- I felt guilty-
Appuntamento
"Hai intenzione di dare risposte di senso compiuto alle mie domande o preferisci continuare con i monosillabi?" Mi chiese Justin una volta che rientrò in sala per porgermi il dolce. "Se avessi saputo che saremmo venuti a casa tua, lo avrei portato io il dolce" sbottai infastidita dalla situazione in cui mi trovavo. "Per questo non le ho detto niente Miss Gomez" mi rispose sedendosi difronte a me con un sorriso stampato sul volto. "Sei così irritante" bisbigliai facendo ridere Justin ancora di più.
"Mr. Bieber questo dolce è forte" dissi versandomi nel bicchiere dell'acqua per affievolire il gusto amaro dell'alcol. "Aveva intenzione di stordirmi?" Chiesi posando lo sguardo sul dolce. "Non ho bisogno di questi mezzi per ottenere ciò che voglio Miss Gomez" mi informò finendo la sua fetta di torta. "La prossima volta farò io il dolce" non mi ero minimamente resa conto di ciò che avevo appena detto così, alzando lo sguardo verso Justin, sentii le mie guance leggermente riscaldate.
"Quindi ci sarà una prossima volta, sono profondamente colpito. Credo che quel boccone di torta vi abbia fatto perdere il lume della ragione Miss Gomez, tuttavia sarei uno stupido a lamentarmi. Sarete ben accetta in questa casa"
"Quindi è qui che abiti?" Chiesi distogliendo subito lo sguardo dal suo volto per tentare di cambiare discorso. "No, questa sarà la casa di mia madre appena mi raggiungerà a Los Angeles. Per il momento è una casa disabitata" mi informò facendomi annuire mentre assimilavo le nuove informazioni che mi erano state date. "Al momento tua madre dove è?"
"Scusa Chloe ma non amo parlare di questo" mi rispose lasciandomi stupita, portando il mio sguardo sul suo viso osservai come tutto d'un colpo divenne malinconico e mi rimproverai mentalmente per non essere stata zitta. In quel momento la voce di mia madre iniziò ad espandersi come un eco per la mia testa."Chloe, non essere così impicciona, qualche volta bisogna farsi gli affari propri"
Mordendomi il labbro inferiore portai lo sguardo verso il mio piatto iniziando a giocarellare con il dolce, mi sentivo schifosamente in colpa per ciò che avevo detto.
Ancora con lo sguardo basso sentii la sedia di Justin produrre un rumore acuto e successivamente dei passi avvicinarsi lentamente verso di me.
Titubante decisi di alzare il viso per incontrare gli occhi color miele di Justin.
"Credo che a questo punto sia lecito chiederle di ballare Miss. Gomez" disse il ragazzo difronte a me mostrandomi un sorriso forzato.
I sensi di colpa mi impedirono di rifiutare la mano che mi stava porgendo e, sospirando, portai la mia mano sul suo palmo facendomi subito dopo alzare dal mio posto per allontanarci dal tavolo sul quale, fino a pochi minuti fa, avevamo finito di mangiare."Vorresti ballare senza musica?" Chiesi appena portò la mia mano sinistra dietro il suo collo, mostrandomi un piccolo sorriso avvicinò il mio corpo al suo facendo in modo che il mio mento finisse sulla sua spalla.
"Lasciati guidare" sussurrò provocandomi una serie di brividi lungo tutto il corpo. Restando con un nodo alla gola non obbiettai ciò che aveva appena detto, provai a seguite i suoi movimenti, abbassai pure la testa per osservare il movimento dei suoi piedi così da non calpestarli ma ad un certo punto distolsi la mia concentrazione dal ballo e inevitabilmente gli pestai un piede.
Justin non emise un solo sospiro irregolare, io invece mordendomi il labbro inferiore per il nervoso mi staccai dal suo corpo così da osservarlo meglio in viso. "Mi dispiace, io non so ballare i lenti e... questa serata non potrebbe andare peggio, continuo a sbagliare tutto" dissi tentando di raggiungere il salotto così da poter uscire da quella casa. Justin però non lasciò la mia mano e con un piccolo movimento del braccio mi riportò davanti alla sua figura, il suo respiro freddo colpiva le mie labbra provocando, per l'ennesima volta, innumerevoli brividi.
"Questa serata non potrebbe andare meglio, devi semplicemente rilassarti" mentre i nostri sguardi si incontavano e il cuore batteva più velocemente del normale una vocina nella mia testa continuava a ridere."Oh Chloe, piccola Chloe, ti sei già dimenticata William? Anche lui ti aveva chiesto soltanto di rilassarti. Devo rammentarti come andò a finire?"
