Capitolo 7.

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Da quell'episodio ho sempre cercato di evitare sia Annabeth (cosa molto semplice perchè lo facevo già da prima) sia Percy dato che non avevo molta voglia di subirmi le mille domande sulla mia fuga e anche Annabeth con le sue occhiate di fuoco nei miei confronti.
Mi sveglio come al solito dopo aver sentito la sveglia e giuro che un giorno io la spezzerò con la mia spada... mi alzo dal mio amato letto e vado a cambiarmi per andare a fare colazione. Metto un semplice pantaloncino e Una Canotta bianca e mi dirigo ai tavoli per la colazione.
Ogni Dio e Dea ha una sua tavola dove tutti i suoi figli si riuniscono e ovviamente i figli dei pezzi grossi sono sempre o da soli o vuoti.
Io sono l'unica Figlia di Ade e stessa cosa per quanto riguarda Percy con Poseidone e  il tavolo dei figli di Zeus vuoto anche se un tempo c'era questa ragazza, Talia, che sacrificò la sua vita per salvare i suoi amici, era anche lei una semidea e cercò di uccidere un Ciclope, però la fortuna non fu dalla sua parte, infatti morì scaraventata a terra dal Ciclope e suo padre Zeus, per la memoria e il dolore di sua figlia, la fece vivere sotto forma di albero di pino per far sì che nessun altro semidio faccia la sua stessa fine.
Vidi Groover dirigersi verso di me e sorrisi perchè avevo bisogno di compagnia.
-Ciao Vale, come stai? Ti vedo pensierosa- mi disse sedendosi al mio fianco.
-Stavo... Stavo ripensando alla storia di Talia. È stata davvero coraggiosa nel salvare i suoi amici.- appena pronunciai la parola "Talia" gli occhi di Groover si spensero dalla tristezza -Eravamo io, Luke ed Annabeth, i suoi amici... Lei era una delle più grandi ed Annabeth fu l'ultima arrivata nel gruppo ed io ero ancora un novellino, mentre Luke e Talia insieme erano potentissimi. Annabeth pianse per tanti di quei giorni... Suo padre per ricordarla ha creato il suo albero per proteggerci tutti e devo dire che il suo spirito, anche dopo essere passati 5 anni, è sempre forte come l'inizio- disse, aveva le lacrime agli occhi, così senza dire nulla andai vicino a lui e lo abbracciai, e lui mi strinse così forte come un bambino che si e sbucciato un ginocchio e sta piangendo.
Mi sussurrò all'orecchio un grazie di riconoscimento e dopo essersi staccato dall'abbraccio andammo al tavolo del buffet, presi un panino e lo gettai nel fuoco come offerta per mio padre non chiedendogli nulla.
Poi presi un bicchiere di succo di arancia ed una mela.
Mangiai tutto molto in fretta perchè non volevo vedere Percy.
Stavo tornando nella mia casa quando qualcuno mi blocca il polso. Mi giro e vedo Percy -cosa c'è?- dico acida e scocciata - C'è che non capisco perché fai così. Insomma da quando Annabeth ci ha interrotti sul lago mi eviti. Posso sapere almeno il perchè?- disse esasperato, aveva gli occhi rossi -C'è che mi da fastidio che lei venga a rompermi quando mi vedo con te. Odio sapere che mentre sto vicino a te, ho delle occhiate di fuoco puntate addosso.- dissi agitata, era la verità quella - Annabeth si è rassegnata, non ci darà più fastidio te lo posso garantire- mi disse cercando di sorridere -...okay Jackson mi hai convinto- dissi sorridendo.
- Si ricomincia dall'inizio? - mi disse - Nah - dissi e lui mi guardò perplesso - Ricominciamo dal momento sul lago, prima che Annabeth ci interrompesse - dissi con un sorriso spavaldo - ottima idea Di Angelo - così dopo aver detto quelle parole mi avvicinai molto lentamente a lui, avvicinai il suo volto al mio, e feci unire le nostre labbra in un bacio soffice e delicato.

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Scusatemi per l'orario tardissimo, e per eventuali errori grammaticali.
Spero che il capitolo vi piaccia 💗.
-Vale❤️🔥

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