Quanto mi piace guidare.
Sento quell'adrenalina che spesso fuoriesce in un mio strillo di piacere, sia per il sesso, sia quando premo l'acceleratore della mia Camaro fino infondo, proprio come sto facendo ora.
-Sì porca puttana!- ringhiò sbattendo una mano sul voltante, mentre la mia piccola ruggisce sempre più.
La strada dritta e stretta mi rende ancora più tentato a sfrecciare più veloce della luce, corro lontano, via da qui, distante da casa.
Freno all'improvviso, facendo slittare in avanti le ruote. -Avanti bella, fermati-
Se non avessi corso così tanto, sicuramente si sarebbe fermata prima.
Finalmente si è decisa di fermarsi, facendo fumare l'asfalto dopo una lunga sgommata.
Mi fermo qui, in un bosco dove domina la tranquillità, con il solo fruscio degli alberi e qualche animale notturno.
Ma niente mi fa paura.
Mi arrampico sull'albero, tenendo la pila stretta tra i denti.
Riesco ad arrivare fino in cima, l'albero non è molto alto, so che vi stavate già preoccupando per me.
Ma hey, è tutto ok, conosco questo posto.
Tiro fuori una sigaretta dal taschino della giacca e il mio volto viene illuminato dalla piccola fiamma dell'accendino, faccio uscire il fumo dal naso mentre osservo la luna piena.
Così grande, così bella.
Cosa cazzo sto facendo?
Rido da solo come un coglione, pensando a quanto stia stupido ciò che ho detto riguardo alla luna.
Già mi sento la voce di mio padre ronzarmi sulle orecchie per deridermi, spesso dicendomi che sono cose da froci.
Qui però trovo la pace, mi piace stare da solo quando tutto sta andando a puttane.
Mi piace riflette, mi piace fumare e respirare l'aria fredda che mi soffia addosso.
Già, oltre a scopare e rompere i coglioni a chi mi sta sul gioiello, amo stare qui seduto con le gambe piegate sul petto ad ascoltare la natura.
Questo dura a seconda di quante sigarette ho nel pacchetto e ahimè sono costretto a scendere dall'albero, ne sono rimaste solo due e devono bastarmi fino a domattina.
Ritorno nella mia bambina che mi fa sorridere non appena ruggisce, lascio una scia di fumo provocato dal terriccio sotto le ruote.
—
Una volta tornato a casa, mi stiracchio e sbadiglio posando le chiavi della Camaro sopra al tavolo.
La prima cosa che voglio toccare ora?
Il letto, stranamente non delle chiappe sode di una bella ragazza.
Ma qualcuno non mi permette di farlo, i problemi continuano ad inseguirmi.
-Dove sei stato?-
Mio padre è incazzato e solo ora ricordo di essermi completamente dimenticato, dovevo andare a prendere Max questa mattina.
-In giro- rispondo schietto andando verso camera mia.
Mi afferra per la camicia, strattonandomi all'indietro che per poco cadevo a terra.
Mi volto a guardarlo, stringendo i pugni e la mascella. -Lo so. Non dovevo dimenticarmelo-
-Lo vedi come sei? Non capisco come diamine puoi essere mio figlio, c'è qualcosa che non va-
Abbasso lo sguardo, mentre ogni sua parola mi brucia dentro.
-Lo sai chi ha portato qui Maxine? LO SAI?!- Mi strilla addosso.
-No... signore- mormoro chinando il capo.
-Una ragazza che ringrazierò a vita, l'ha trovata al parco da sola con il suo skateboard ad aspettare un coglione che sbadatamente si è dimenticato di avere una sorella!- mi afferra il collo, sbattendomi contro il muro, una sua abitudine ormai. -dimenticalo ancora e ti farò dimenticare come si respira- stringe la mano bloccandomi la via respiratoria.
Questo accade per un istante, poi mi libera ed io poso una mano sul collo ansimando.
Vedo Susan dietro mio padre, spaventata da questo casino. -Tesoro, va tutto bene ora. L'importante è che Max...-
Si volta a guardarla. -Non va affatto bene-
Torna guardarmi, con uno sguardo minaccioso. -Vai in camera tua, Billy. E stampatelo in faccia questo avvertimento- mi sbatte la porta della camera in faccia.
Al diavolo il livido sul collo, un pensiero mi sta distraendo.
Chi diavolo è questa ragazza che ha portato a casa Maxine al posto mio?
Mi passo una mano sul mento, riflettendo.
Non mi viene in mente nessuna, ma sicuro domattina lo chiederò a quella peste di Max.
—
-Billy smettila, aveva i capelli legati come posso sapere quanto erano lunghi?!-
Stiamo discutendo, la sto tartassando di domande riguardo alla ragazza che l'ha accompagnata.
-Gli occhi? Almeno gli occhi cazzo!-
Vedo Max borbottare sottovoce e sbuffare. -Non lo so!- sbotta. -Forse verdi , non lo so!-
-Forse ti servono degli occhiali, non credi? Non ci vedi nemmeno da vicino a quanto pare- le dico arrogante, scendendo dall'auto.
Max sbatte la portiera della mia bambina e subito le afferro il braccio.
-Prenditela con Lucas, non con la portiera. Capito?- la scrollo spingendola via.
Mi guarda con odio, sgattaiolando via con il suo skateboard.
Sposto lo sguardo sulle ragazze che da quando sono arrivato non fanno altro che fissarmi e ridacchiare, rispondo a loro con un occhiolino ed un sorriso malizioso.
Poi però vengo distratto dalle risa Max, sta parlando con una ragazza.
E se fosse quella che cercavo?
Mi avvicino lanciando la sigaretta a terra, la ragazza è di spalle e guarda caso porta i capelli legati.
-Max?-
Entrambe si voltano a guardarmi. -Non te ne sei ancora andato?- dice seccata.
-Ora me ne vado- rispondo fissando la ragazza.
Lentiggini, labbra carnose coperte da un rossetto color carne, ciuffi scompigliati qua e là e... occhi verdi.
Aveva visto bene, la stupida.
-Max è suonata la campanella, ci vediamo!- si salutano dandosi un bacio sulla guancia, questo significa che si conoscono da un po'.
Sembra timida a quanto pare, visto che nemmeno si è presentata, per di più quando l'ho linciata con l'ho sguardo lei l'ha abbassato.
Entra a scuola anche la ragazza lentigginosa, perciò niente domande.
Tanto non le avrei fatte ugualmente, ormai so com'è il suo volto quindi che cosa m'interessa?
Ritorno dalla mia bambina, sorrido beffardo mentre penso alla partita di basket che si terrà questo pomeriggio.
Sono sicuro che farò il culo a Steve, me lo sento.Author's note:
• ehm, forse non è gradita questa storia (?) e comunque, per chi sta leggendo questa storia, mi scusi per le troppe "parolacce", spero non diano fastidio 😅•
-psychobabe
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How to love Billy • BILLY HARGROVE •
FanficSigaretta tra le labbra, sorriso arrogante, Camaro blu, occhi di ghiaccio... Billy Hargrove. "Nessuno mi conosce davvero, nessuno!" •Ambientato negli anni 80, altri personaggi di Stranger Things inclusi.