PENNY
Mi manca Watford.
Ma a Watford mi mancava Simon.
Ora abitiamo insieme come abbiamo desiderato da tre anni però è come se un alone nero gli si fosse calato sopra dopo quel giorno.
Sorride, scherza, ma appena distoglie lo sguardo si incupisce ed è perso nel vuoto.
Baz me ne ha parlato e dice che è normale dopo essere diventati Normali.
Anche lui ha notato che Simon è paranoico e che si arrabbia più velocemente (meno male che riesce a tranquillizzarlo altrimenti non saprei che pesci pigliare).
Anche io sto lentamente andando.
Mio padre ha iniziato a non star bene ma prima di trasferirmi con Simon abbiamo litigato e sento di non avere coraggio di andare a parlargli. Voleva ancora mandarmi in America. E da quel pomeriggio non ci parliamo più.
Insomma, non va affatto bene.
Ora sto bevendo una tazza di caffè al bar.
C'è un silenzio assurdo, solo le posate che si scontrano rompono a volte il silenzio.
Mi guardo le unghie e i capelli. La prossima settimana devo mettermi una coroncina di fiori dal lunedì fino alla domenica perchè ho perso una scommessa con Simon ma in realtà non mi dispiace. Vorrei delle peonie ma forse saranno solo margherite.
Mi sto appassionando ai vari tipi di fiori e non sono noiosi come la maggior parte delle persone pensa.
I miei preferiti sono l'iris, il mughetto e la plumeria.
Se potessi, li dipingerei sulle pareti della mia stanza ma non sono brava abbastanza. Quindi convicerò qualcuno a farlo.
Sto iniziando anche a guardare varie serie tv e sta diventando un ossessione, ciò non è molto salutare visto che sto sul divano a non fare niente tutto il giorno per guardarle ma quello si può risolvere con un po' di palestra diaria.
La settimana scorsa ho comprato una giacca di quelle lunghe. È bianca in alto e diventa lilla scendendo e credo che si combini bene con i miei capelli.
Chiedo una ciambella al barista che è stranamente gentile, nonostante stia piangendo da venti minuti. Continua ad urlare dicendo che la ragazza l'ha lasciato.
Davanti a me invece ci sono due ragazze che si stanno baciano è più in là un anziano insieme a suo nipote, credo. Sono tutti zitti (barista escluso) e questo mi mette un po' a disagio. Guardo fuori dalla finestra e vedo il mondo. Sembra che gli abbiano tolto completamente il volume. Ci sono persone che camminano per ritornare a casa con i loro figli, macchine che aspettano di passare al semaforo, piccioni che cercano cibo, pullman che accompagnano persone dall'altra parte dello stato. Sul marciapiede un uomo suona la chitarra e il suo pubblico applaude, una bambina piange perchè le è caduto il gelato, due cani ringhiano uno contro l'altro e un uomo ha chiesto alla sua fidanzata di sposarlo e lei ha appena detto di sì suscitando l'attenzione e l'allegria dei passanti.
Tutto questo... e zero rumore. È bellissimo.
Sospiro.
La mia ciambella arriva calda e morbida.
La mangio e il mio palato è il centro di un esplosione di piacere.
Credo che il barista mi vedrà per tutto il tempo che rimarrò in città.
Mi sono già affezionata a questo posto.
Finisco il dolce e mi alzo per mettermi la giacca.
Sposto la sedia con delicatezza e infilo la mano destra cercando di sistemare la canottiera all'interno in modo che non mi dia fastidio.
Un urlo.
Si sente un urlo.
Forte e agghiacciante.
Mi entra dalle orecchie e sento che il mio cervello non ce la fa.
Mi vengono i brividi.
È decisamente disperato e scosso.
Acuto, lungo, dolorante e fastidioso.
Non viene da dentro.
Mi guardo intorno.
Le due ragazze se ne sono andate e il nonno e il nipote stanno pagando.
Li osservo.
Il loro sguardo è rivolto verso la finestra.
Da sotto il bancone appare il proprietario e alza subito la testa e strizza gli occhi ma continua a guardare.
Il nonno sta ansimando. Copre gli occhi al bambino e lo abbraccia forte mentre il piccolo inizia a piangere, anche se non se ne rende conto.
Ho paura di girarmi, sono di ghiaccio.
So che non potrò scordarmi di aver visto quell'orrore
Lo ricorderò e rivivrò in sogno.
Ogni notte per i seguenti mesi.
Ne sono sicura.
Ma in quel grido c'è qualcosa che mi dice che è una cosa importante.
E io sento che è importante.
Percepisco magia.
Una che viene risucchiata.
Devo farmi coraggio e voltarmi.
Mi hanno insegnato a scappare ma non lo farò.
Le mie dita si appoggiano al tavolo e ruoto il volto.Vedo Agatha.
È lei, la riconoscerei a un kilometro di distanza.
L'urlo proviene da lei.
Sta piangendo.
Le lacrime la fanno sembrare un'anziana.
Le guardo il ventre.
È pieno di sangue.
Una lama lo sta trafiggendo.
Entra ed esce sempre più veloce e feroce.
La mano che lo tiene è pallida, quasi grigia.
Il braccio è stanco.
Il ragazzo ha lo sguardo da pazzo.
Trema tutto.
Conosco quel ragazzo, da molto tempo.
Ci vivo insieme, quasi.
Sembra Tyrannus Basilton Grimm-Pitch.
Ma non lo è.
BUON NATALE!☃
Questo è il mio regalo per voi.
*yayy*
Ci ho messo tanto quindi siete obbligati a votare altrimenti Pennywise verrà a cercarvi :)
Non ho più niente da dire quindi
BUONE FESTE🎉
By the way oggi è l'anniversario della snowbaz🎉💕🎉💕🎉
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I'll Carry Our Fire ⌾ SnowΒαɀ
FanfictionDopo che si è trasferito con Penny e il suo fidanzato Baz vive "quasi" con loro, Simon non potrebbe avere una vita più perfetta. Un giorno, però, viene a sapere che Baz, la persona che ama di più al mondo, ha ucciso una loro vecchia amica. Insieme a...