Capitolo 6

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Il pomeriggio Harry se ne andò via,mentre io mi preparai per andare a lavorare con Melody.

Mi vestì come tutte le volte con la solita divisa pallosa,mi feci una coda alta,afferrai la borsa e uscì di corsa per evitare di fare tardi.

Arrivata al negozio notai che Melody stava illustrando alcuni cd ad un nostro cliente abituale, così decisi di non interromperla e mi diressi al bancone.

Nei 10 minuti in cui Melody era impegnata con il cliente mi torturai le mani cercando di capire se sarebbe stata una buona idea quella di raccontarle di me e di Harry; alla fine dei conti era la mia migliore amica,e in questi pochi anni che ci conoscevamo avevamo condiviso davvero tutto, dalle cose più belle a quelle più orribili, e insieme avevamo affrontato tutto; quindi optai per raccontarle tutto.

"Ehi scema!" mi salutò lei venendosi a sedere sul bancone accanto a me, "Ciao stupida" risposi di rimando; " È successo qualcosa?" domandò lei preoccupata notando il mio sguardo assente,cosa non normale per una come me.

"No. In verità sì,ma niente di che" risposi cercando di trovare le parole giuste per raccontarle quanto successo poche ore prima a casa mia.

"Harry" affermò lei convinta di se, mi annuì, come cavolo ci era riuscita? Io non avevo nemmeno aperto bocca e lei aveva già capito l'argomento di cui le avrei parlato; certe volte mi stupisce.

"Ti ha rifiutata?" chiese lei in un tono spaventato, "Oddio no" risposi dandole una piccola spinta; ma per caso mi aveva presa per pazza?

Io che dicevo ad Harry di essere innamorata di lui? Ma un momento, perché aveva insinuato una cosa del genere? Io non le avevo mai parlato di lui,non che mi piaccia,per carità,lo trovo semplicemente attraente dal punto di vista fisico,niente di più però,boh.

"Non mi piace Harry" borbottai distogliendo lo sguardo dai suoi occhi grigi come il mare inglese d'inverno.

"E allora cos'è successo?" chiese lei iniziando a muoversi tutta, segno che stava diventando impaziente e ansiosa, "Nulla di che, abbiamo semplicemente definito il rapporto tra di noi" dissi cercando di farle intuire quello che non volevo dire, "Non riesco a capire, siete diventati migliori amici?" chiese lei aggrottando le sopracciglia, "No Melody" dissi mentre mi passavo una mano tra i capelli, certo che quando voleva la ragazza sapeva essere davvero tonta.

"Non capisco Charlie, cosa siete amici? Perché quello lo eravate anche prima" disse lei cercando di riflettere.

"Scopamici, ecco!" dissi un po'troppo ad alta voce,siccome una sagoma appena entrata ci stava fissando in modo interrogativo e scandalizzato.

"Niall!" urlò Melody scendendo di scatto dal bancone e dirigendosi verso di lui mentre mi lanciava delle occhiate preoccupate.

Rimasi pietrificata alla pronuncia del suo nome, non può essere vero,no,non è veramente qui,questo è solo un brutto incubo e tra poco mi risveglierò tra le braccia di Harry,al sicuro,a casa mia,sul mio divano.

I battiti del mio cuore stavano accelerando in una maniera impressionante per via della paura e dell'atmosfera creatasi; il mio fiato si faceva sempre più corto, e i suoi passi sempre più vicini. L'adrenalina che avevo in corpo mi stava facendo sudare tutta,e i battiti del mio cuore non accennavano a diminuire nemmeno un po'.

In poco tempo mi ritrovai davanti agli occhi la sua figura imponente, era bello come sempre,i capelli biondi perfettamente pettinati,la felpa perfettamente stirata,ma i suoi occhi azzurri erano più cupi del solito,potevo percepire tutta la sua rabbia e delusione, come biasimarlo d'altronde.

"Chi è lo scopamico?" sibilò lui sovrastandomi con la sua imponente altezza nonostante io fossi seduto sul bancone; esitai qualche secondo,non sapevo cosa dire,se lo avesse scoperto sarebbe stata la fine sia per me,che per Harry e in parte anche per lui.

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