Capitolo 24

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Corro da Ed per comunicargli che vado via.

Non so che cosa raccontargli. Non posso dirgli la verità. Non sa nemmeno che ho rotto con Clark.

Che cavolo mi invento adesso?

Lo raggiungo al bancone mentre chiacchiera con Micheal.
<< Ed..>> lo chiamo
Lui e Micheal si voltano di scatto nella mia direzione.
<< Dimmi Giù >>
<< Ehm.. dovrei andare via. La mia coinquilina è rimasta fuori casa. Ha dimenticato le chiavi dentro l'appartamento, e adesso è rimasta fuori. Devo andare ad aprila>> balbetto.
Mi guarda stranito, quasi a leggermi negli occhi che gli sto raccontando una palla. La mia capacità di mentire è pari a zero.
<< Mmh.. Vabbè ti accompagno io >> si propone
<< No non serve. Mi accompagna..emh..un amico >>
<< Un amico chi? >> chiede lui.

Dio che ficcanaso.

<< Ed cavolo.. un amico. Non lo conosci. Non puoi conoscere tutte le persone che frequento>> sbuffo.

Ometto di dirgli che l'amico in questione è James.
Inizierebbe a farmi mille domande e non ne ho voglia.
Desidero solo andare da Derek in questo momento.

Ed lancia un'occhiata a Micheal che, per tutta risposta fa spallucce.
<< Va bene >> concede lui alla fine.
<< Grazie >> rispondo sorridendo, forse eccessivamente.

Esco fuori da locale e vedo James che mi aspetta dentro la sua macchina parcheggiata sul ciglio della strada. Mi volto indietro per assicurarmi che Ed e Micheal non mi vedano.
Noto che sono di spalle.

Appena appurato che non possano avvistarmi, mi precipito velocemente dentro la macchina di James.

<< Cavolo. Ho dimenticato la giacca dentro il locale >> esordisco sbuffando appena chiudo la portiera.
<< Vuoi ritornare dentro a prenderla? >> mi chiede lui.
<< No non preoccuparti. Sopravvivrò al freddo >> ridacchio
In questo momento sono così agiata che mi sento avvampare dentro, quindi penso che il freddo sarà l'ultimo dei problemi.

Mi osservo allo specchietto dell'auto mentre James mette a moto.
La mia perfetta coda di cavallo si è adesso trasformata in qualcosa di anomalo e inguardabile.
Sciolgo la coda e inizio ad arruffare i miei lunghi capelli. Sono completamente in disordine proprio come i miei pensieri in questo momento.

Mi concedo un momento per riflettere sul fatto che ho mollato Clark per andare a cercare Derek, e non ho la minima idea su cosa mi potrebbe aspettare.
Sono in uno stato di agitazione cronico e le mie gambe non smettono di tremare.

James guida in silenzio, tenendo lo sguardo fisso sulla strada mentre tiene il voltante rigidamente con entrambe le mani.

<< Grazie James >> gli dico sinceramente.
Lui mi guarda con la coda dell'occhio. Ma non risponde. Continua a fissare la strada deserta davanti a noi.
<< Perché lo fai? Cioè voglio dire...so che se Clark lo verrà a sapere se la prenderà anche con te >> farfuglio.
Vedo che si irrigidisce. Stringe il volante così forte da avere le nocche bianche.
<< Perché lo faccio? >> mi chiede senza degnarmi di uno sguardo.
<< Si.. perché? >> lo incalzo.
<< Per Derek >> ammette quasi a fatica.
<< Che intendi? >> chiedo confusa.
<< Giulia.. Io so tutto. So cosa è successo tra te e Derek quella sera alla festa >>
<< Oh >> riesco solo a dire.

Mi copro la faccia per l'imbarazzo. Immagino che il mio viso abbia iniziato a dipingersi di mille colori diversi per la vergogna.

<< E sono stato fottutamente chiaro con Derek. Gli ho espresso il mio dissenso. È una grande cazzata. Non si fa questo ad un amico. Gli ho detto chiaramente di smetterla con queste stronzate >>

Al sentire pronunciare queste parole mi sento terribilmente in colpa nei confronti di Clark.
La parte razionale di me, quella che vince sempre su tutto, dice di scappare da questa macchina e tornare a casa. Mi obbliga a non pensare a Derek. Mi obbliga a fingere di essere una persona diversa.
Ma il mio cuore..
..lui dice tutt'altro.

Nella mia testa si sta scatenando un temporale.

<< Allora perché stai facendo questo? Perché mi stai portando da lui? chiedo incerta.
Lui sorride e poi come se fosse la cosa più ovvia risponde: << Perché questa sera ho visto come ti fissava.. Come se non ci fosse niente di più bello al mondo >>

Lo fisso con gli occhi spalancati mentre il mio cuore inizia a battere all'impazzata.

<< E poi ho capito...>> prende fiato.
Si volta a guardami e intravede i miei occhi verdi che iniziano a riempirsi di lacrime. Ritorna a guarda la strada e continua:
<< Ho capito quando si è alzato di scatto per rompere il naso a quello stronzo. Ho capito quando lui è intervenuto per difenderti. Nonostante Clark, nonostante tutto. >>

<< perché stai dalla sua parte allora? Tu sei anche amico di Clark giusto? >> chiedo confusa.
Ostenta un risolino <<c'è una differenza cara Giulia>>
<< Quale sarebbe? >>
<< Derek non è un amico..>>

Lo guardo con aria interrogativa, ma poi continua << Lui è un fratello.. Lo conosco da quando andavamo all'asilo. Mi ricordo che un giorno persi i miei colori a pastello e iniziai a piagnucolare perché li rivolevo più di ogni altra cosa. >>.
Si interrompe, guardando il vuoto davanti a sé, quasi a immaginare quella scena di tanti anni fa. << Ho pianto così tanto. E sai perché? Perché i miei genitori erano talmente poveri che non potevano permettersi di ricomprarmi nuovamente i colori. Era stato il mio regalo di compleanno. >>

Fa una piccola pausa, come se fosse doloroso riportare alla luce questo ricordo.
<< Il giorno dopo Derek è venuto da me con un pacco di colori nuovo di zecca. I colori a pastello più belli che avevo mai visto. Da quel giorno è diventato il mio migliore amico. >>

Gli sorrido mentre una lacrima scende sulla mia guancia.

<<Continuo a pensare che sia sbagliato. Ma se per Derek ne vale la pena. Ne vale anche per me, e io starò sempre dalla sua parte >> conclude in tono tremendamente serio.

Rimango silenzio, mentre James parcheggia di fronte a un alto palazzo fatto completamente in mattoni.
Lo guardo con aria interrogativa.

<< Vive qua >> mi dice come se mi avesse letto nel pensiero.
<< Oh. Ok >>

Faccio per scendere dalla macchina mentre James mi porge una chiave.

<< Questa è la chiave del portone d'ingresso. Lui sta al quinto piano >> aggiunge.
<< Come mai hai la sua chiave? >> chiedo curiosa.
<< Perché io e Derek viviamo insieme >> risponde sorridendomi.
<< Oh.. Grazie ancora James >>

Lui fa un cenno col capo mentre io scendo dalla macchina.

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