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È il secondo giorno qui in Romania e oggi ho intenzione di chiamare la base per prenotare una visita per James. Devono levargli il siero del soldato d'inverno prima che sia troppo tardi e devono, assolutamente, iniettargli quello che ho anche io. Che, tra parentesi, devono ricreare, dato che l'ultima boccetta ce l'ho io nel corpo.

Non faccio a tempo a digitare il numero di Steve che è lui a chiamare me. Bucky è uscito e sta andando a prendere qualcosa da mangiare per oggi ed io ne approfitto per finire queste faccende una volta per tutti.

Rispondo alla chiamata e mi siedo sul divano.

"Ehi, Rogers!" rispondo.

"Ehi", mi saluta. "Come sta andando? Hai parlato con Bucky?"

Annuisco, anche se so che non può vedermi. "Si ed è tornato se stesso. Mi ha raccontato tutto. Quando ci vedremo ti spiegherò. A proposito, avrei una richiesta. Tony è in grado di riprodurre il siero che Bruce mi ha iniettato?" chiedo.

"Non saprei. Bruce è sparito da mesi ormai e non so se ritornerà. Proverò a chiederglielo", mi rassicura. "In ogni caso, ti ho chiamata per dirti che abbiamo preso Rumlow".

Ah già. Dimenticavo che li a New York la vita è sempre frenetica, nonostante non lo sembri mai. E Steve non si perde d'animo a cercare di risolvere ciò che non comprende. Potrebbe, alle volte, farsi un po' gli affari suoi e gliel'ho sempre detto. Molti problemi di cui lui si fa carico, potrebbe lasciarli a chi se li è creati. Invece, se li prende tutti come suoi.

"Ora dov'è?" chiedo.

"Qui al complesso. Ha menzionato Bucky. Dice che è instabile, che basta una specie di formula magica e lui torna il soldato d'inverno", mi spiega.

Come se non lo sapessi già.

Emetto un sospiro e mi passo una mano sul viso.

"Si, James me l'ha detto. È proprio per questo che voglio quel siero", spiego.

"Allora dovete venire qui. Rumlow ha parlato anche di un attacco dall'interno e stiamo faticando a capire il senso", ammette.

Io ridacchio e sospiro. "Mi assento per un paio di giorni e già avete bisogno di me?" lo prendo in giro.

Lui non sembra ridere alla mia battuta.

"In realtà eravamo sulle sue tracce da prima della tua assenza", mi corregge. "Ma non è questo il punto".

"Tranquillo Capitano. Vedrò di tornare al complesso prima che te ne accorga".

"Grazie".

Chiudiamo la telefonata e fisso la città dalla finestra. Anche oggi il tempo non è dei migliori, ma almeno non piove.

Mi alzo dal divano e, dato che James non rientra, decido di raggiungerlo e andarcene da qui prima che il Capitano mi mandi la sua squadra a cercarci. In fondo, credo che gli faccia piacere rivedere un vecchio amico.

Mi vesto e recupero le mie cose. Esco dall'appartamento e raggiungo la strada. Comincio a camminare per le strade e mi faccio indicare la via più breve per raggiungere il negozio dove Bucky mi ha detto che si sarebbe recato. È un negozio sulla via principale pieno di prodotti esotici. Non mi risultava che a James piacesse il messicano, ma a quanto pare ha ancora dei lati che devo scoprire.

Entro all'interno e lo trovo alla cassa a pagare. Finge palesemente di non avermi vista e raccoglie i sacchetti. Mi raggiunge, mi mostra un sorriso e mi scocca un bacio sulla tempia.

"Che ci fai qui? Sentivi la mia mancanza?" mi prende in giro.

Scuoto la testa. "No, ha chiamato Steve. Hanno bisogno di me al complesso e devo andare", lo informo.

Ghosts Love • Bucky Barnes - [Marvel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora