Capitolo 2

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-E tu che mi racconti Bet?- Joy era l'unica persona che mi avesse mai dato un soprannome; gli altri mi chiamavano sempre Beatrice. -Lo sai perfettamente anche tu che qui non succede mai niente- le risposi con la voce annoiata -bhe... invece il tuo viaggio invece quando inizia?- ecco cosa mi fece tornare in me. 

Fin da piccola avevo programmato quel viaggio; subito dopo la fine delle superiori avrei visitato il mondo per un anno intero. Sarei stata sola, senza nessuno a cui tener conto e vivendo ogni giorno in maniera diversa decidendo tutto al momento.

 -Parto dopodomani; è tutto pronto manca solo la valigia e posso partire- ero eccitatissima solo al pensiero di lasciare questo posto e di non tornarci mai più. -Loro che dicono?- chiese Joy con un tono della voce molto aspro. Anche se erano passati più di tre anni Joy e i miei non si rivolgevano tuttora la parola e si informavano gli uni dell'altra usando me come tramite. -Sai che non amano l'idea di vedermi andare via ma ormai sono adulta e posso fare quello che mi pare.- Le illustrai la situazione senza farle sapere che negli ultimi  sei mesi non c'era stato un giorno in cui non avessi litigato con loro e che lavoravo di nascosto in un bar da più di due anni per tenere da parte più soldi possibili. Se lo avesse saputo credo che sarebbe tornata a casa solo per avere una scusa per litigarecon loro e allargare ancora di più il divario d'odio che avevano creato.

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