Vuoto.
Ero nel vuoto. Letteralmente.
Le urla delle persone erano ormai lontane.
I singhiozzi di Tikki...
E una voce. Una sola voce.
Che mi fece piangere.
E anche tanto.
Quella di Chat Noir. O meglio, quella di Adrien.
In quel momento capii molte cose...fin troppe.
Stavo sprofondando sempre di più.
Non ricordai molto, mi ritrovai semplicemente a cadere dall'enorme ed impotente Torre Eiffel. Per una battaglia. Precisamente l'ultima, quella decisiva contro Papillon.
Qualcosa m'impediva di muovermi, di fare qualunque cosa, pur di salvarmi.Era la fine. Me lo sentivo.
Tikki cercava in tutti i modi di raggiungermi, seguita da un esserino della sua stessa forma, con l'unica differenza che era di colore nero e gli occhi verdi e assomigliava ad un felino, proprio come Chat Noir.
Chat...
Tante cose non sapevo di te.Chiusi gli occhi, le energie mi stavano abbandonando.
Sapevo di morire, ormai era chiaro.
Era quello il mio destino.
Quante cose avrei voluto fare ancora...
Andare a trovare i miei parenti in Cina o salutare mia nonna in Italia, stare in compagnia di Alya e di tutti i miei compagni di classe, dichiararmi ad Adrien...Adrien...o Chat Noir, ormai non aveva più importanza.Aspetta...ma se il kwami di Adrien era qui, lui...lui dov'era?
Nemmeno il tempo di finire di pensare questo che subito mi ritrovai tra le sue braccia e, tra un singhiozzo e l'altro, sussurrava il mio nome.Il mio vero nome.
"Marinette..." mi accarezzò con la mano destra la mia schiena, facendomi percorrere un brivido lungo tutto il corpo.
"Marinette...t-ti pr-prego..." le sue dita affondarono nella mia pelle, stringendomi sempre di più. Cercai di abbracciarlo, di dargli qualsiasi segnale per fargli sapere che stavo bene, ma non riuscii a fare niente se non chiudere gli occhi lentamente.
"A-Adrien..." fu l'unica cosa che riuscii a mormorare con la voce rotta un po' dal dolore, un po' dal pianto.
Il biondo spalancò gli occhi con stupore, staccandosi un po' e fissandomi intensamente nei miei occhi color oceano.
"My Lady..." riuscì a dire con le lacrime agli occhi.Mi distruggeva vederlo così, lui...non se lo meritava. Non si meritava di piangere ancora. Di stare ancora male.
Cercai a fatica di trattenermi dal singhiozzare, dalla tentazione di aggrapparmi forte a lui. Non potevo farlo, sarebbe stato peggio poi dirgli addio."P-perché l'hai f-fatto..." continuò, stringendomi per paura di perdermi.
"P-perché...p-proprio t-tu..."
"A-Adrien." lo bloccai, sorridendogli debolmente quando il suo sguardo verde si posò di nuovo sul mio.
"Per salvare Parigi." dissi decisa.
"In quel momento capii che dovevo sacrificarmi per salvare tutti voi...perché è anche questo quello che fanno gli eroi, no?" mi pizzicarono gli occhi dicendo ciò, lacrime amare si fecero di nuovo largo dentro questi.
"Oh, M-Marinette..."sorrise. "Non v-voglio perderti..." continuò, stavolta era lui a resistere...a resistere da un lungo pianto."A-Adrien..." sussurrai, ormai non ce la facevo più.
"S-sì, My L-Lady?" mi guardò.
"C'è una c-cosa che d-dovrei dirti, almeno p-prima di..."
"No, non continuare la frase." mi bloccò. "Non accadrà. Non...non deve."
Mi abbracciò d'istinto, affondando nuovamente le sue mani nei miei capelli corvini, sciogliendo i codini per accarezzarli meglio.
Senza pensarci due volte, la mia bocca si aprì e un 'ti amo' deciso uscì da questa.
A quel punto Adrien socchiuse gli occhi, baciandomi nell'incavo del collo. "Anch'io, Marinette."Lo sentii sorridere sotto la pelle. E in tutto questo non mi accorsi che ormai ci stavamo schiantando sul pavimento.
