Ciao mi presento, sono Aili piacere. Sono una semplice ragazza Americana, che va ad una scuola superiore qualsiasi, e che ha una vita qualsiasi. La mia vita in breve, semplice:
Sveglia
Colazione
Abiti
Ritardo
Scuola
Problemi
Pranzo
Casa
Studio
Cazzeggio
Cena
Compiti
Letto
E mi pare di aver già detto tutto su di me, ma sapete la vita fa cose strane a volte, venite con me. Entrate nella mia vita, e vivetela con me, chissà magari vi divertite un po'.
Tru...tru...tru...
Eccola qua, la mia sveglia preferita che non manca mai di rompermi le scatole. Allungo pigramente un braccio e inizio a colpirla, finché non cade e si zittisce finalmente. Mi alzo con la voglia di vivere che potrebbe avere una sedia, e mi avvio verso il bagno. Mi spazzolo i capelli mi lavo i denti ecc...
Uscita finalmente dal bagno vado verso il mio armadio, decidendo cosa mettere, opto per i miei soliti jeans neri semplici, una maglia bianca normale con sopra una felpa nera larga, giaccone pesante e vans nere ai piedi e zaino nero in spalla. Non amo i colori in caso non si fosse capito. Mi avvio alla fermata dell'autobus come sempre, mi accendo una sigaretta e faccio partire una canzone a caso. Arrivata finalmente a scuola, mi dirigo velocemente in classe, per fortuna il professore è in ritardo, mi siedo e aspetto che inizi la lezione.
Il professore arriva finalmente dopo 15 minuti, e inizia a spiegare matematica.
Le ore passano, e finalmente arriva la ricreazione. Raccolgo velocemente le mie cose ed esco per prima, mi dirigo in bagno e mi chiudo dentro ad uno sgabuzzino.
Ah non ve l'ho detto? Ok ve lo dico adesso, la mia vita si divide anche in bullismo e fuga, già la mia vita è fantastica. Un rumore attira la mia attenzione.
" chissà dove si è cacciata quella merda, voglio divertirmi"
" vedrai che la troviamo Cloe, oggi non può sfuggirci"
" intanto potremmo andare da Mike"
" va bene uffa, andiamo"
Tiro un sospiro di sollievo, per adesso sono salva. Non mi azzardo ad uscire da qui fino al suono della campanella, che segna la fine della ricreazione e l'inizio della lezione di storia.
Entro in classe senza troppi problemi e mi siedo al mio posto, il professore entra dando inizio alla lezione.
" ragazzi il tema di quest'anno non che tema della tesina sarà il folclore"
" il che?"
Eccola la solita Cloe tutta bellezza e crudeltà e neanche un minimo di cervello.
" il folclore Cloe, sarebbero delle leggende dei popoli antichi, un esempio sono i Licantropi i vampiri e le streghe. E con questo non intendo parlare di Twilight"
" però Jacob è figo"
Eccola, ti pareva che quell'oca non andasse a parare lì.
" si d'accordo. Ora ragazzi visto che sarà l'argomento della tesi d'esame, inizieremo con una piccola ricerca di coppia. Ovviamente ognuno avrà un argomento diverso"
Grandioso, mi toccherà fare tutto il lavoro da sola, o peggio doverlo fare ed essere pure menata.
" Aili Mor"
Oddio, non mi sono accorta che il professore mi stava chiamando che figuraccia.
" si professore"
" lei sarà in coppia con Salvatore Cinquegrana e farà i licantropi"
Tiro un sospiro di sollievo, sarò con uno dei pochi ragazzi che non mi ha mai fatto nulla. In questa classe è uno dei pochi che si fa rispettare, senza essere uno dei soliti coglioni tutti muscoli e niente cervello. Salvatore è sempre stato un ragazzo tranquillo, intelligente e mai molesto con nessuno. Magro altro, con l'apparecchio e degli occhiali enormi. Che fortuna immensa.
" bene ragazzi adesso che ho fatto le coppie, ci resta ancora mezz'ora. Mettetevi vicino al vostro compagno o compagna e iniziate"
Mi giro verso Salvatore per capire se devo alzarmi io o se viene lui. Lo vedo alzarsi e prendere la propria sedia, poggia la sedia in parte al mio banco e si siede.
" ciao "
" caio"
" allora, da cosa vogliamo iniziare?"
" iniziamo aprendo il libro, e leggendo le pagine che ci interessano"
" d'accordo"
Entrambi apriamo i nostri rispettivi libri in silenzio, e iniziamo a leggere.Al termine dell'ora ci alziamo per andare in mensa, o almeno così fanno tutti, io invece di andare in mensa mi dirigo verso il giardino.
