"Due milkshake alla fragola per favore" dice mamma al barista
Mentre lei ordina io prendo posto a un tavolino posizionato in un angolo del locale.
Dalla finestra alla mia destra scorgo un gruppo di ragazzi che ridono come dei deficenti mentre fumano e bevono. Avranno più o meno la mia età.
Non posso fare a meno di far viaggiare la mente e credere che in questo momento le loro mamme si stiano occupando, faticosamente, dei figli più piccoli o della nonna malata e avrebbero bisogno di una mano e invece loro sono qua a fregarsene e a comportarsi da idioti solo perché anche gli altri lo fanno oppure per sentirsi più grandi.
Non riesco proprio a capire perché i ragazzi ragionano così.
E per questo motivo non voglio avvicinarmi mai e poi mai ad un ragazzo: sono insensibili e privi di valori morali. Come Joshua per esempio.. non dimenticherò mai come si è comportato nei miei confronti.
Mai.
<Ecco qua> mamma interrompe i miei pensieri appoggiando due enormi coppe sul tavolino.
< Mmh... sono così invitanti e rosa> commento senza rendermene neanche conto fissando il mio bicchiere come se avessi appena visto l'ottava meraviglia del mondo.
Mia madre sorride divertita dalla mia affermazione <Sì e guarda che bell...> non riesce a finire la frase perchè viene interrotta dal barista
<Ha dimenticato il suo resto signora> dice lui porgendole due monetine e rivolgendole un sorriso oserei dire 'dolce'.
È un bell'uomo: piuttosto alto, muscoloso, brizzolato e con un adorabile sfumatura di accento francese
<Oh che sbadata mi scusi> risponde mamma molto cortesemente come sempre <la ringrazio> dice ricambiando il sorriso.
Lui le sorride nuovamente e ritorna al bancone imbarazzato.
Appoggio le labbra sulla canuccia rosa e mi gusto il mio milkshake <Non trovi che quel barista sia carino mamma?> la stuzzico continuando a bere facendo un sorrisetto malizioso
Mi fissa con un sopracciglio alzato e uno sguardo di disappunto <Daki lo sai che non ho bisogno di nessun uomo... > interrompe la frase per bere un sorso del suo frappè <...anche se fa degli ottimi milkshake> conclude compiaciuta.
<Hai ragione questi milkshake sono dieci volte più buoni di quelli di Portland> dico continuando a bere
Un paio di minuti dopo sento degli schiamazzi provenire dall'entrata, mi volto di scatto : è il gruppo di ragazzi che avevo visto poco fa dalla finestra.
Hanno ancora le sigarette in bocca.
Non so perché ma la loro presenza mi turba.
Anzi no, so bene il perché : non mi sento a mio agio in mezzo a ragazze e ragazzi mondani.
Preferisco di gran lunga la tranquillità che al giorno d'oggi scarseggia parecchio. Insomma, perché quando degli amici si incontrano non possono semplicemente andare al cinema oppure a mangiare una pizza invece di fumare, fanno solo del male al pianeta e alla loro salute ma evidentemente nessuno li ha mai messi al corrente di quanto il fumo sia pericoloso.
<Ehi! Non si fuma qua dentro!> grida il barista che ci ha servite poco fa.
<Tranquillo amico...> risponde il più alto del gruppo, hai i capelli rasati a zero e porta dei jeans strappati e talmente larghi che mi prendo qualche secondo per capire come non possano essergli ancora caduti. <...vogliamo solo prenderci una birra> quel ghigno che ha stampato in faccia non mi piace per niente.
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Heartbeat
Teen Fiction> dico mentre continuo a piangere. > domanda lui con gli occhi luicidi. > non riesco a fermare le lacrime > Si avvicina a me, appoggia le mani sui miei fianchi, sento il suo respiro sulle labbra e mi sussurra >