Capitolo9-Incastrata

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-What time I come to pick you up?-

Incastrata

Erano passati esattamente quindici giorni da quando Chaz mi aveva consegnato la foto di Chloe, per nottate intere mi ero chiesto se l'opzione del 'ricatto' fosse l'unica opportunità per uscire insieme a lei e, quando avevo realizzato che non avrebbe mai accettato un invito a cena da parte mia, ero arrivato alla conclusione che in fondo mi sarei preso ciò che mi spettava. Probabilmente dopo oggi mi avrebbe considerato una persone squallida e calcolatrice ma non avevo altre opzioni da prendere in considerazione.

Camminando lungo i corridoi mi fu impossibile non notare l'amica bionda di Chloe intenta a dipingere il proprio armadietto con colori scuri, per nulla intonati ai colori chiari che ricoprivano i corridoi e gli armadietti della nostra scuola.
"Dove posso trovare Chloe?"
"Perché dovrei dirtelo?" Chiese con un sorriso sul volto, ce la metteva tutta per farmi apparire ridicolo ma nonostante questo mantenni la calma.
"Dove è Chloe?" Richiesi sentendo la ragazza accanto a me sbuffare "Sei così noioso, come farà a sopportati la mia amica proprio non lo so" poggiando il pennello intinto di rosso sull'armadietto iniziò a disegnare una stella, aggrottando la fronte osservai come non si curava minimamente della precisione.
"Dovresti usare meno tinta, sta colando" la informai ricevendo la più totale indifferenza da parte sua.
"È stata chiamata giù in segreteria" bofonchiò, quando girandosi verso la sua destra incontrò la mia figura,capendo che non me ne sarei andato senza l'informazione.

Abbassando lo sguardo verso il pavimento mi tratteni dal ridere e sussurrando un grazie Bridgit fui diretto verso le scale per raggiungere il piano inferiore, dove si trovava la segreteria.
Percorrendo il lungo corridoio intravidi una figura femminile intenta a leggere alcuni annunci fissati se una lastra di legno. Osservandone attentamente il profilo riconobbi quei lineamenti contratti per l'attenzione che stava riponendo nel leggere.
Quando le fui dietro le spalle portai il mio viso accanto al suo orecchio facendole sentire il calore della mia voce.
"A che ora avevamo detto?"
Chloe sussultando si voltò velocemente verso di me portando i suoi capelli, precedentemente ben sistemati lungo il lato destro della spalla, dietro la schiena lasciando esposto ai miei occhi il suo collo.
"Justin" disse in un bisbiglio.
"Non era mia intenzione spaventarti" mi scusai educatamente osservando come il suo respiro pian piano ritornava normale. "Che ci fai qui?" Mi chiese sistemandosi i capelli lungo entrambe le spalle. "Credevo che questa fosse una struttura pubblica" dissi prendendomi gioco di lei, osservando il modo in cui increspò le labbra a causa della mia risposta potei dedurre che ero riuscito a stuzzicarla.
"Un edificio pubblico dove è obbligatorio partecipare alle lezioni scolastiche" contrabbattè lasciando un fugace sguardo all'orologio appeso al muro, dietro alle mie spalle. "Rispondere alla mia precedente domanda vi risulta troppo complicato Miss. Gomez?"
"Se solo foste così gentile da ripropormela Mr. Bieber" subito dopo aver detto la frase potei vedere come sul suo volto si dipinse un velo di serietà che prima era sostituita dalla spensieratezza.
"A che ora ti vengo a prendere?"
"Credevo fosse chiaro, Justin devi smetterla. Non ci siamo parlati per giorni e ora-" Mi chiese iniziando ad allontanarsi da me. "Cosa ho fatto?" Chiesi interrompendo ciò che voleva dirmi. Aggrottando la fronte mi parve confusa e quando capii che non avrebbe detto niente continuai.
"Qualcosa devo aver fatto per meritarmi tutto questo. Ti ho forse offesa? Sei venuta a conoscenza di fatti poco gradevoli sul mio conto?" Chloe lasciando le labbra socchiuse iniziò a disapprovare lentamente "devo andare, mi è stato detto di tornare dopo pochi minuti e credo sia passato abbastanza tempo" sussurrò cercando di allontanarsi da me ma appena realizzai che mi stava nuovamente sfuggendo dalle dita le afferrai il braccio impedendole di sfuggirmi. "Questa volta no" dissi prendendo il mio telefono in modo da farle vedere la foto.
Chloe si avvicinò al dispositivo e osservò più da vicino la sua foto.
"Come diamine l'hai avuta?" Chiese alzando lo sguardo verso i miei occhi.
"Non è importante questo Chloe" le dissi premendo col pollice il tasto di blocco impedendole di vedere ancora la foto. "Non capisco, è una semplice foto, per caso non mi è permesso andare alla festa di una mia amica?" Chiese cercando,invano, di apparire spensierata. "Sai che non sono io a vietartelo" risposi notando poco dopo come la sua espressione facciale mutò drasticamente. "Sei...perfido" disse serrando la mascella "devi darmi la foto ed eliminarla dal telefono" disse incrociando le braccia al petto, la trovai quasi tenera in quella posizione. "Non sono perfido, mi riprendo ciò che mi spettava. Quindi, a che ora passo a prenderti?" Chiesi nuovamente.

I Vampiri Sono Ovunque ||Justin Bieber & Selena GomezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora