Dopo essermi ripresa dalla seconda operazione, cambio di bende e quant'altro, ero rimasta sola nella mia camera.
Per quanto Science fosse gentile e premuroso (anche un po' impacciato) non mi aveva detto nulla della mia situazione.
E questo perché probabilmente credeva che io lo sapessi già.
Lo scheletro con la macchia in volto entrò nella mia camera, e chiuse lentamente la porta.
Io lo seguii con lo sguardo mentre si avviniamo al mio letto.
Mi guardò seriamente, e io feci lo stesso di rimando.«Posso avere le mie dovute spiegazioni adesso?» chiesi.
Lui annuì con la testa, prese una sedia e si accomodò vicino a me.
«Chiedimi quello che vuoi, se conosco, ti risponderò.» disse sincero, alzando le mani.
«Chi sei tu?» iniziai.
«Io sono Ink!Sans, il protettore di tutti gli universi. Chiamami pure Ink.»
«Mi ricordi qualcuno...e ho già sentito dire il tuo nome...» dissi mentre riflettevo.
«Ti ricordi il ragazzo che seguisti prima di cadere nel mio portale?»
A quelle parole, qualcosa si sbloccò nella mia testa.
La risposta passò veloce come un treno nella mia mente.«Eri tu? Effettivamente, se non fossi uno scheletro, ci assomiglieresti.»
«Ero io, nella mia forma umana. Se sono scappato, era perché un altro scheletro mi stava inseguendo. Ma non badarci.»
Feci come detto.
«Cos'è il virus di Fresh?» continuai con le domande.
Ink fece un respiro profondo.
«Ricordi chi ti ha trafitto nel ventre con un osso?» mi rispose con una domanda, e io annuii.
«Lui si chiama Fresh. È un Sans, come me, ma è stato impossessato da un virus, e ora porta il suo nome.» fece una pausa.
«Questo virus per vivere ha bisogno di nutrirsi delle anime umane e/o nei mostri. Così, ciò che fa è contagiare altre persone per trasmettere il virus, ed alimentarsi, consumando internamente le vittime. Ci sono tanti modi con i quali Fresh contagia, e uno fra questo è quello di ferire a morte qualcuno, affinché una seconda persona non soccorra il corpo ferito ed ergo infettato, per poi essere contagiato a sua volta. È un circolo vizioso.»
«Ma se io sono stata colpita, perché non impazzisco come ha fatto Toriel, e tutti quelli che ho incontrato dopo?» mi intromisi, confusa.
«Toriel ti ha guarito, e di conseguenza è stata infettata, perché tu le hai trasmesso il suo virus. Ciò che è strano è che, come dici correttamente tu, dovresti essere infettata. Eppure, dopo l'operazione, è risultata una cosa: il virus ti tocca. E passa nei corpi di chi è a contatto con te, ad esempio Toriel, ma tu sei immune a questo virus. Tu non puoi essere contagiata. Sei come una portatrice sana, se contenessi il virus per sempre potresti quasi essere come Fresh. Il virus ora è stato rimosso, e non si corre più pericolo a starti accanto, ma sebbene ciò, tu non puoi essere infettata.»
Io rimasi imbambolata dalle sue parole.
«Nessuno è come te, siamo tutti soggetti al rischio di essere contagiati.» aggiunse.
Mi sentii protagonista di pesi inesistenti su di me, a degli sguardi invisibili, mi sentivo al centro di qualcosa, forse importante?
«Sai, potresti quasi essere capace di cambiare Fresh...»
«Cosa?»
«Nulla, stavo solo riflettendo ad alta voce, non badare alle mie chiacchiere.» disse Ink, scuotendo la mano come per scacciare le sue parole.
«Cos'ha Fresh che non va? Intendo, a parte la storia del virus...»
«Fresh è senza sentimenti. Il virus ha preso il controllo della sua anima, e non può provare alcuna emozione, il suo unico scopo di vita è infettare per sopravvivere. Infondo, non è davvero lui a comandarsi. In molti hanno provato in qualche modo a suscitare un qualcosa in lui, ma è sempre stato zero assoluto. È solo pazzo, violento, freddo, e si comporta da ragazzino per coprire il suo vero essere. Ma tu...» mi guardò dritto negli occhi.
«Tu potresti interessarlo, perché saresti colei che non può battere. Gli piaceresti, sai? E data la tua testardaggine, probabilmente riusciresti anche a importi con lui, facendolo sentire il ragazzo comandato dalla ragazza.»
Io rimasi un po' stupita da quelle parole, in qualche modo quella sfida mi attraeva e mi lusingava, ma...
«Io devo tornare a casa...è tanto che manco, e...»
«Il tempo qui non passa. Se dovessi uscire anche fra un anno, sarà sempre lo stesso giorno di quando sei caduta qui. Infatti, qua non puoi invecchiare.»
«...che vantaggio può portarti, se io dovessi mai "cambiare" Fresh?»
C'era qualcosa che non capivo in quella faccenda.
«Tante cose. Un problema in meno, intendo, io proteggo gli universi, mentre lui li infetta rendendoli come tu hai visto con i tuoi stessi occhi. A uno come me cambierebbe di certo la vita. E poi, non pensi a tutte quelle persone? Non mi sembra che interessi solo a me, ma alla maggior parte della gente.»
Non potevo dargli torto, le sue parole mi avevano persuasa, non c'era che dire, era bravo nei discorsi.
«Accetto. Portami da lui.»