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Capitolo 6

In REVISIONE

Cosa potevo fare?

La mie amiche erano dentro, si erano accomodate  sul divano e avevano iniziato a parlare tra di loro.

Io, invece dì prendermi la responsabilità di andarmi a sedere sul divano davanti a quello dove c'erano sedute le miei due migliori amiche e iniziare a spiegare tutto ciò che era appena successo, decisi di uscire e di dire a Jace che sarebbe stato lui a rispondere alle domande di Ilaria e
Miriana.

Era davanti a me con un'aria divertita, in un certo senso.
"Cosa pensi di fare con le tue amiche?"
"Credo che dovresti rispondere tu, alle loro innumerevoli domande".
"Cosa? Eh? Ma stai scherzando vero? È già tanto se sono riuscito con a rispondere alle tue innumerevoli domande! Figurati con loro che sono in due!"
Lo guardai con aria divertita, in effetti mi uscì una risatina dalla bocca.
"Forza, accomodati"
"Ricordati che quando ti ho detto che ci sarei stato per te, non intendevo questo!".
Entrammo e raggiungemmo le miei due amiche in salotto.

Appena ci accomodammo sul divano di fronte a quello delle mie amiche, Ila iniziò a fare domande e come previsto insieme a lei anche Miry.
"Allora? Che cosa è appena successo? Perché quel tizio ci ha seguite? Ma soprattutto non dovremmo chiamare la polizia dato che ha appena ucciso una donna?"
"Si infatti! Non capisco proprio cosa stia succedendo. Ma Sara perché eri in una chiesa abbandonata? Perché Luke non c'era più e c'era un lupo? Ma soprattutto, perché quel tizio prima è apparso dal nulla?!"
"Ragazze, ragazze! Calme! Ora il biondino qui vicino a me vi spiega tutto" e lo indico con un cenno del capo.
"Mi chiamo Jace e... sono uno shadowhunters"...

Jace riuscì a rispondere a tutte le domande di Miriana e Ilaria.
Eravamo ancora in salotto, in un silenzio religioso, fino a quando Jace si alzò.
"Dovremmo tornare all'Istituo".
Lo guardo storto.
"Non ti conosco bene, ma a giudicarti dall'aspetto, non sembri uno che segue le regole alla lettera".
"In effetti no. Noi dobbiamo tornare all'istituto, ora che sanno che sei una shadowhunter, i demoni potrebbero attaccare te e loro due e tu non sei preparata per combattere, soprattutto se devi difendere anche loro".
Miriana si alzò dal divano e si fermò davanti e me.
"Io dovrei andare. Per favore chiamami quando sarà finita tutta questa storia".
Annuii e la vidi uscire.
Dopo qualche minuto, senza neanche accorgermene ripetei alcune delle  parole di Miriana.
"Quando sarà finita tutta questa storia".
Jace si sedette di nuovo sul divano, di fianco a me.
" Il punto è che tutto questo non finirà mai."
Rimasi incanta a guardare il cellulare che poche ore fa avevo appoggiato sul tavolino di vetro che c'è al centro della stanza.
Dal liberarmi dal mio stato di "trance", fu lo scatto di Ilaria dall'alzarsi dal divano.
"Anch'io ora vado. Ma ti prego sta attenta".
"Anche tu Ila. Penso di aver capito che ora che sapete dell'esistenza del mondo nascosto è più facile che veniate attaccate.
Quindi mi raccomando."
Lei annuì e si avviò verso la porta ed uscì.
Io e Jace ci alzammo dal divano e uscimmo, chiusi la porta di casa e ci avviammo verso l'Istituto, dove avrei iniziato i miei allenamenti con Jace o con chiunque altro, basta che sappia difendere me stessa e coloro che amo dalle minacce del mondo nascosto.

Durante il tragitto non dicemmo nulla, fino a che Jace non mi fece alcune domande, ma che non riguardavano questa strana vita che avevo appena "cominciato", ma di com'era qualche giorno fa la mia vita, prima di venire a sapere di tutto questo.
"Non prendermi per pazzo ma... volevo sapere com'è, cioè, com'era la tua vita da semplice mondana".
"La mia vista da "SEMPLICE" mondana era fantastica: avevo e, per fortuna ho ancora, due migliori amiche con cui passavo delle intere giornate, con cui non mi stancavo mai di parlare, un ragazzo molto premuroso ma che... Aspetta, perché questa domanda? Vuoi sapere della mia vita privata? Neanche ci conosciamo".
"In realtà si."
"SCUSA?"
"Cioè, essendo un cacciatore di demoni sin da bambino, non ho idea di come possa essere una vita semplice come lo era la tua. Non che non mi piaccia rischiare, ma era per sapere".
"Beh... mi fido di te. Come stavo dicendo, avevo un ragazzo molto premuroso, ma che ho dovuto lasciare perché non ricambiavano i sui stessi sentimenti, ora ci sentiamo raramente. Mia madre si è trasferita a San Francisco con mio padre, non perché non mi volessero bene, è che si sono dovuti trasferire lì per lavoro, credo, così mi hanno mollata a mio zio Luke, cioè il fratello adottivo di mio padre. Poi alla fine ho scoperto, tramite Magnus, che in realtà mia madre non era a San Francesco da qualche settimana, poi Mag mi ha detto che era stata rapita da Valentine.
Poi che altro posso dirti sulla mia semplice vita? Ah si! Adoro disegnare, infatti sono, cioè, ero stata ammessa alla scuola d'arte che c'è qui a New York, ma visto quello che sta succedendo in questi due giorni non so se riuscirò a seguire le lezioni, e poi è un college quindi dovrei trasferirmi lì, ma ora che, in teoria, sono una shadowhunter, non riuscirei a fare tutto questo contemporaneamente."
"Certo che per quanto mi hai raccontato della tua vita, non sembra molto semplice, anzi è l'opposto. Ma mi piace, amo tutto tutto ciò a cui si aggiunge un po' di complicazione".
"Un ragazzo molto tranquillo, eh? Ora tocca a te parlare della tua vita da intrepido shadowhunter".

Solo dopo che tornai con lo sguardo sulla strada, notai che eravamo fermi davanti
alla porta della "diroccata chiesa".

"Mmm... magari più tardi. Ora dobbiamo entrare e iniziare ad allenarci, o meglio tu devi iniziare ad allenarti".
"Come vuoi, ma ci conto", e gli puntai un dito davanti al viso.

Detto questo entrammo, arrivammo alla sala centrale dell'Istituto e non credevo a quello che avevo davanti agli occhi.

{Spazio Autrice}
Ciao ragazzuoli! ❤️Spero che questo capitolo vi piaccia.
Ho dovuto postare poco prima delle 20 letture perché è passato troppo tempo da quando ho postato il 5º capitolo.
Nulla, spero vi piaccia davvero🌟 (poco ripetitiva😂)

Ciaooo💗
al prossimo capitolo💋❌