Mi insultai mentalmente per aver 'costretto' Adrien a seguirmi. Cavolo, dovevo essere solo io l'unica a morire in questa battaglia, non volevo coinvolgere anche lui!
"So quello che stai pensando, e no, non ti avrei mai lasciata da sola." affermò, sorridendo nuovamente.
"Adrien, s-scusami..." sussurrai, non avendo più le forze di parlare.
"My Lady, non devi assolutamente scusarti, io ti proteggerò anche in Paradiso se ci sarà bisogno." sentenziò, convinto della sua scelta. "E non cambierò idea."
Sorrisi imbarazzata, prendendo un po' di coraggio e accarezzandogli la guancia. "Ne sei proprio sicuro?" chiesi.
"Mai stato più sicuro, My Lady. Te lo giuro."
Lo strinsi finalmente a me e sentii il suo cuore battere fortissimo contro il mio petto. Volevo tenerlo con me nei miei ultimi secondi di vita.C'eravamo solo io e lui. E andava bene così.
Sinceramente mi aspettavo una morte triste e dolorosa. Invece no...quello era il miglior momento che si potesse desiderare prima di morire.
"Adrien...c'è una cosa...che dovrei fare..."
Sì, ero più decisa che mai.
Se Marinette doveva morire quel giorno, allora lo avrebbe fatto in grande stile e senza rimorsi.
"Sì-" nemmeno il tempo di fargli finire la frase che mi fiondai sulle sue labbra, baciandolo dolcemente ed incrociando la mia lingua con quella del ragazzo.
Quest'ultimo, inizialmente sorpreso, mi strinse a sé e mi baciò con passione, chiudendo gli occhi ed inclinando la testa per approfondire meglio il bacio."M'Lady..." si staccò per riprendere fiato. "Questo è stato in assoluto il miglior bacio della mia vita."
E DOPO SECOLI AGGIORNO QUESTA RACCOLTA, APPLAUSI! *riceve soltanto pomodori e bucce di banane* HEY HEY HEY, MA PERCHÉ VI LAMENTATE COSÌ TAN- oh...è perché non pubblico una one-shot su questo libro da molto tempo, vero?
*si schiarisce la voce* In ogni caso, HO PUBBLICATO, PENSATE AL LATO POSITIVO!
E beh, ecco, penso che dovrete pensare anche al lato negativo...perché non so di preciso la prossima volta che aggiornerò questa storia *si gratta la nuca nervosamente*: questa one-shot l'avevo trovata tra alcuni fogli sparsi dei miei quaderni questa sera e, leggendola, mi sono detta "Perché non pubblicarla?"
Quindi eccoci qui, dovevo aggiornare un'altra storia (a proposito di questo, se anche voi, come me, guardate My Hero Academia, in caso vi dovesse interessare ho iniziato a scrivere una storia, si chiama 'Why am I so dangerous?' e niente...LEGGETELA!) ma ha preso il sopravvento e quindi eccomi in questa ahahah!
Spero che vi sia piaciuta, fatemelo sapere commentando e/o mettendo una stellina, non costa nulla! ;)
Ho voluto lasciare appositamente un finale aperto, cosicché tutti possano pensare liberamente quale fine avranno mai avuto questi due bei piccioncini!
Inoltre mi scuso per eventuali errori all'interno della storia, è notte fonda (come al solito, non mi smentisco mai!).
E c'è una zanzara che mi sta rompendo altamente le ovaie...già, le zanzare. A Dicembre. LE ZANZARE A DICEMBRE NON SI POSSONO NÈ VEDERE, NÈ SENTIRE! ARGHHH, MI FANNO IMBESTIALIRE! NON SOPPORTO QUESTO RONZIO ASSORDANT- *riceve un libro in testa* AHI! OKAY OKAY, HO CAPITO! NON URLO PIÙ!
*coff coff* Beh, mi sono trattenuta fin troppo in quest'angolino, quindi vi saluto!
Ciao e alla prossima one-shot!
//Lyoness
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Miraculous Ladybug: one-shots
Sonstiges|Miraculous Ladybug one-shots| Raccolta di one-shots inventate da me