[La storia è incentrata sui protagonisti della serie televisiva americana Teen Wolf, contiene perciò spoiler e particolari che solo chi ha seguito il programma può capire, in quanto non vengono spiegati nei particolari!
Iniziata: 27.08.2017 ♡
Termin...
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Dal capitolo 11. Branco [...] «Scott.» Lo chiamò poi Malia, mostrandogli con lo sguardo il punto che aveva notato. I due si scambiarono uno sguardo serio. «È meglio farlo sapere agli altri.» Continuò poi la stessa ragazza, quasi intimorita da ciò che aveva davanti.
In risposta, Scott annuì deciso.
«Non è possibile. Non vedevo un marchio del genere da anni e anni...» Mormorò Scott, quasi parlando con sé stesso, intimorito a sua volta da ciò che aveva davanti. L'ultima volta, il marchio stesso aveva indicato solo guai. Non potevano permettersi di mettere a rischio la cittadina, non un'altra volta.
«Scott.» Cercò di attirare la sua attenzione la ragazza, che per tutto il tempo era rimasta ferma, quasi immobile. «Scott.» Ripeté, con più decisione, appoggiandogli la mano sulla spalla.
«Come?» Rispose lui, con uno scatto ritardato, come fosse appena ritornato nella realtà. E in effetti, era proprio così. Quel marchio lo aveva mandato per aria, gli aveva fatto perdere tutte le poche sicurezze che sembrava possedere. Che fosse legato al bambino? E se così fosse, per quale motivo? Quale oscuro segreto si cela dietro il volto ancora impaurito, di una giovane creatura, come quella che aveva soccorso? Scott non sapeva dare una risposta a tutte queste domande, che comparivano in lui come fossero flash. Ed era forse quello a mandarlo in bestia.
«Dovremo tornare alla clinica. È meglio far sapere a Stiles e Lydia ciò che abbiamo difronte. Perché se questo marchio vuole dire ciò a cui sto pensando, abbiamo un grave problema davanti. E dobbiamo pensare bene a come agire.» Sussurrò in un solo fiato Malia, in piena alla determinazione e alla conoscenza del pericolo.
«Si, certo, hai ragione.» Si ricompose d'un tratto, come fosse appena stato illuminato, anche se non da una luce positiva. «Andiamo.» Concluse poi, avviandosi dalla strada che avevano appena percorso.
Entrambi si chiedevano se i due amici, rimasti alla clinica, avessero trovato qualcosa, un qualsiasi indizio che gli facesse dirottare strada. Perché quella che stavano proseguendo, portava solo a tanto male.
«Non ti ho mai chiesto perché sei tornato a Beacon Hills. Credevo volessi allontanarti, da tutto ciò.» Gli domandò Malia, mentre uno di fianco a l'altro camminavano con un carico pesante sulle spalle: la paura. Le parole della ragazza coyote mannaro erano riuscite, però, a non far pensare ad entrambi al presente. E forse era quello che dovevano fare, pensare ad altro; qualcosa che potesse distrarli.
«Anni fa ho ricevuto una chiamata dall'ospedale di qui; mia madre aveva avuto un brutto incidente. Allora, non ho trovato altra situazione se non lo tornare.» Spiegò lui, con un lieve tono di fastidio, che però Malia non sembrò percepire. La ragazza, infatti, alle sue parole annuì; forse con poca conoscenza della realtà, o forse con ingenuità.
«Oh. E come è avvenuto?» Domandò nuovamente, nel vano tentativo che Scott si aprisse, davanti alla sua curiosità. Quello che la giovane donna sperava, infatti, era che il rapporto che avevano tornasse. In quegli anni, seppur felici, le era mancato qualcosa. E tornare a Beacon Hills, aveva dato la spiegazione a quella mancanza che di lei sembrava essersi impadronita. Un amico. Ecco cosa mancava, alla ragazza determinata e all'apparenza con pochi sentimenti. Un vero amico.