" dove vai?"
Cazzo lo sapevo.
" da nessuna parte"
" allora perché scappi così, dai non hai voglia di giocare con noi"
Ma perché sempre a me, la mattinata era parità bene e ora invece Cloe è venuta a rovinarmela.
" vorrei tanto restare a 'giocare' ma devo fare una cosa"
" invece tu non farai proprio nulla"
Eccoci al solito, le ragazze mi accerchiano con uno sguardo non troppo amichevole o rassicurante.
" allora cicciona che cosa pensi di fare"
Forse non ve lo avevo detto, ma in confronto a tutte le ragazze di questa scuola, io sono un po' in sovrappeso. Non tanto, ma la pancetta c'è, invece loro sembrano uscite da un catalogo di modelle di Victoria's Secret.
" povera piccola indifesa grassona"
" ammettilo, non vedi l'ora di andare in mensa a strafogarti di cibo"
" preferisco mangiare qualcosa che essere una bulimica schifosa come te Cloe"
Non sono riuscita a trattenermi stavolta, e la mia bocca larga sta per essere punita.
" che cos'hai appena detto!"
Rimango ferma e zitta
Una delle scagnozze di Cloe mi afferra per i capelli.
" ripeti grassona se ne hai il coraggio"
Mi strattona i capelli facendomi un male assurdo.
" Ripeti ho detto!"
" che preferisco mangiare che essere bulimica come te"
Eccolo, un violento schiaffo mi arriva in pieno viso, facendomi persino voltare la testa di lato.
" ricordati il tuo posto cicciona"
Le altre due mi mollarono, poiché mi stavano tenendo fino a poco fa, e mi buttarono a terra.
Cloe si piega e mi sputa in pieno viso, per poi rialzarsi e andarsene con le sue cagne al seguito.
Mi alzo da terra e vado in bagno, mi sciacquo il viso, e alzo lo sguardo verso lo specchio, guardando il mio riflesso noto quanto sono schifosamente patetica, non sono riuscita nemmeno a ribellarmi, come sempre.
Sulla mia guancia si vede ancora il segno rosso dello schiaffo, ma non uscirà un livido, troppo debole.
Esco in giardino e mi siedo sotto ad un albero, tirò fuori dal mio zaino il mio panino, ma invece di mangiarlo lo guardo. Non ho fame. E lo rimetto nello zaino, so che è vietato e potrei passare dei guai ma ora ne ho proprio bisogno, mi arrampico sull'albero e guardando in giro mi assicurò di essere sola. Accertato questo mi accendo una sigaretta, stando attenta a non farmi notare.
" che diamine stai facendo"
Colta alla sprovvista sobbalzo e la sigaretta mi cade a terra. Merda! Guardo giù e vedo Salvatore che raccoglie la mia sigaretta.
" fumi"
" s-si i-io"
" sai che potresti passare dei guai seri"
" lo so ma io..."
" ma?"
" no niente"
Salvatore la ributta a terra e la calpesta spegnendola.
" scendi prima di cadere e farti male"
" ok"
Scendo e mi ritrovo davanti a Salvatore.
" per la ricerca, dove vogliamo trovarci?"
Mi chiede tranquillamente.
" non so a casa mia?"
" d'accordo quando?"
" oggi pomeriggio?"
" non posso ho... Degli impegni"
" domani?"
" va bene, dopo scuola o più tardi?"
" dopo scuola"
" d'accordo"
La campanella suona, segnando la fine del pranzo.
" andiamo dobbiamo andare in palestra"
Ci avviamo verso la palestra, in completo silenzio, spalla a spalla o meglio spalla a gomito. Questo ragazzo è alto il doppio di me, nonostante il mio 1,65 non sia male.
Arriviamo in palestra e ci dividiamo.
Entro negli spogliatoi e vado verso il bagno, ci manca solo di farmi vedere mentre mi cambio da quelle stronze.
" dove pensi di andare grassona"
Cazzo ero quasi arrivata.
" da nessuna parte"
" a me invece sembra che tu te la sia dando a gambe"
" stavo solo andando in bagno"
" hai per caso paura di farti vedere nuda da noi"
" ti piacerebbe"
" allora prego il tuo armadietto è proprio la"
Non posso farmi vedere spaventata, mi avvio a testa alta al mio armadietto e ci poggio dentro il mio zaino, tirando fuori l' uniforme.
Inizio togliendomi le scarpe, mentre quelle arpie mi guardano senza distogliere lo sguardo.
Mi levo i pantaloni e le sento ridacchiare.
" ma avete visto che cosce enormi"
Ignorale Aili vogliono solo sminuirti, come sempre.
Mi infilo i pantaloncini neri, quanto li odio, mi sfilo lentamente la maglietta, e le sento scoppiare a ridere.
" oddio Hahahah che schifo, ma guardate che pancia, e che braccia enormi, sei schifosamente grassa"
Mi infilo velocemente la maglietta bianca lunga e le scarpe da corsa.
Esco velocemente ed entrò in palestra, il fischietto del Coch ci richiama tutti.
" tutti quanti sulla linea bianca forza"
Una volta messi tutti in ordine in riga il prof riprende a parlare.
" iniziamo con quattro giri di corsa come riscaldamento"
La palestra non è piccola quindi quattro giri sono pochi ma estremamente lunghi.
Inizio a correre come tutti gli atri, io non sono portata molto per la corsa, ma ho la resistenza. Finché non crollo io corro. Finito i giri di corsa il professore ci mette a squadre per giocare a pallavolo, grandioso.
Sono in squadra sia con quella stronza di Cloe e che con le sue leccapiedi, ma essendo in mezzo a tutti gli altri non dovrebbero farmi nulla, teoricamente.
La partita incomincia, e sembra andare tutto per il verso giusto, finché...
La palla si dirige verso di me, questa la prendo ne sono sicura.
" mia"
Qualcuno grida, per poi sentire qualcuno che mi spinge e mi ritrovo per terra, un dolore lancinante alla caviglia mi coglie, e non posso fare a meno di stringerla tra le mani lamentandomi.
" Cloe che diamine ti è saltato in testa"
Urla arrabbiato il Coch Robert.
" niente, volevo solo evitare di perdere la partita"
Risponde con fare innocuo Cloe"
" non è vero lo ha fatto apposta l'ho vista io"
La voce si Salvatore mi coglie alla sprovvista, nessuno mi ha mai difesa, me che meno preso le mie parti. Ma che combina così facendo si rovinerà la reputazione.
" bene Cloe dal preside subito"
" ma...ma... Coch.."
" niente ma vai prima che la tua situazione peggiori ulteriormente"
Cloe si gira imbufalita sbuffando e pestando i piedi come una bambina.
" c'è la fai ad alzarti"
Mi chiede il Coch preoccupato.
Mollò la caviglia, e facendo forza sulle braccia cerco di alzarmi, ma appena metto un minimo di peso sulla caviglia, questa mi manda una fitta dolorosissima facendomi ricadere a terra.
" Salvatore aiutami a tirarla su"
" certo"
Eccoci, servono ben due uomini per alzarmi tanto sono pesante, che figuraccia.
" hahaha ecco guardate, servo ben due uomini per alzarla, che balena lardosa"
Ecco, oltre al danno la beffa, era ovvio.
Il Coch mi lascia ancora seduta a terra e si guarda in giro.
" ok chi è stato a dirlo si faccia avanti o avrete tutti una nota"
Silenzio.
" bene, nota!"
Dei lamenti si ergono dalla massa di studenti.
" adesso vi lamentate, fuori un nome oppure nota"
Nessuno apre bocca, il Coch spazientito mette la nota, mentre io sono ancora qui seduta come una deficiente.
Salvatore si piega verso di me, e mi mette le mani sotto le ascelle.
Ma che diamine vuole fare, magro com'è non riuscirà mai a tirarmi su da solo, ci farà solo una pessima figura.
" che fai, così ti renderai ridicolo. Non riuscirai a tirarmi su da solo"
" zitta e fidati"
Senza nessuno sforzo, mi alza e mi mette in piedi sotto lo sguardo sorpreso di tutti.
Ma come cavolo ci è riuscito?
" bhe, qualcuno ha qualcosa da dire?"
Chiede Salvatore guardando il gruppo di ragazzi in parte a noi.
Ancora una volta nessuno apre bocca.
Salvatore mi fa mettere una mano intorno al suo collo e mi accompagna fino alla panca.
" Max vai a prendere del giaccio in infermeria"
Ordina il Coch a uno dei ragazzi, che ancora sbalordito annuisce e scompare uscendo dalla porta della palestra.
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The mistery of the wood
WerewolfPuò un impronta sbagliare? La dea luna può sbagliare ad accoppiare i partner? La tanto sognata notte di luna piena. Quella luna piena diversa dalle altre, poiché una volta ogni due anni, i lupi che guardano quella luna, avranno la benedizione dell...