B esce di casa e va a scuola. la madre lo saluta dalla finestra e lui neanche la guarda. cammina con le mani nelle tasche e la testa alta. Alba corre di fianco a lui sorridendo. gli chiede a cosa stia pensando, non risponde. la sorella parla a raffica, racconta delle sue due amiche di classe e dei bei voti che ha in pagella. B la ignora e non la ascolta. allora lei lo guarda e sta zitta; poi alza la voce e sghignazza «lo sai che papà vuole portarmi in missione perché dice che faccio la brava?» lo guarda e sorride. B si ferma e le prende il polso, lo storce e la piega a terra con un piede dietro il collo. sussurra «non te l'ho chiesto». Alba stringe i denti e si rialza, gli tira un pugno sullo stomaco. B si tiene la pancia con le mani e le lancia un occhiataccia. Alba si gira si scatto e cammina decisa verso scuola. B bisbiglia qualcosa e la segue ad una certa distanza. entra a scuola e non guarda in faccia nessuno. finite le lezioni della mattina va in mensa. si siede ad un tavolo con il vassoio e mangia da solo. mi siedo di fianco a lui e ascolto i suoi pensieri. i suoi genitori non vogliono che dia confidenza a nessuno. non gli fanno fare sport, ogni tanto passano davanti alla scuola e guardano se socializza con gli altri. lui pensa che sia perché non vogliono che riveli l'educazione dei bambini, perché sa bene che non è una cosa da tutti rinchiuderli in una botola, come capita quasi tutti i giorni a lui. secondo loro la solitudine rinforza. è invidioso di Alba, perché lei è la più grande e i genitori la adorano. a lui infondo non interessa di lei, ma vorrebbe andare in missione al posto suo, vorrebbe avere meno punizioni, quando Alba ne ha giusto due alla settimana dato che non contraddice i genitori. non vuole degli amici, si è abituato alla cosa, come Cara. Alba invece ne ha qualcuno, ma di nascosto dai genitori. B vorrebbe scappare come ha fatto Cara, lei non torna a casa da quattro i giorni, al padre non interessa di lei, potrebbe anche essere morta. la madre ha il presentimento che stia andando a parlar male della famiglia. la cosa che loro non sanno è che lei non vuole neanche pensare a loro. sta a casa dei Reed da un po', si lava, mangia, si allena e sta con i bambini. invece di andare a scuola sta in casa e da una mano alla madre di Aisha quando lavora con il padre. lui l'ha portata alla sua prima missione con la figlia, senza agire, solo dare un'occhiata per vedere come funziona. a Cara è piaciuta tanto, vorrebbe farne lei a migliaia così. Corey non è un gran che come cacciatore, Aisha è fantastica con la lotta a corpo libero, prevede le mosse ancora prima di farle. ho visto Cara sorridere, cosa che non vedevo da anni. si porta sempre con sé la sua pistola, non è né grande né pesante; riesce a tenerla tranquillamente e la pulisce anche tre volte al giorno. se ne è innamorata. ora Aisha e Cara parlano molto di più, le sento spesso ridere. andava bene, davvero bene, finché non la madre di Cara non entrò in casa loro. mentre i bambini erano a scuola, B solo, Aisha con le amiche e Corey con un ragazzo, tutti alla mensa. scompaio e appaio davanti ai genitori. la madre di aisha si avvicina a lei e le dice di uscire e che la prossima volta deve bussare. l'altra neanche la ascolta e chiede subito di sua figlia. le donne parlano per qualche minuto, le voci si alzano e Cara le sente da di sopra. sua madre sale le scale e urla che la figlia è sua e decide lei dove deve stare. Cara guarda la porta e si mette la pistola tra i pantaloni sotto la maglia. la donna spalanca la porta e la guarda. bisbiglia: «brutta testa di cazzo, non entrerai mai più qui dentro»
la madre di Aisha sale e cerca di mandarla via. le due iniziano a litigare. Cara urla di smetterla. loro si zittiscono e la guardano. Cara si avvicina alla madre. la vorrebbe morta, sepolta viva a dieci metri da terra, non vuole tornare a casa con lei. odia quando la insulta. odia quando la guarda o le sorride, quando le parla o ridacchia. odia tutto di lei. così la donna la prende per mano e stringo forte, scende veloce le scale e la porta in macchina. arrivate a casa la prende per i capelli. Cara urla dal dolore nel momento in cui la alza, si sente la testa bruciare. la madre la porta di fronte a sé e le sussurra di non urlare. Cara sta zitta e la guarda a fatica, vorrebbe chiudere gli occhi e svenire. la fa sbatte contro il muro e poi a terra. le grida di alzarsi e andare in bagno. Cara vorrebbe non darle ascolto, ma