Questa sera non riesco proprio a dormire.
Mi giro e mi rigiro nelle coperte, cercando di trovare una posizione comoda, ma niente, non prendo sonno.
E domani sicuramente farò di nuovo tardi a scuola, fantastico!
Mi alzo per vedere se Tikki è sveglia.
Niente, lei dorme beata.
Sbuffo e mi abbandono sul letto, fissando il soffitto. I capelli corvini sparsi dappertutto sul cuscino, le braccia e le gambe distese liberamente sul letto, le lacrime che iniziano ad uscire. Aspetta, che? Lacrime? Sto...piangendo? E per cosa dovrei piangere, scusa?Plagg russa peggio di un camionista. Letteralmente.
È sicuramente un tentativo inutile dormire con un ingordo russante...
Mi affaccio alla finestra e guardo il panorama, mentre una mia mano si appoggia sul vetro.
La notte è il posto in cui solo tu puoi vedertela con te stesso, e no, non puoi essere aiutato dagli altri. La notte può portare consiglio, ma altre volte anche del male. Semplicemente dipende...
Appoggio la mia fronte sul braccio e chiudo gli occhi, mentre immagini di Ladybug scorrono felicemente nella mia mente. Lei è così carismatica, dolce, sempre pronta ad aiutare gli altri e a proteggere Parigi...ed è estremamente bella. Stupenda. Meravigliosa. Poi un volto sfuocato di una ragazza dagli occhi azzurri e i capelli corvini, legati da due codini rossi, si fa spazio nella mia testa, facendomi aprire di scatto gli occhi.
"M-Marinette...?" sussurro il suo nome, non spiegandomi il perché stia pensando proprio a lei.Passano le ore, e i miei occhi ormai stanno letteralmente bruciando. Non mi riconosco, non sono la Marinette spensierata e buffa, ma...una Marinette triste e malinconica?
Le lacrime continuano ad uscire violentemente dai miei occhi, mentre il rumore dei miei singhiozzi continua a sentirsi nella silenziosa e buia stanza.
"...Marinette..." una voce mi risveglia dai miei pensieri, girandomi verso l'esserino rosso a chiazze nere che mi sta fissando interrogativa.
"...perché stai piangendo...?" continua.
Non dò nessuna spiegazione, semplicemente pronuncio le due uniche parole che mi permettono di cambiare identità.
"Tikki, trasformami!"Cammino avanti e dietro per la stanza, mentre un sentimento strano aumenta sempre di più nel mio animo, facendomi stringere in un pugno la maglia all'altezza del petto. Perché sto facendo così? Non mi sono mai sentito in questo modo...
"Signorino...perché svegliarmi nel cuore della notte?"
Plagg mi fissa perplesso, avvicinandosi al mio viso.
"Plagg...non...non mi sento bene..."
"Uh?"
"Hai capito bene...Plagg, trasformami!"Corro di qua e di là sui tetti di Parigi, atterrando infine sulla cima della Tour Eiffel. Fisso il panorama sotto di me, mentre mi siedo su una delle travi e lascio dondolare le mie gambe nel vuoto. Sento un tocco sulla spalla, così mi giro immediatamente, trovandomi davanti un ragazzo biondo con le orecchie da gatto e una maschera nera: Chat Noir.
"M'Lady, vedo che non sono l'unico a non avere sonno questa notte..." sorride Chat.
Ma io non rispondo. Mi limito semplicemente a fissarlo per una decina di secondi, poi il mio sguardo si sposta di nuovo sulle strade della città.
Chat si siede accanto a me, fissando anche lui il mio stesso punto.
"Sai, ti stavo pensando..." inizia a parlare.
"Mh...davvero?"
"Sì...stavo pensando a quanto fossi coraggiosa..."
Sorrido leggermente e sposto lo sguardo sul biondo.
"Come mai questo pensiero?"
"Non so...forse perché è vero?"
"Oh..." ritorno a fissare la città. "Sai, sotto la maschera non si nasconde la supereroina che tutti conoscono, ma bensì una ragazza goffa e pasticciona..." mi rattristo di nuovo, abbassando la testa e girandomi, in modo che Chat non potesse vedere le mie lacrime.
Ma, sfortunatamente, quel gattaccio nero le nota.
"My Lady...perché stai piangendo?"
"Io? Piangere? Mi fai ridere, Ladybug non piange mai..." tiro su con il naso.
"Ma sai che non ti credo neanche se mi pagassi?"
"Vabbè, queste sono tue scelte..."
"Ladybug...posso dirti una cosa?"
"Certo, fai pure, ti ascolto."
"Beh, ecco...io ho capito una cosa..."
"Sentiamo."
"...con o senza maschera...tu rimarrai sempre una ragazza fantastica, fidati. E non te lo dico giusto per, assolutamente. Lo dico perché so e sento che è vero. Di certo non sarà una maschera a cambiare la tua personalità, My Lady."
A quelle parole mi giro verso di lui e lo fissò con gli occhi lucidi, ormai le lacrime stanno prendendo di nuovo possesso di me.
Chat si gira e mi sorride, accarezzandomi una guancia con il pollice della sua mano sinistra ricoperta dal guanto della tuta.
Mi porto una mano all'altezza del mio viso, poggiandola su quella di Chat e ricambiando il sorriso.
Poi mi rattristo di nuovo, pensando ad una persona: Adrien.
Allora...è lui...il motivo per cui piango da almeno quattro ore?
Abbasso nuovamente la testa, lasciando la mano di Chat e poggiandola sulla superficie della trave. Lui me la prende e incrocia le sue dita alle mie.
"M'Lady...ci sono. Puoi farlo, se vuoi."
A quel punto, avendo capito tutto, mi avvento sulle braccia di Chat Noir, stringendolo a me e singhiozzando contro il suo petto.
Cavolo, Ladybug non aveva mai fatto così. E allora...perché?
Chat rimane in silenzio, si limita solo a stringermi tra le sue braccia e a poggiare il suo mento sul mio capo, chiudendo gli occhi e accarezzandomi lentamente la schiena con la mano.
"Rilassati, My Lady. È tutto okay...te lo prometto."Te lo prometto...
•Piccola storiella scritta in un momento di noia ahahah, spero vi piaccia ❤️•
//Lyoness
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Miraculous Ladybug: one-shots
Random|Miraculous Ladybug one-shots| Raccolta di one-shots inventate da me