La leggenda del filo rosso (Unmei no akai ito)

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Consiglio la lettura di questo brano con l'ascolto di "Kataware Doki"


Una volta mi dissero che ogni persona porta, sin dalla nascita, un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella. Il filo ha come caratteristica quello di essere lunghissimo, indistruttibile e invisibile e serve a tenere unite due persone destinate prima o poi ad incontrarsi e a stare insieme per sempre.

Può succedere che per la sua lunghezza, il filo possa aggrovigliarsi e quindi creare non poche difficoltà ai due innamorati prima che possano ricongiungersi l'uno all'altra ma è certo che qualsiasi sia l'ostacolo saranno sempre uniti e legati nel cuore e nell'anima.

Tutto ha inizio da Wei, un uomo rimasto sin dalla tenera età orfano di entrambi i genitori. Proprio perchè rimasto sempre solo e avendo dovuto sempre badare a sè stesso, il grande desiderio di Wei era sempre stato quello di trovare qualcuno che l'amasse e di mettere su una numerosa famiglia. Nonostante la sua buona volontà, però non era riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie o di cui lui si fosse innamorato.

Durante uno dei suoi viaggi Wei incontrò nei pressi di un tempio, un anziano signore che rilassatamente stava consultando un libro, su cui però non risultava esserci scritto niente agli occhi di Wei: questi non era altro che il Dio dei Matrimoni e in quel preciso momento stava consultando il libro che conteneva tutte le coppie che il destino aveva formato. Dopo essersi presentato, rivelò a Wei che il motivo per cui non aveva trovato moglie era che la donna a lui destinata, quella che era legata a lui tramite il filo rosso era ancora una bambina e che doveva aspettare ancora quattordici anni prima di poterla conoscere e quindi poi anche poterla sposare.

Wei rimase un pò perplesso dalla rivelazione e, in un qualche modo anche deluso; chiese dunque incuriosito cosa contenesse il sacco su cui l'anziano signore era appoggiato. Quest'ultimo disse che dentro c'era il filo rosso del destino che legava tutti le donne e gli uomini destinati a stare insieme; si trattava di un filo indivisibile e impossibile da tagliare e il legame che creava era indissolubile: persone dunque legate dal filo erano destinate ad incontrarsi prima o poi e a sposarsi, indipendentemente dai loro comportamenti, da quelli degli altri, da eventi vissuti o da qualsiasi altra influenza esterna.

Wei, già perplesso e deluso dalla prima rivelazione non volle credere nemmeno a quest'ultima risposta e per ripicca e sentirsi libero di scegliere la donna da sposare, ordinò ad un servo di uccidere la bambina che, secondo l'anziano signore del tempio, sarebbe dovuta diventare sua moglie in futuro. Il servo, riuscì solo a ferire la bambina alla testa, ma, poiché era mosso da pietà, non riuscì ad ucciderla.

Ferita ma per fortuna risparmiata la bambina, Wei continuò la sua vita di sempre in cerca di una moglie, che nonostante il passare degli anni non riuscì a trovare.

Quattordici anni dopo, Wei, ancora celibe, giunge a conoscere una bellissima ragazza di 17 anni proveniente da una famiglia benestante e dopo poco tempo i due decisero di sposarsi, anche se era passato un breve lasso di tempo erano riusciti a capire che erano uno fatto per l'altra. La ragazza, sin da quando l'aveva conosciuta, aveva sempre portato sulla fronte una fascia. Giunti al momento intimo per la coppia, la giovane si rifiuta di lasciarsi togliere la fascia destando la curiosità del marito.

Non potendosi più trattenere, la donna scoppia in lacrime per la vergogna e finalmente confessa che il motivo per cui non voleva togliere la fascia dalla fronte era perchè sotto si celava una cicatrice rimasta in seguito ad una ferita procuratagli da un uomo che l'aveva ferita quando ella era ancora una bambina.

A quelle parole Wei si ricordò dell'incontro con il Dio dei Matrimoni al tempio e dell'ordine che aveva dato al suo servo; lo stesso poi scoppiò in lacrime nel confessare di essere stato lui ad aver ordinato di ferirla (se non addirittura ucciderla). Entrambi con le lacrime agli occhi, si strinsero in un tenerissimo abbraccio, capirono che il loro amore era voluto dal Fato, e da quel momento si amarono più di prima, e vissero per sempre insieme.


Spazio dell'autore:

Ragazzi eccoci con un nuovo capitolo, scusate se ho pubblicato in ritardo rispetto al solito, ma la scuola mi sta davvero rubando molto tempo alla scrittura, spero come al solito che la storia vi piaccia e sia in grado di emozionarvi, se così votate e lasciatemi un commento qui sotto per farmi sapere cosa ne pensate. Come promesso ecco chi ha indovinato a che storia stessi facendo riferimento nel capitolo scorso, la risposta corretta era: Romeo e Giulietta e hanno indovinato: @Shiro_102, @buhlol, e ultimo ma non per importanza @TonyRazziSbarazzino.

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