è quello che deve fare. la donna porta tre sacche piene di cubetti di ghiaccio e lascia scorrere l'acqua fredda nella vasca. Cara la guarda con occhi sgranati e mormora «no». non è la prima volta. non è neanche la quinta volta, si sta chiedendo perché in uno di questi bagni non perdesse conoscenza e non ci morisse, invece di continuare a vivere così. la madre la fa spogliare e grida «non avevi quaranta di febbre?! ora abbassi la cresta con me, porta rispetto» Cara la contraddice mentre nasconde la pistola sotto il mucchio di vestiti a terra, le dice di smetterla di trattarla così e non si decide a voler entrare. la madre le urla di entra e lei stringe i denti e le dice di no. la donna le prende la testa con una mano e la sbatte forte contro la vasca e grida: «muoviti»
Cara si gira, le prende il naso con la mano, lo rigira e glielo rompe. una tecnica che aveva imparato da Aisha. la donna si lagna dal dolore e la alza, la butta nella vasca mezza piena, Cara sbatte il culo e la testa contro il fondo e la guarda disgustata. l'acqua continua a scorrere e la donna rovescia i cubetti di ghiaccio in acqua. Cara inizia a tremare e prova a dire qualcosa ma il rumore dei denti che sbattono lo coprono. la madre prende dei pezzi di carta igienica e prova a fermare il sangue che esce dal naso. Cara la guarda: «ti spaccherei la faccia, ma..»
la donna le butta la testa sotto l'acqua, Cara si dimena. lei le mette la mano davanti alla bocca e la tiene con forza contro il bordo. la minaccia di annegarla, di lasciarla lì morta, ma Cara non può sentirla, solo io. le gocce di sangue colano nella vasca tra il ghiaccio. Cara cerca di morderle la mano e di tirarsi su ma la donna è forte per lei. l'acqua entra dal naso e dalla bocca e beve, non esce più a respirare. si sente la testa scoppiare. la donna la prende per la guance e la sbatte bruscamente contro il fondo. Cara perde conoscenza. mi avvicino al bordo e guardo dentro. il battito rallenta. la madre si alza e tira un urlo isterico, esce dal bagno e va in un altra camera. la guardo, il corpo è ancora sott'acqua, non torna in superficie. non c'è abbastanza ghiaccio per ibernarla o abbastanza ossigeno a salvarla. mi rendo visibile, la vasca è più grande di me e mi sporgo in avanti per cercare le sue braccia. il battito diminuisce sempre di più, se ne sta andando. non esco ad alzarla così entro nella sua mente e le dico di alzarsi. Cara si sveglia di colpo e alza il busto. torno invisibile ai suoi occhi. respira e riprende a tremare forte. cerca di uscire dalla vasca ma la madre passa davanti alla porta e le dice di stare ferma. lei non la ascolta ed esce, scivola a cade a terra, si rannicchia e chiude gli occhi. trema per il freddo e cerca di allungare una mano verso un asciugamano. la madre torna e la fa alzare per le braccia. Cara sta in piedi con fatica. le mette un paio di mutande pulite e la prende in braccio. Cara appoggia la testa la sua spalla e respira con affanno. la madre la allontana e le dice di non fare storie. allora penso: che genere di storie? non capisco, sta solo respirando. deve smettere di respirare? scompaio e riappaio in cantina. la donna apre la porta e va infondo, passando su delle scale di legno scricchiolanti. è tutto impolverato e pieno di insetti. la fa sedere sopra un armadio. è sporco e lei è nuda, Cara vorrebbe protestare ma il freddo le impedisce di dire qualsiasi cosa. una catena è attacca salda ad una parete, è lunga e arruginita. la madre la prende e si mette in punta di piedi per legargliela ad un polso. Cara la guarda sconvolta. la donna sale le scale e sbatte la porta, si sente il rumore di una chiave che gira all'interno della serratura e due scatti di chiavistello. Cara non crede ai propri occhi, non riesce neanche a guardare dove è seduta, in mutande e bagnata, prova a guardarsi intorno ma è quasi tutto buio, apparte per una lucina a terra, che mostra l'altezza dell'armadio. l'altezza. Cara abbassa lo sguardo. rimane fissa a guardare a terra con gli occhi sgranati. non piange, trema involontariamente. non stacca gli occhi dal basso e non riesce a pensare a nulla.
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the demon Zoe.
Mystery / Thrillerzoe, un demone in grado di entrare nella mente delle persone e giocare con le loro paure, visita una casa abitata da una coppia con tre figli. i genitori sono cacciatori di lupi mannari e maltrattano i propri figli, facendogli crescere con un pessim...