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" vedi, qui è dove siamo noi. Questo è il paese, e qui sono stati sfollati gli abitanti"
Dice indicando un paesino poco più in là, come avranno fatto a raggiungere quel paese?
" perché noi non siamo stati soccorsi?"
" perché siamo fuori dal paese, perciò non sono venuti"
" capisco"
Spero che mia mamma e mio papà siano al sicuro.
" quindi che vuoi fare? Vuoi andare anche tu là?"
" non ci riusciremmo, ci sono volute quasi tre ore per andare a prendere del cibo. Per raggiungere quel paese ci vorrebbe almeno un giorno intero, ma nelle tue condizioni anche di più."
" come facciamo quindi"
" devo riuscire a mettermi in contatto con i miei amici, loro potrebbero recuperarci"
" come?"
" hanno i loro metodi tranquilla"
" no, intendo come facciamo a metterci in contatto con loro"
Ci pensa un po' su, per poi girarsi verso di me con gli occhi che luccicano. Credo che gli sia venuta un idea.
" mi serve una radio, dei fili di rame e un walkie-talkie"
" aspetta vado a vedere nel garage, mio padre dovrebbe avere ancora qualcosa lì"
Entro nel garage, e qui fa ancora più freddo che in casa. Inizio a rovistare nei vari cassetti, trovo una vecchia radio e i fili di rame ma non il walkie-talkie.
" ho trovato solo questi due"
" va bene lo stesso"
Ad un certo punto ho un lampo di genio.
" aspetta, dovrei avere forse un vecchio walkie-talkie in camera"
" prova a vedere se lo trovi, io inizio a darmi da fare, non sono un tecnico ma qualcosa dovrei saper fare"
" d'accordo arrivo subito"

Salgo le scale e arrivo in camera mia, inizio a cercare dovunque. Guardando nell'armadio trovo una scatola, la apro e vedo che contiene tutti i miei vecchi giochi, inizio a cercare finché non trovò quello che cerco. Due walkie-talkie rosa con i nostri nomi scritti dietro, sono un ricordo ma in questo momento ci servono. Li prendo entrambi e li porto giù da Surry.

" Hey li ho trovati"
" ottimo mettili pure qui sul tavolo"

Li Poggio, ma vedo Surry che guarda i due nomi scritti in pennarello.
" chi era Marina?"
Mi chiede, una fitta al cuore mi arriva potente.
" nessuno"
Rispondo in modo freddo.
" Hey mi spiace se ho toccato un tasto dolente"
" no non fa niente, sono solo... Stanca, vado a preparare qualcosa da mangiare"

Hey
A sei tu ciao
Che ti prende?
Nulla
Allora perché hai trattato così male Surry
Gliel'ho detto, sono solo stanca
Qui qualcosa puzza, e non sono gli stivali, su sputa il rospo
Tu sei mica me? Dovresti sapere già tutto
Mi spiace ma non ci sono sempre stata
Allora vattene, non ti voglio ora!
Va bene, ma non chiamarmi se ti senti sola!

Ma che cazzo, pure la mia coscienza ci si mette. Non sentivo quel nome da così tanto tempo, non mi sarei mai aspettata di risentirlo.
Senza essermene accorta ho iniziato a piangere, attirando l'attenzione di Surry.
" Hey Aili ti sei fatta male?"
Scuoto la testa per fargli capire che non mi sono fatta nulla.
" allora perché piangi? Per quell'uomo?"
Scuoto ancora la testa.
" cosa ti succede?"
" n-n-ien--t-e"
Dico singhiozzando.
Surry mi coglie alla sprovvista abbracciandomi, mi stringo di più a lui, affondando la faccia nella sua maglietta e inzuppandogliela di lacrime. Lo sento accarezzarmi la testa con una mano e stringermi a se con 'altra.
" qualunque cosa sia, io sono qui lo sai"
Annuisco, non riuscendo a parlare. Singhiozzo così forte che il mio corpo trema, i singhiozzi si susseguono velocemente togliendomi il respiro.
"Aili ti prego, respira, così rischi di svenire. Guardami"
Mi scosta leggermente da lui per guardarmi in faccia. Ma io lo vedo sfocato per via delle lacrime, mi gira la testa.
" Aili ti prego fai un respiro profondo, così mi preoccupi"
Come cazzo ha fatto. Solo un nome, merda è bastato il suo nome a farmi crollare. Perché? Doveva prendere me! Lei non centrava era colpa mia! È stata solo colpa mia.
" Aili cosa stai dicendo? Aili ti prego"
Alla fine stremata, perdo i sensi. Ma per fortuna c'è Surry che mi prende, senza farmi sfracellare a terra.

The mistery of the woodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora