650 39 19
                                    

⎾  私はあなたの笑顔がほしい  ⏌

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

⎾  私はあなたの笑顔がほしい  ⏌

Non appena Mark vide quei messaggi, non ci pensò due volte e senza nemmeno mettersi il cappuccio della felpa, corse verso la casa di Jackson.


in un battito di ciglia,Mark arrivò a destinazione e, bagnato fradicio dalla pioggia e ansimante, bussò al campanello.

«Jackson! che cosa è successo!»
esclamò il più alto con un un espressione impaurita in volto.
«Mi dispiace se a causa mia ti sei fatto una corsa sotto la pioggia»
disse l'altro facendolo entrare, senza peró rispondere alla domanda di Mark.
«Non me ne fotte un cazzo della pioggia. Cosa è successo?»
chiese di nuovo.

«Somin mi ha lasciato»

Mark dopo aver sentito quelle parole, era in un misto di emozioni, non sapeva se essere felice per l'avvenimento, triste per la sofferenza dell'amico, o incazzato per il fatto che lo aveva fatto preoccupare per una cavolata del genere.

Ma in quel momento doveva essere solo un buon amico, quindi cercando di essere il più sincero possibile disse "mi dispiace"

L'altro così, senza dire niente,si sedette a terra poggiando la schiena vicino alla seduta del divano.
«Tenevo davvero tanto a lei»
sussurrò mantenendo la testa bassa.
«Lo so Jackson... si può sapere perché ha lasciato un ragazzo perfetto come te?»

Mark stava odiando quella ragazza con tutto il cuore
«Perché era da un po' di tempo che si stava frequentando con Taewoo... ma solo ora ha trovato il coraggio per dirmelo»
Abbassò nuovamente la testa.
«Ti ha lasciato per quel puttaniere di Taewoo?!... Lo vedi che persona di merda è quella ragazza! Lei non vuole avere un fidanzato, vuole solo avere un trofeo da sfoggiare, per questo ci prova sempre con quelli più popolari della scuola... non ti meritava!»
Disse incazzato Mark.
Intanto sul viso di Jackson inziarono ad uscire delle lacrime.
«Ti prego non piangere.. non voglio vederti così...»
Continuò il moro abbracciando dolcemente l'amico.

Dopo alcuni minuti passati in silenzio, Mark decise di parlare. Era arrivato il momento di far distrarre Jackson.

«Alziamoci adesso, su»
«non ci penso proprio»
rispose deciso il biondo.
«La metti così?...Okay»
Mark, dopo molti sforzi prende l'amico in braccio.
«Mark, sono pesante, mettimi giù... non ho voglia di scherzare adesso»
«Te lo scordi...»
Il più altò fece sedere l'amico sul piano della cucina.
«Tu ora stai qui, metti un po' di musica, e mi dai una mano a cucinare il tuo piatto preferito»
Disse Mark dopo gli sforzi fatti per sollevarlo.
«No...ti prego Mark non ne ho voglia»

A quel punto, Mark decise di sferrare l'ultima carta, prese il cucchiaio di legno e iniziò ad usarlo come microfono.
«Buona sera signore e signori, e benvenuti al Markson cooking and dancing show!»
era un qualcosa a cui giocavano da bambini, facevano finta di essere dei ballerini-cuochi, che si esibivano facendo passi di danza mentre cucinavano (il cibo finto, ovviamente).

«Io sono chef Mark»
esclamó per poi passare il "microfono" a Jackson.
Quest'ultimo lo guardó un po' titubante, ma con un piccolo sforzo, disse: «e io sono chef Jackson»
a Mark si illuminarono gli occhi, forse sarebbe riuscito a far tornare il buon umore all'amico.

[ Just  Best  Friends ] || ϻarksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora