La Storia di un Ladro di Cuori

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Oggi vi vorrei raccontare la storia di un furbo e avido ladro di cuori.

La nostra storia si svolge in un semplice corso, famoso per essere ricco di negozi, tutti dalle vetrine piene di oggetti e addobbi; ogni giorno centinaia di persone si ritrovano a passeggiare su quel corso, desiderosi di vestiti, borse o gioielli, cercando di comprare la propria felicità.

Ed è qui che il nostro ladro di cuori, avido di quella felicità, può sfoggiare le sue doti d'attore; forse qualcuno l'avrà visto nei panni di un simpatico ragazzotto molto alla mano, forse il giorno seguente l'avrete visto nei panni di un affascinante uomo dall'aria solitaria, e neanche il tempo di riconoscerlo che già non è più lui improvvisandosi uno studente molto indaffarato.

Charme, abilità nel parlare e nell'affascinare, queste erano le sue armi, le armi di un ladro in piena regola.

Inganna le sue vittime, le costringe a fidarsi, ad aprirsi, a mostrare il sentimento a loro più caro, fino a quasi a fare in modo che loro stessi arrivino a suggerire al ladro che hanno davanti "rubamelo".

Centinaia, anzi no, migliaia erano i cuori che il nostro ladro era riuscito a collezionare fino al giorno in cui una strana ragazza, che lavorava in un semplice bar, per la prima volta non gli diede tanto da pensare.

Quel giorno il nostro ladro era un carismatico ragazzo proveniente da qualche paese lontano, si avvicinò ad un tavolo del bar e ordinò un latte macchiato con una spolverata di cacao sopra, e quando vide la ragazza arrivare, provò, come suo solito, a rubarle il cuore; ma non ci riuscì, anzi la ragazza era stranamente tenace, non gli permise neanche di vederlo e così lei se ne andò, mentre al nostro povero ladro, mortificato e affranto, si spezzò uno dei tanti cuori raccolti nella sua collezione.

Ma non poteva darsi per vinto, lui voleva anzi doveva conquistare quella ragazza, così giorno dopo giorno, con caratteri e costumi sempre diversi andò in quel bar, ordinando il solito latte macchiato, ma nulla da fare, per ogni volta che lui tentava, lei aveva in serbo un rifiuto, e per ogni rifiuto un cuore si spezzava, e a poco a poco il dolore e il senso di vuoto, il pensiero che gli mancasse qualcosa, crescevano.

Passavano le settimane e nonostante i travestimenti il ladro aveva come la sensazione che la fanciulla riuscisse a riconoscerlo, come se esistesse qualcosa che li legasse.

Poi passarono i mesi e gradualmente la sicurezza e lo charme del ladro diminuirono insieme ai suoi cuori, arrivando al punto di non poter nemmeno pensare a lei senza che non se ne spezzasse uno, e poi un altro, e poi un altro ancora, fino a che un giorno il ladro smise di presentarsi.

Era una sera come molte altre, la ragazza aveva appena terminato il suo turno alla caffetteria ed era sulla strada per tornare a casa quando notò qualcuno nascondersi dietro un angolo; avendo un carattere molto tenace, urlò alla misteriosa figura di uscire allo scoperto, e sentendo quelle parole un ragazzo si mostrò, timido e insicuro, non riusciva neanche a guardarla negli occhi, di certo non sembrava, ma lei lo riconobbe all'istante, quello era il ladro di cuori, spogliato di qualsiasi maschera, malinconico e tremante, tentava di farfugliare qualche parola tenendo tra le sue un piccolo cuore spezzato, chissà quanto tempo fa.

La ragazza sorrise, forse l'aveva sempre saputo e forse proprio per questo era riuscita a riconoscerlo nonostante i mille travestimenti, si avvicinò e per la prima volta, dopo mesi e mesi, gli mostrò il suo cuore, anch'esso spezzato, proprio come quello del ladro.

"Ti andrebbe di accompagnarmi a casa?" gli chiese la ragazza, lui annuì felicemente e i due pian piano si allontanarono accompagnati dalla flebile luce della luna, insieme, mano nella mano.

Dopo quella sera del nostro avido, furbo, scaltro ladro di cuori nessuno ne sentì più parlare, sappiamo però che quella sera illuminata da quella flebile luna, quel ragazzo tremante trovò quella felicità che in tutti i modi aveva cercato di rubare.





Spazio dell'autore

Ragazzi, questa è un'altra storia, spero vi piaccia, in questo spazio vi volevo solo dire che tra qualche giorno pubblicherò un'altra storia per poi passare alle "vere" storie di cui vorrei tratterrai, cioè tutte quelle storie appartenenti alle varie mitologie.

Per me sarebbe fantastico se lasciaste un commento facendomi sapere cosa ne pensate del mio lavoro e, se vi è piaciuta davvero la storia, aiutatemi a condividerla; magari postando una frase o un pezzo dei miei racconti sulle vostre storie di instagram (se lo fate ,oltre ad avere la mia immensa gratitudine, taggatemi, su Instagram mi chiamo "aboutsamus")

Alla prossima storia!

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