Calum aprì i suoi occhi di scatto, svegliandosi di soprassalto. Sentì dei rumori acustici e notò al suo fianco c'era un macchinario che monitorava i suoi battiti. Osservò un piccolo cerchio andare in alto ed in basso con le linee appuntite con un piccolo sorriso divertito.
Guardò in basso e si accorse di essere sopra ad un lettino d'ospedale, un camice verde aveva rimpiazzato i suoi vestiti. La luce del sole filtrò attraverdo la finestra illuminando la stanza.
Vide una sedia accanto al suo lettino con una borsetta appoggiatavi per terra. Aggrottò le sopracciglia chiedendosi di chi fosse.
Credo che mia madre ne abbia una simile, ma per quale motivo dovrebbe volare fino a New York per vedermi in ospedale?
Pensò.
però mia madre è molto paranoica, quindi è una possibilità.Scorse dei movimenti nel corridoio attraverso le finestre di vetro smerigliato e intravide dei capelli colorati facili da notare.
Calum sorrise non appena Michael aprì la porta, senza guardare all'interno della stanza mentre pregava un'infermiera di poter visitare Calum solo un minuto.
Sospirò voltandosi, i suoi occhi si illuminarono nel vedere Calum sveglio.
"Sei sveglio! E' sveglio!" gridò prima a Calum e poi nel corridoio.
Presto un'infermiera si precipitò dentro e sorrise a Calum, "Buongiorno, signor Hood."
"Buongiorno, perché sono qui?" chiese.
"E' svenuto nel camerino, l'hanno trovata e non stava respirando." disse l'infermiera, osservando il monitor, scarabocchiando qualcosa nei suoi appunti.
"Devi aver avuto un attacco di panico." intervenne Michael.
"Oh Dio, i fan-"
"Erano un po' tristi, ma hanno capito. Non è stata colpa tua e lo sanno bene." concluse Michael.
"Mi sento colpevole lo stesso." Calum si passò una mano fra i capelli.
"Tornerò fra due ore per visitarti." l'infermiera strofinò il suo braccio rassicurandolo e sorrise prima di lasciare la stanza.
"Vado a dire agli altri che stai bene. Sfortunatamente il limite di visitatori è solo di tre alla volta." disse Michael in procinto di uscire.
"Cosa intendi con sfortunatamente? Siete solo in tre, voi." Calum aggrottò le sopracciglia.
"No, siamo in quattro." precisò Michael.
In quel momento la testa di Ashton fece capolino nella stanza, "l'infermiera ha detto che era sveglio, è ver-" guardò al suo interno e vide Calum, "stai bene!"
"Sì, sto bene." sorrise Calum.
Anche la testa di Luke spuntò, "Calum!"
"Luke!" lo imitò Calum.
"Ragazzi, lasciamoli da soli, okay?" propose Michael e Luke, insieme ad Ashton, annuì prima di uscire dalla stanza.
"Cosa intend-" prima che potesse finire la frase, i suoi occhi si spalancarono quando qualcun altro entrò nella camera.
"Ma-" Calum la fissò, stropicciandosi gli occhi un paio di volte per assicurarsi che non stesse avendo allucinazioni.
"Calum." Ingrid sorrise, passandosi una mano tra i suoi ricci capelli scuri.
"Ingrid." sospirò Calum.
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unknown number ➸ c.h. [ita]
Fanfiction[IN REVISIONE] La storia non è mia, è di @cillianmurphy. Io la traduco solamente. Sequel di: Wrong Number.