Routine... o quasi

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Salvatore pov

Surrealpower, ovvero Salvatore era un ragazzo di 21 anni che, incredibilmente per la sua età, abitava già da solo a Milano.

Per gli amici era Surry, per la sua famiglia Salvo, insomma, una gran confusione di nomignoli a pensarci.
Ma tutti questi soprannomi venivano dal nome del suo canale you tube, cioè Surrealpower.

Veniva considerato dagli amici e dagli altri mates senza cuore, o cuore di ghiaccio, per il suo essere molto distaccato e un po' apatico in certe situazioni.

Sul suo canale portava specialmente video con contenuti di minecraft, dove spaziava da la serie minecraft ita, a mates in minecraft, alle bed wors, alle skyblok, per concludere con mappe e mood varie.
Insomma nonostante fosse un canale molto attivo, addirittura con due video al giorno, c'era poco spazio per i vlogs.
Infatti, quando caricava uno di quest'ultimi, i commenti esplodevano, con mille domande e frasi della serie "ti adoro ", o altre cose, ma non c'erano molti haters.

Ci fossero stati o no, a Salvatore poco gli sarebbe importato, dato che, come aveva già specificato più volte, non era una cosa che lo toccava minimamente.
O almeno era sempre successo così.

Un commento, sotto uno stupido video registrato all' ultimo, dove un po' per stanchezza, un po' per ritardo alla pubblicazione, non era stato molto attento all' editing.

Il commento era stato fatto innocetentemente, ma il fine era abbastanza chiaro, dato che aveva anche il minuto e i secondi.
"[...] un abbraccio così non me lo da neanche il mio ragazzo😙😉❤"
Scritto da una tale* loveship03* (Ci tengo a precisare che i nomi sono inventati per cui se c'è davvero questo nome,sorry ,non era voluto).
Il minuto segnalato era circa il 5' anche relativamente presto se si considera che il video ne durava ben 15 .
Infatti, era proprio questo che anche surry non poteva spiegarsi come avesse fatto a non accorgersene.

Riguardò quella sequenza in loop anche più  10 volte, prima di rassegnarsi, dato che ormai il video era pubblicato.

Ormai era sera tardi e il giorno dopo avrebbe avuto da registrare ed editare molti video, dato che gli mancavano.
Si prospettava una giornata pesante.

Spense il computer, attaccò il telefono in carica e si mise a dormire, o almeno per così dire.
Non chiudeva occhio, pensava e ripensava a quella scena dove, appena tornato da Padova ,aveva abbracciato Stefano, anzi dove Stefano aveva abbracciato lui sulla soglia di casa, lasciandolo allibito, con un sorriso ebete e una videocamera accesa nella mano.

Surry non era molto abituato ai gesti di affetto, non perché non ne avesse ricevuti o non ne avesse dati, ma solo perché lui aveva come delle barriere nel cervello per quando dosava le smancerie da dare alle persone.
Famiglia, amici, parenti ,conoscenti e possibile fidanzata, tutti in quantità diverse e precise.

Ritornando alla scena del video, come già detto, si trattava di un abbraccio, molto sentito aggiungerei, anche se il titolo era "RITORNO A MILANO" ( non poteva essere più freddo).

Perché non lo aveva tolto? Perché non lo aveva velocizzato? Ma soprattutto, perché non aveva cambiato l' audio mettendo una stupida canzoncina sotto?
No invece no, aveva lasciato quello originale, con il silenzio e la lunghissima pausa dell' abbraccio.

Esausto da quei pensieri si alzò, andò in cucina e prese un bicchiere d'acqua, per poi tornare a letto e,finalmente, addormentarsi,lasciando tutte le preoccupazioni al giorno dopo.

Il giorno seguente

Beeep beeep beeep ....

-Ma che diamine...-

- Sì,sì ci sono -

Beeep beeep... 

Salvo si rigirò verso la direzione dove, sopra uno sgabello, il suo telefono stava vibrando e suonando.
Prese gli occhiali, se li mise e, dopo una piccola stiracchiatina alle braccia, finalmente si decise a spegnere la sveglia.
6:30 di mattina, a quell'ora, ormai da un po' di mesi, Salvatore si svegliava, per dare il via alla sua giornata da youtuber.

Si alzò e si diresse verso il suo bagno ( Tudor in quei mesi non abitava con loro , era infatti partito per gli stati uniti ,dove era deciso ad approfondire la sua conoscenza musicale) .
Prese l' accappatoio e lo appoggiò sul bordo del lavandino, poi si infilò in doccia.
Ci rimase per un buon quarto d'ora, per poi rendersi conto, che non si era ancora fatto nemmeno lo shampoo.

Si riprese da quello stato di trance e iniziò a lavarsi.

Uscito dalla doccia, si rimise i suoi occhiali neri e, in accappatoio, si diresse verso camera sua.
Decise di vestirsi molto normalmente, con un paio di jeans e la sua maglietta preferita dei mates, quella con la tigre.

A questo punto era indeciso se fare colazione o registrare.
Quel giorno era particolarmente affamato e optò, così, per rifocillarsi, mentre avrebbe montato uno speciale.

Montando ed editando, il tempo passò in fretta e si fecero le nove.

Ma surry se ne accorse solo dopo che sentì la musichetta della sveglia di Stefano che, nonostante fosse molto attonita dalla presenza dei muri, arrivava flebile alle sue orecchie.

Si aprì una porta e dei passi che, si ripetevano irregolari, fecero rumore nella silenziosità della casa, poi uno sportello fu sbattuto con forza.

Salvo non se ne preoccupò più di tanto e, dato che ormai era tardi, decise di iniziare a registrare.

Scelse di provare a giocare dei giochi insoliti per il pc.

La musichetta era alta, ma nonostante ciò si sentivano dei singhiozzi provenire dal soggiorno.
Allora Salvatore interruppe la registrazione e decise di andare a controllare.
Si tolse le cuffie e le appoggiò sulla scrivania.
Si diresse, poi, alla porta della sua camera e uscì lasciandola aperta.

Fece il corridoio e arrivò alla stanza da dove provenivano i singhiozzi ... assurdo.

Stefano, seduto su un angolo del divano, raggomitolato su se stesso, con le braccia attorno alle gambe ed esse piegate verso il petto.
Tutto ciò accompagnato dall' insolita assenza di occhiali, una merendina in una mano e un fazzoletto nell'altra.
Salvatore capì che doveva assolutamente parlare con il suo amico.
Fece qualche passo in avanti...
Ma Stefano niente, non si mosse, non spostò lo sguardo, o cercò di capire chi stesse entrando.

Allora Salvo provò a parlargli :

-Ehi Ste ...-
Ma si interruppe subito, perché vide che, adesso, aveva l'attenzione del maggiore.

Welà gente volevo informarvi che questo capitolo è stato revisionato.

COME LE FARFALLE VOLEREMO/|Salvefano|/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora