L'uscita

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(Miriam pov's)

I nostri sguardi si unirono, formando una situazione imbarazzante. Cercai di guardare da altre parti, ma l'ansia dentro di me si fece sentire sempre di più che decisi di parlare prima io, ma lo fece prima lui.

"Senti ti andrebbe di fare un giro?" chiese imbarazzato.

"Si..-si mi va" risposi sorridendo passandomi una mano tra i capelli, vedendolo sorridere.

Andai accanto a lui e quando iniziammo a camminare, sentì le sue dita sfiorare le mie. Mi morsi le labbra imbarazzata sentendo ancora le nostre dita sfiorarsi, ma oltre a quello i miei battiti aumentarono ad ogni secondo che passava.

''Che mi racconti? insomma dovremmo pur parlare di qualcosa'' rise facendomi ridere.

"Non ho nulla di cui raccontare, non ho una vera e propria storia" risi.

"Raccontami tutto quello che vuoi, sarò paziente"

"I miei genitori sono morti quando io ero piccola e quindi sono stata adottata da dei genitori che non mi vogliono bene" dissi vedendo il suo sorriso spegnersi.

"Ah, mi dispiace..- davvero"

''Come ti trattano''? chiese sentendo i suoi occhi su i miei.

''scusami, non dovevo'' si scusò lui, ma lo interruppi.

''non ti preoccupare''risi, vedendo i suoi occhi su di me.

''Come vogliono, per loro sono solo un giocattolo'' dissi alzano le spalle.

''Mi dispiace tanto Miriam'' rispose facendomi abbassare lo sguardo.

''È che non ci sto bene con loro, vorrei trovare una persona con cui passare il resto delle mie giornate'' dissi sospirando sentendo ancora i suoi occhi su i miei.

''Non puoi andare via da quella casa''? chiese, mentre scossi la testa.

''Meglio di no, anche se vorrei'' risposi sentendolo sospirare.

''troverò qualcuno, me lo sento'' dissi da ottimista.

"Mentre te? "chiesi con un sorriso, nella speranza di sentire qualcosa di molto più allegro.

"Abeh! io sono nato a Napoli, ma poi sono andato ad abitare a Padova e poi qui! lunga storia" rispose ridendo facendomi ridere.

"Eh si! si lunga'' sorrisi.

''Il rapporto con i tuoi''? chiesi vedendo il suo sorriso spegnersi.

''Magari con mia madre'' disse facendomi spegnere il sorriso anche a me.

''Mio padre è andato via di casa con la sua amante due anni fa, lasciando sola mia madre me e mia sorella''

''Sal, mi dispiace" dissi prendendolo per la mano, sentendo il mio cuore a mille.

''È successo tempo fa'' rispose guardandomi in faccia, mentre sospirai.

''A quanto pare tutti e due abbiamo una vita movimentata'' dissi vedendolo fermo.

''Si'' rispose guadandomi negli occhi, mentre feci una risatina imbarazzata.

''Non tutti possono avere ciò che desiderano, non si possono chiedere sempre miracoli'' sussurrai sentendo ancora le sue dita sfiorare la mia mano.

''almeno abbiamo una vita, acconteniamoci di questo'' sorrisi.

''Miriam..''sussurrò, ma il mio telefono lo interruppe.

''Oh cavolo'' dissi vedendo che era mia madre.

''Tutto ok''? chiese mentre sorrisi.

"Aspetta..-si? mamma?"

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