La domanda che spesso tutti si fanno e se è nato prima l'uovo o la gallina,ma raccontiamo la storia vera di come un semplice bambino per giocare creò l'universo che tutti noi oggi conosciamo. Dopo tanti secoli vissuti sulla terra è giusto che ora vi mostri le mie storie. Sembreranno complesse ma quando iniziai a pensarle non conoscevo tutte queste parole,ero un semplice pensiero creato da qualche essere superiore a me.
Mi guardavo intorno per capire dov'ero e chi mi aveva fatto nascere ma nessuna di queste due domande ebbe risposta. I miei occhi vedevano ben poco visto che l'oscurità era l'unica cosa presente. Non c'erano suoni,odori e nessun oggetto. Mi muovevo senza avere una meta, stavo seduto senza vedere in quel preciso momento se stavo per terra o fluttuavo come direbbero oggi alcuni mortali. Iniziai a pensare e subito si materializzò in mano mia un oggetto, non aveva una forma definita provavo ad agitarlo ma non faceva nessun rumore; provai a sentirlo con la lingua e sentii subito un gusto amaro.
Il pensiero aveva dato origine a quell'oggetto, ma se avessi pensato troppo cosa sarebbe successo? Mi venne in mente un qualcosa di bianco che potesse illuminare il paesaggio e si creò una striscia bianca continua. Riusciva a produrre luce abbastanza da far abitutare i miei occhi; guardai le piccole mani e una specie di piuma che avevo sulla mano. Era colorata di blu,con una sfumatura rossa ed era molto morbida. Non sapevo da persona che ero tutto quello che stavo creando.
Iniziai a disegnare dei simboli,a scrivere quello che mi passava per la testa ed erano quasi tutte delle forme geometriche a forma rotonda alcune erano meno precise mentre altre erano dei cerchi. Con il pensiero riuscivo a cambiar colore,alcuni cerchi erano marroni e molto grossi,altre per far un po' più di luce li coloravo di giallo che col tempo avrebbero preso un'altra tonalità. Quel luogo che prima era nero stava diventando un quadro in movimento, ogni cosa che disegnavo prendeva spazio creando un vero e proprio sistema,delle galassie e quel luogo un domani si sarebbe chiamato universo. Più riempivo quel luogo,più la mia sete di creatività aumentava. Però mi accorgevo che mi sentivo solo,guardavo il mio corpo nudo che adesso vagava tra le stelle, i pianeti e i meteoriti. Le mie mani erano ancora piccole per aver un controllo del potere del pensiero.
Se avessi dato la vita,su alcuni pianeti,se avessi pensato di avere un compagno di avventura,ma perché sono nudo?
Mi coprì con un tessuto blu di non so quale materiale,con sopra incise alcune parole in qualche lingua non ben compresa. Il mio nome è Urieru e sono l'essere che controlla il pensiero,un semplice bambino di 13 anni con la possibilità di rendere materiale ogni mio pensiero.
La scia bianca che avevo creato venne sostituita con la scia di una stella. Adesso che tutto era più colorato pensai a concentrarmi su un pianeta tutto roccioso, pensai all'aria, all'acqua e qualche organismo che potevo creare. Guardavo quella creazione,il mio pensiero non era più un passatempo per delle mie creature,il potere stava dando la vita ad un intero ecosistema. I primi monti dai quali usciva fuoco,i primi temporali,mi mettevano paura e ansia per un intero pianeta che si stava evolvendo da solo come il proprio creatore che ogni secondo cresceva.
La mia sete di conoscenza mi porto ancora a pensare a nuovi passatempo,ma questa sarà una nuova storia. Adesso meglio ritornare lo spettatore del pensiero.
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LA FORZA DEL PENSIERO
FantasyUn racconto,che proseguirà. Il pensiero è il protagonista di questo racconto,sarà lui a creare il mondo che oggi tutti conosciamo. Il pensiero del bambino che abita dentro di noi sarà accompagnato dal suo animale fedele. Il suo passatempo,diventerà...