Interrompendo il contatto visivo con Justin mi avvicinai per continuare il nostro piccolo ballo però, questa volta i nostri corpi non erano attaccati uno contro l'altro.
"È proprio così difficile farti innamorare?" Mi chiese spingendomi nuovamente contro il suo petto.
"Ci casco una volta Mr.Bieber, soltanto una volta" bisbigliai tentando di staccare il mio corpo dal suo.
"È proprio così difficile per te evitare il contatto fisico?" Chiesi ormai esausta di ribellarmi. "Direi proprio di si Miss. Gomez"Increspando le labbra assottigliai lo sguardo a due fessure in modo da lancargli occhiate fulminanti, Justin tentò di non ridere e allontanandosi leggermente da me iniziò a farmi volteare facendo svolazzare il bordo del mio vestito scoprendo di poco i polpacci.
Appena mi fece fermare mi aggrappai con le mani alle sue spalle per evitare di perdere l'equilibrio e finire come un peso morto sul pavimento."Chloe hai freddo?" Mi chiese il ragazzo che mi sorreggeva, alla sua domanda rimasi leggermente basita e confusa. Per quale motivo credeva questo?
Stranita spostai lo sguardo verso le mie braccia scoperte, aggrottando le sopracciglia osservai la pelle d'oca. Il mio corpo non rispondeva ai miei comandi quando ero con Justin e questo, non sapevo ancora se era una cosa positiva.Senza darmi la possibilità di rispondere sentii qualcosa di caldo poggiarsi contro le mie spalle, sentendo le guance andare a fuoco alzai lo sguardo verso Justin per vederlo in camicia.
"Mi spiace, fin quando ero seduta non sentivo freddo"
"Ti stai scusando per sentire freddo?" Mi chiese strofinando lentamente una mano lungo il mio braccio sinistro per procurarmi calore. "Credo, di si" risposi capendo subito dopo quanto stessi suonando ridicola.
Sbuffando gli diedi un leggero pugno sul petto per poi poggiare il viso sulla sua spalla iniziando a ridere di me stessa. "Non so cosa mi succeda, in genere non sono così"
"Vorresti dire che non sei mai te stessa con gli altri?" Mi chiese facendomi smettere di ridere a poco a poco "magari è con te che non sono me stessa" dissi alzando il volto così da poter vedere i suoi occhi color miele "Già, magari" mi rispose riprendendo a danzare nel più assoluto silenzio, più i nostri corpi si muovevano nella più totale armonia,più io capivo che in fondo Justin non era poi così male come avevo pensato al principio.
Quando Justin mi fece indietreggiare con il busto, sostenendomi con il braccio che circondava la mia schiena, avvicinò il suo viso al mio. Probabilmente mi sarei lasciata trasportare dal momento se d'improvviso non mi fossi resa conto che tutto ciò mi stesse sfuggendo dalle mani. "Sono molto stanca Justin, potresti riportarmi a casa?" Chiesi appena Justin fu troppo vicino alle al mio viso.
"Certamente" mi rispose aiutandomi a tornare in posizione eretta.
"Comunque sappia che mi ha stupita Mr. Bieber" affermai subito dopo aver sbadigliato dalla stanchezza.
Justin aprendomi la porta forzò un lieve sorriso.
Camminando verso il sentiero che ormai col calar della notte era diventato oscuro ci incamminammo verso la macchina.Justin's POV
"Chloe mi stai ascoltando?" Chiesi per la seconda volta. Non ottenendo nessuna risposta mi trovai obbligato a distogliere lo sguardo dalla strada per concentrarmi sulla ragazza seduta sul posto del passeggero. Appena la luce di un lampione le illuminò il viso notai i suoi occhi chiusi dovuti al fatto che stava dormendo.
Sorridendo lievemente svoltai per sostare in un posto di blocco.
Assicurandomi che stesse realmente dormendo afferrai il suo telefono già sbloccato a causa di un giochino aperto.A: Papà
Vado a dormire a casa di Carly, domani mattina passerò a casa per cambiarmi.A: Carly
Carly se mio padre ti contatta, io sono a dormire da te, domani ti spiego_______________
Capitolo revisionato✔
Se notate la presenza di errori vi chiedo di avvisarmi
Grazie c:
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I Vampiri Sono Ovunque ||Justin Bieber & Selena Gomez
Vampire"Perché quando perdi il tuo tutto,ti ritrovi con il vuoto che riempiva" Justin è una specie di Vampiro molto rara. Anche lui ha il suo lato umano ma spesso "il mostro" che è in lui prende il sopravvento e Justin cambia non solo mentalmente ma anche...