
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Harry's New Pet ||Snarry|| ||italian translation|| ||Completa||
FanfictionDurante l'ora di pozioni, qualcosa vola misteriosamente nel calderone di Harry. Snape viene trasformato in un Neko (mezzo gatto). Per una settimana Harry deve prendersi cura di lui. Mentre Harry e Snape vivono nella stanza delle necessità, qualcosa...