La Figlia di Ade

Capitolo 2.

Sapevo che non ne sarei uscita viva e che quella bestia mi avrebbe ucciso; infatti iniziò a venire nella mia direzione ghignando ed io iniziai ad indietreggiare finché non sentì qualcuno: un ragazzo, urlare vicino al mostro :- BRUTTA TESTA DI ZUCCA VIENI SONO QUI!- disse la voce e il mostro furioso si girò e andò a cercare il ragazzo in questione incatenandomi i piedi però.
Vidi questo ragazzo arrivare correndo, Dio se era bello, occhi blu mare e capelli neri ed un fisico da paura.
Quando arrivo mi sorrise - stai bene?- mi chiese ed io annuì.
Aveva una spada in mano con il simbolo di un tridente e con una mossa ruppe le catene.
Il mostro stava tornando e quando vide il ragazzo ghignò -Ma guarda chi abbiamo qua, Perseus Jackson, il figlio del dio dei mari. A quanto pare oggi ho fatto colpo doppio.- disse.
Perseus (a quanto pareva è questo il suo nome) iniziò a lanciare fendenti solo che la furia lo disarmò e la spada finì vicino a me.
Avevo molta paura ma non volevo che quel ragazzo morisse, così presi la spada, andai dietro il mostro e lo infilzai proprio nel cuore.
Sfilai la spada e il mostro cadde a terra disintegrandosi e Perseus venne da me guardandomi sbigottito - W-wow sei stata fantastica! Mi hai salvato la vita, ti sono debitore.- disse sorridendo, io molto timida risposi -Ma dai sono io che devo ringraziarti hai salvato tu la vita a me per primo- sorrisi timida e lui mi guardò -Oh io sono Percy, Percy Jackson.- disse e mi tese la mano e io stringendola risposi -io sono Valeria Di Angelo. Ora mi spieghi cosa è successo?- il suo sguardo si spense leggermente - non sono la persona adatta per dirtelo, posso solo dirti che al campo mezzosangue sarai al sicuro e avrai le tue risposte.- disse sorridendo.
Continuò il discorso - Quindi mia cara Valeria, è pronta per andare al campo?- ed io ghignai - Io sono nata pronta.
E così iniziammo il nostro cammino per il campo mezzosangue.

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Scusate per l'ora e per eventuali errori grammaticali.
Notte.
L'autrice.