Capitolo 19. Malia

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Il sole non era ancora comparso, e la cittadina di Beacon Hills sembrava spenta, colma dei suoi abitanti ancora nel mondo dei sogni

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Il sole non era ancora comparso, e la cittadina di Beacon Hills sembrava spenta, colma dei suoi abitanti ancora nel mondo dei sogni.
Solo qualche impiegato lo si poteva trovare in auto tra le strade, ancora assonnato e volenteroso di caffè.

Ma sebbene la città aspettasse ancora il suo risveglio totale, i boschi sembravano essere già svegli. D'altronde, tra gli alberi non risiedeva altro che il silenzio, ed era forse questo che faceva tanto amare e allo stesso tempo tanto detestare un ambiente come il bosco.

Ma per Malia, quello era la sua casa. E specialmente gli alberi di Beacon Hills, che non vedeva da anni.

Inizialmente la ragazza coyote era titubante sul ritornare o meno in quella che era stata la sua casa, e nei giorni in cui era arrivata non aveva potuto pensarci troppo, siccome impegnata nel vero motivo che l'aveva riportata a Beacon Hills.

Ma in quella mattina ancora buia, aveva preso il coraggio.
Era uscita di nascosto, tentando di non emettere alcun rumore, così da non svegliare gli altri. Aveva indossato i primi vestiti che le erano capitati tra le mani, seppur facendo attenzione a non prendere quelli di Lydia, e con una sacca era sgattaiolata fuori.
Erano passati troppi giorni dalla sua ultima trasformazione, dal suo ultimo essere tornata nelle sue reali sembianze, come le piaceva definirle.

Arrivata al bosco, senza alcuna fretta, aveva lasciato i vestiti nella tasca, e nascosti tra i rami di un albero che non si ricordava esistesse.

Aveva sempre considerato Beacon Hills come un posto dall'interno marcio, e data la sua vita nella cittadina, non la si poteva non biasimare. Ma correndo tra gli alberi di quel bosco, in quel momento riusciva a sentire solo l'aria fresca e pura. E ciò, la metteva in confusione.

Malgrado i suoi buoni propositi su quella scappatella dalla casa di Scott, evitò di avvicinarsi al luogo in cui c'era la sua piccola grotta, quel luogo freddo e cupo che per anni era stato il suo nascondiglio.

«Malia.» Si sentì chiamare da dietro, poco dopo essere ritornata all'albero in cui aveva lasciato la sacca con gli indumenti.
Prima di girarsi verso la persona che l'aveva chiamata, si infilò la maglietta ed indossò i pantaloni.

«Scott. Mi hai seguita?» Rispose non appena incrociò gli occhi del ragazzo, che in quegli attimi aveva cercato di distogliere lo sguardo dal corpo della ragazza.

«Ero solo preoccupato per te.» Rispose senza mentirle, e senza nasconderle la sua preoccupazione, come il tono dimostrò.

«Oh. Si, non c'è bisogno che tu ti preoccupi. Ero solo andata a fare due passi per gestire questa situazione.» Replicò, con un velo di bugia. Non voleva che lui pensasse che era andata nel luogo in cui risiedeva quella piccola grotta. Non perché se ne vergognasse o perché temesse il suo giudizio, ma semplicemente poiché preferiva che anche un tale fatto rimanesse tra di lei e nessun altro.
Aveva passato la maggior parte dei suoi anni da sola, combattendo per se stessa e con se stessa; senza un amico, o un genitore che le fosse accanto. Per questo ciò che caratterizzava il suo carattere era non solo la discrezione, ma anche una forte chiusura verso gli altri.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2019 ⏰

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