-Hey, pensi che tutto rimarrà così per sempre?- io e Andy eravamo distesi sul prato a guardare le nuvole -Che intendi dire- chiesi distratta dal movimento delle nuvole - La tranquillità, noi due, la felicità... voglio essere rilassato come sono adesso per sempre e con te al mio fianco- alzai il busto e mi voltai verso di lui, i suoi lineamenti solitamente erano molto duri per essere un adolescente di 16 ma in quel momento era così rilassato che i suoi lineamenti somigliavano ancora a quelli di un bambino. Sorrisi. Lui mi guardò attendendo una risposta; gli diedi un bacio sulla guancia e dissi -Non si può mantenere la felicità per sempre la tristezza va vissuta. Non ti prometto che staremo per sempre insieme perchè prima o poi qualcosa ci separerà ma ti starò accanto fino a quando quel qualcosa non ci dividerà- mi guardò perplesso ma poi sorrise e chiuse gli occhi.
-Beatrice ti devo dire una cosa- era così allegro che la sua risposta mi parve uno scherzo -sto per morirè- perchè sorrideva; come faceva a rimanere tranquillo; mi stava cadendo il mondo addosso. Miliardi di domande mi stavano girando per la testa; cosa dovevo fare, perchè a lui, che brutto scherzo del destino era. Stavo piangendo e lui mi strinse tra le sue braccia mettendosi anche lui a piangere . -Ti starò accanto fino alla fine a qualunque costo- annunciai staccandomi dall'abbraccio per guardarlo negli occhi. Lui mi guardò, sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
Ero in ospedale, correvo da Andy; volevo vederlo per stare con lui e niente e nessuno mi avrebbe ostacolato. Era lì su un letto di ospedale con una flebo attaccata al braccio e con un irritante apparecchio che controllava il cuore. Mi vide arrivare e sorrise, stava male; mi stava per lasciare ma io ero lì con lui e avremmo passato i suoi ultimi momenti insieme. -Beatrice io sto bene; sto per morire è vero, eppure sono tranquillo come quella volta sul prato. Vorrei che tu imparassi a vivere e ad essere felice, il tuo volto non è adatto per soffrire- faticava a pronunciare le parole eppure sorrideva. Sorrisi tra le lacrime e gli diedi un bacio sulla guancia come quella volta sul prato. Gli strinsi le mani tra le mie e restammo lì finchè non chiuse gli occhi per l'ultima volta.
Era il giorno del funerale io ero vestita tutta di nero con un velo sul volto in segno di lutto. -Beatrice- mi voltai sentendo che qualcuno mi chiamava e vidi il fratello maggiore di Andy, Axel, che mi faceva segno di seguirlo. Usciti fuori dalla chiesa andammo in un vicolo dove c'era anche la sorella Jane. -Andy teneva molto a te eri la persona più vicina a lui- disse la sorella con un tono sofferente. -Avevamo pensato che potevamo alleviare un po' il dolore tutti insieme con una canna, vuoi unirti a noi?- Quella fu la mia prima canna.-BEATRICE SVEGLIATI- aprì gli occhi di soprassalto -hai avuto un incubo stavi piangendo e parlando nel sonno- mi disse Emma preoccupata. La guardai, non volevo perderla come avevo perso Andy. La abbracciai e mi misi a piangere avevo bisogno di sfogarmi.
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road untraveled
RomanceUn viaggio, una storia d'amore, un sogno, mille speranze e il mondo contro