Capitolo 4: Il Mostro

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No one's POV

- "Ti sei fidanzato con Max?" fu la domanda che Mike pose a Lucas, mentre il gruppo stava camminando sui binari nella foresta verso casa.
Lucas fu colto alla sprovvista con quella domanda.
- "No. Certo che no."

- "Ma se ho visto che vi siete baciati..."

- "Si ma a nessuno dei due è piaciuto, così abbiamo deciso per ora di, ehm si, lasciar perdere...magari più avanti boh si vedrà"

Mike non sembrava molto convinto, ma lasciò perdere.
Lucas sapeva di aver raccontato una bugia. A lui Max piaceva ancora. Dopo il bacio del ballo lei gli aveva chiesto scusa e se n'era andata. Forse, in cuor suo, sapeva il motivo. Ma non era ancora pronto per dirlo.

- "Hey, voi due, sbrigatevi - li richiamò Steve - mantenete il passo"

I due si ricongiunsero al resto del gruppo. Mancava poco a tornare a casa di Will, ormai si era fatto tardi e non c'era traccia di Max da nessuna parte. Lucas guardò l'orologio: 10:07 pm. I loro genitori dovevano essere in pensiero.

L'aria del bosco era fresca, una leggerezza brezza muoveva le foglie degli alberi.

- "Steve" Dustin richiamò la sua sua attenzione

- "Si?"

- "Vuoi sapere com'è andato ieri sera il ballo?"

- "Ah si giusto, con questa storia di Max mi sono dimenticato di chiedertelo."

- "Ho ballato con Nancy" Dustin sorrideva

Steve inarcò le sopracciglia
- "Sul serio?

- "Si non sto scherzando ti giuro. È una ragazza speciale, sei stato fortunato ad averla avuta come fidanzata e mi dispiace che sia finita tra te e lei."

Steve abbassò la testa. Dustin aveva ragione, si sentiva stupido per averla lasciata andare così. Ma in fondo se lo meritava, i suoi atteggiamenti da bulletto nei confronti di Jonathan l'avevano fatta allontanare.

Dustin cercò di incoraggiarlo
- "Dai coraggio Steve, il mare è pieno di pesci. Tu sei il re Steve, ricordatelo. E hai una cazzo di mazza chiodata sulla spalla. Qualunque ragazza vorrebbe un ragazzo con una mazza da baseball con i chiodi in mano"

Steve sorrise. Ma sorrise solo per far contento Dustin. Qualunque ragazza lo vorrebbe. Qualunque ma non lei.
- "Grazie Dustin"

Will era il più silenzioso di tutti. Stava pensando a Eleven. Non era la prima volta. Lei gli piaceva, lui lo sapeva in cuor suo, ma non voleva ammetterlo a se stesso. Forse per rispetto e amicizia per Mike, che per lui era come un fratello. Ogni volta che cercava di scacciare El dalla testa, lei tornava prepotentemente qualche secondo dopo. E ciò lo faceva stare male, perché desiderava qualcosa che non poteva desiderare, figuriamoci di avere. Si sentiva continuamente il colpa per essersi innamorato di lei. Era grazie a lei se lui era ancora vivo. Solo grazie a lei.
Il problema era che El nemmeno lo calcolava: aveva occhi solo per Mike. E lui non faceva nulla per essere considerato. Lui e la sua stupida timidezza di merda.

Il bosco era avvolto completamente nel buio, illuminato solo dalle loro torce.
Mentre era assorto in questi pensieri si sentì un fruscio di erba nella foresta, a destra dei binari.

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