Capitolo 4.

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Siamo appena arrivati al campo; tutto è scritto in greco antico e io riesco a leggerlo, Percy mi ha detto che è una caratteristica di un semidio, infatti il nostro cervello è impostato su questa lingua, ecco perchè siamo dislessici.
Percy mi ha portato in giro per il campo e mi ha spiegato come funzionavano le cose.
Le case sono 12 in tutto: una per ogni dio o dea.
I nuovi arrivati andavano nella casa di Ermes, anche se molti non sono mai stati riconosciuti dai loro genitori.
Ero abbastanza "impaurita" dato che non conoscevo nessuno, -Hey non fare quel faccino spaventato, chiederò ai fratelli Stoll di farti sentire a casa okay?- mi disse Percy -Va bene, allora io vado a vedere dentro- ci sorridemmo entrambi e io mi avviai alla casa, era grande e non appena entrai subito due ragazzi molto grossi mi vennero incontro -Sei tu Valeria? La semidea appena arrivata al campo?- mi disse uno di loro che aveva una cicatrice sulla fronte,- beh sì, voi siete i fratelli Stoll giusto?- dissi abbastanza timida, uno di loro mi rivolse un sorriso e mi portarono a vedere la casa e mi mostrarono il mio spazio per dormire dato che c'erani molti ragazzi.
Dopo di ciò sono andata a cercare Percy nella sua casa che, a quanto pare, essendo l'unico figlio di Poseidone era tutta sua, i fratelli Stoll mi hanno detto che è la numero 3 ed e una di quelle infondo alla collina.
Arrivai di fronte alla porta, sopra ci stava un segno inciso: l'acqua.
A quel punto bussai alla porta e mi venne ad aprire un ragazzo, o almeno per metà.
È molto alto, ha delle cornine sopra la testa in mezzo ai capelli scuri e ricci, l'unica cosa è che dai fianchi in giù era una capra, e se ricordo bene nell'antica Grecia questi venivano chiamato satiri.
Lui mi ha rivolto un sorriso - Cerchi qualcuno?- io inizio a sentirmi le guance in fiamme - Oh beh... Io cerco Percy, è qui?- ero troppo imbarazzata ma poi all'improvviso sento urlare -Grover chi è alla porta?!- era la voce di Percy sicuramente - Percy è una ragazza che ti cerca credo sia la nuova arrivata.- dice urlando, -Oh è Valeria, falla entrare allora!- lui mi guarda -Vieni allora dai, oh io sono Grover, tu sei Valeria giusto?- mi sorrise e mi tese la mano -Si sono io piacere- dissi mentre gli stringevo la mano.
Mi fece entrare e la casa era davvero enorme e mi portò nella stanza di Percy, dove ci stava un letto,la sua penna-spada e il tridente di suo padre.
-Oh Ciao Vale, mi volevi parlare?- mi disse Percy appena mi vide -Beh volevo chiederti se potevi farmi compagnia da Chirone e dirmi dove stava.- avevo gli occhi di Grover puntati addosso, ne ero sicura.
Percy mi sorrise e disse -certo andiamo pure allora, Grover noi ci vediamo dopo okay?- dice successivamente facendo un occhiolino al suo amico, -ma certo divertitevi ragazzi, a dopo Vale- dice Grover salutandomi.
Lo saluto anche io e usciamo entrambi dalla casa e iniziamo a percorrere la strada per dirigerci da Chirone.

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